Le Memorie di oggi raccolgono il risultato di uno spoglio di documenti d’archivio minuzioso, di una paziente verifica delle fonti, integrate e arricchite da nuovi riferimenti documentari, e della trasposizione in formato digitale, con l’introduzione di collegamenti e alcuni commenti essenziali, avendo come riferimento la mappa storica dell’ing. Lavagnolo.
Non sempre i documenti, purtroppo, danno certezza sull’identificazione dei manufatti cui si riferiscono, talvolta notizie contrastanti si intrecciano nella loro lettura, refusi di scrittura, di stampa e di localizzazione in mappa possono disorientare chi li consulta.
Ciò è inevitabile, per il numero degli edifici considerati, per la mole dei documenti e per le imprecisioni che accompagnano anche il lavoro più scrupoloso.
Giovanni Battista della Porta, consapevole delle possibili imprecisioni, si era premurato di raccomandare attenzione nella consultazione, rimandando alla verifica dei documenti degli edifici contigui, a integrazione di quanto riordinato per l’edificio d’interesse. Tale raccomandazione resta tuttora valida.
Negli anni successivi all’edizione a stampa, peraltro, il lavoro attento di molti studiosi ha permesso di chiarire alcuni dubbi, in rimandi puntuali che monografie dedicate hanno raccolto per singoli edifici o proprietà estese, rendendo, inoltre, fruibili documentazioni iconografiche inedite. Negli archivi e nelle biblioteche molti disegni e volumi attendono di essere acquisiti in forma digitale ed essere resi consultabili in forma interattiva.
L’integrazione delle Memorie con questa documentazione, successiva all’edizione critica di Vittoria Masutti, è, oggettivamente, un lavoro che richiede la collaborazione e l’interesse di molti, con tempi di difficile valutazione.
Si è, così, deciso di lasciare spazio, da subito, a chi volesse contribuire non solo alla revisione delle parti dubbie e alla segnalazione dei refusi, ma, soprattutto, all’integrazione delle fonti e dell’iconografia, rendendo disponibile ai commenti la casella di posta elettronica “memorie@uniud.it”, in attesa che si possa rimettere mano al materiale, correggendolo e integrandolo.
L’aver condiviso l’enorme mole di dati raccolti da Giovanni Battista della Porta e criticamente riordinati da Vittoria Masutti permette di ipotizzare un nuovo modo di consultare le Memorie, che lascia a chi lo desidera la libertà di contribuire al loro configurarsi come luogo di conoscenza della storia della città, dei suoi abitanti, delle sue case: “archivio aperto” e progetto in itinere.