1774, sett. 9 | * | La casa è gravata da un livello a favore del convento di S. Pietro Martire, come risulta dalla confinazione operata dal pubblico perito Nicolò Codutti su istanza del p. Giusto Fontanini: «Casa, corte ed orto censiva al convento, posta nel borgo d’Aquileia di questa città possessa di presente dal sig. Nicolò Biani . Dissero confinar detta casa, corte ed orto a lev. strada publica detta Bariglaria o dei Cani, mezodν casa e corte dei sigg. Casella, pon. strada publica del borgo d’Aquileia e parte corticella delli coo. Tritonio et a tram. parte casa e detta corticella di detti Tritonio et parte orto delli rr. padri del Carmini . E paga detto Biani sopra detta casa, corte ed orto di censo perpetuo L 1 s 5 p 8» (A.S.U., C.R.S., 783/30). |
1801 | Nicolò Biani (Nomenclatura, f. 77v). | |
* | Affittuale Giacoma Vidona (ibid.). | |
1803 | ° | Vi abitava il nob. Giulio Egregis (Archivio Municipale, Registro Guardia Nazionale). |
1809 | * | La casa appartiene al sac. Antonio Biani. Vi abita la lavandaia Anna Sartora (Registro delli aloggi, f. 57v). |
1825, genn. 2 | * | Caterina Biani presenta «il rettificato disegno evidente a dimostrare il lavoro di riduzione della propria casa a piano terra . Nella riduzione , oltre di pensare al proprio comodo alzando la travata ed abbassando le finestre e trasportando la porta alla metà delle dette due finestre rende più conveniente la facciata esterna ». La deputazione d’ornato approva l’abbassamento delle finestre. Circa la porta, raccomanda di attenersi alle proporzioni e alle dimensioni di quella dell’attiguo n. 2073 (A.S.U., C.A. I, 100/1825/II, 12 Orn. II C, con dis.). |
1832 | * | Vedasi n. 2073. |
1852 | * | Appartiene a Catterina Biani (Competenze, II, f. 18v). |
1853, dic. 1 | * | Anna di Zucco «ha divisato di apprire due vani di porte in luogo di due finestre alla facciata della sua casa posta in questa città in borgo Aquileia al c. n. 2074». La riforma viene giudicata “opportuna” dall’ing. A. Scala, che firma per la deputazione d’ornato (A.S.U., C.A. II, 66, 8843 Orn. II C, con dis. firmato dal muratore Valentino Dreussi). |
1865 | ° | È di Giovanni Sbuelz e Giuseppe Passalenti. Casa di un piano di due finestre. Viene inalzata a tre piani (A.M., Atti Ornato 1865-73). |
1876 | Osteria “All’arrivo della ferrovia pontebbana” (COSMI-AVOGADRO, 105). | |
* | Gestione di Giuseppe Colavitti (ibid.). | |
1883 | Osteria “Al Magazzeno” (AVOGADRO, 150). | |
* | Gestione di Domenico Anderloni (ibid.). |