Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
2066
1758, apr. 23   «— Giulio Savorgnano, governatore della fortezza d’Osoppo — , a titolo di livello concede al — Leonardo Virili — la casetta — situata tra i confini descritti nella stima del — sig. Vidoni perito, da lui fatta il 20 marzo p.p. —. E ciò per il prezzo risultante — in d 178 L 5 s 15 p 8 —». La perizia allegata precisa che si tratta di «casa di muro, coperta di coppi — posta in borgo d’Aquileia in un’androna chiamata della Lobia, confina a lev. eredi q. — Valentino Foschiano, mezz. la strada in detta androna, pon. il — co. Celso di Prampero et alle monti li sudetti eredi» (B.C.U., ms. 1447, III, not. Pietro Alessio, copia di G.B. Roldi; alleg. stima del pubbl. per. Amadio Vidoni).
1759, febbr. 15   Il rev. Sebastiano Clementi del q. Antonio da Tarcento vende «a livello francabile» a Simone del fu Tommaso Di Pascolo la «casa di muri, coperta di copi —, descritta nella stimma — fatta dal — per. Zai —» (A.S.U., N., G.B. Peruzzi, 8922, IV instr., 22, f. 34r — 36r; stima Zai, f. 35r — 36r).
1796, genn. 2   Lorenzo q. Simone Di Pascolo vende a Valentino q. Bernardino Floreanino una casa in borgo Aquileia «nella contrada detta Lobbia» acquistata «dalle mani dell’ora q. — Sebastiano Clemente Clementi q. Antonio di Tarcento con instrom. 15 febbr. 1759, not. — G.B. Peruzzi —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, 9978, XXXII instr., 2278, f. 3111v — 3112v).
1801, mar. 6   «— Antonio q. Valentino Di Cecco — ha — in pagamento — trasferito al — sig. Valentino q. Bernardino Floreanino — una casetta di muro, composta da una stanza terranea e sollari sopra con picola corticella —, posta in città d’Udine, nel borgo d’Acquileia e — confina da lev. fratelli Tedeschi, detti Versins, di Prademano mediante fabrica sopra sottoportico promiscuo con altri particolari e questo per lo prezzo — di L 1635 (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10291, IV istr., 342, f. 445r — 445v).
1801, sett. 3   G.B. Cattarossi vende a Bernardo q. Nicolò Iacob «una casetta consistente in un sottoportico, cucina, corticella, legnera, con una camera sopra la detta cucina, una terrazza ed un camerino sopra, — situata nel borgo d’Aquileia —, quale confina a lev. le sign. Foschiane, pon. il — venditore, tram. — G.B. della Torre ed a mezzog. strada —» (A.S.U., N., Domenico Cosattini, 10561, I instrom., 19, f. 27v — 28v).
1802, ott. 22   Bernardo Iacob vende la stessa casa a Domenico di Stefano Biasatti (A.S.U., N., Domenico Cosattini, 10561, I instrom., 44, f. 58r — 58v).
1807, apr. 29   Barbara, figlia di Alessandro Brunelleschi e di Caterina Foschiani, vende tre casette in borgo d’Aquileia nell’androna detta del Cin, a G.B. q. Ascanio Stampetta (A.S.U., N., Giacomo Bertolini, 3640, Rep., n. 1255, 51).
1808, nov. 11   G.B. Stampetta vende le tre casette per L 6557,166 a Luigi fu Vittorio Michelini (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10324, 126).
1809   Antonio Maiaroni parrucchiere, Valentino Floreanino oste, Luigi Michelini (Registro delli aloggi, f. 57v).
1812   Vi era un postribolo al n. 2066/4 (A.S.U., C.A., 211/1, 80, p. 3).
  * Gestione di P. Sostero, con cinque meretrici (ibid.).
1812, ag. 28 * In seguito ad atto oppignorativo del 15 maggio, asta di «una cucina a pian terreno al n. 2066, a pon. Simone Vittor, a lev. Amadio Sostero». Debitore, per L 14,68, è G.B. Stampetta (A.S.U., C.N., 81, Bollettino asta, n. 180).
1812, ott. 9 ° G.B. Centa acquista all’asta la casa n. 2066 B1.
1814, giu. 11 * I coniugi Simone e Teresa Floreanin vendono a Valentino Fornasari «— la mettà del muro della casa — Vittor in confin dell’acquirente —, in angolo di lev. e mezz. fino alla sua somità con il carato di fondi dallo stesso occupato — ps 3 pd 3 3/4 —. Il prezzo — resta — convenuto nella summa d’it. L — 35 —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4812, 269).
1814, giu. 12   Giuseppina Sostero conduceva un lupanare nella casa n. 2066. Si ordina la chiusura della calle del Marano che da borgo Aquileia conduce al lupanare, mediante un portone in legno. Si entrava anche da via del Pozzo (A.S.U., C.N., 187/Pol. XX).
1816, genn. 7 * Giuseppina Sostero chiede al podestà il permesso di aprire una porta sul borgo di Aquileia nella propria casa n. 2066, porta «stata chiusa sopra ricorso del sig. Fornasari per ordine della di Lei autorità, essendo stato considerato come pubblico lupanaro. Cessando ora questo per le superiori disposizioni e dovendo la ricevente far altro uso del suo locale —» inoltra la richiesta, che viene accolta (A.S.U., C.N., 187, 8752 Pol. XX).
1817, lugl. 28   Bernardino fu Valentino Floreanini vende a Valentino Braidotti una casetta al n. 2066 nell’interno della callisella al n. 6, «composta di una stanza terranea in piano, camera sopraposta e sopraposto solaro sotto il coperto, con corticella al vento di ponente, che tutto — confina a lev. con casa del sig. G.B. Centa mezz. fondi e fabbricato dell’acquirente —, pon. restante corticella atinenti all’infrascritta casa — n. 2067 — del venditore ed a tram. la calesella —». Prezzo L 550 (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10450, 1306).
[1832] * Alla congregazione municipale «il capoquartiere partecipa che nel borgo di Acquileia — manca diversi quadrati del marciapiedi — sotto il n. 2066 di ragione di tre consorti, cioè del sig. G.B. Centa e di Bacina sig. Giovanni e di Braidotti Giuseppe —» (A.S.U., C.A. I, 193, 490).
1847, lugl. 17   Teresa Centa Bosma e Marietta Centa Filaferro vendono ad Alfredo Riva la casa n. 2066 B «con cortili ed orto — composta di due stanze terranee, quattro camere in secondo e terzo piano e soffitta sopra, corticella con staletta ed altra corticella, orto e tettoia —, il tutto confina a lev. orto della — chiesa di Lauzacco, a mezz. strada consortiva dell’androna detta del Cin e parte fondo e fabbricati di Paulini Michele, pon. Vendramina Giustina e tram. Bearzi sig. Gottardo —. Il prezzo — della — vendita — viene — stabilito — in austr. L 3000 —» (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/III, 1467).
1848, nov. 9   Giustina del fu Simon Vittore vende ad Antonio del fu Michele Romanello la casa n. 2066 A per L 600 con patto di recupera. Confina lev. Sturolo, mezz. Pascoli, pon. Valentino Bearzi, tram. Alfredo Rivali (A.S.U., N., Antonio Cosattini, 8/IV, 1657).
1848, dic. 29   Vi era un postribolo condotto da Paola, detta Paolotta (A.S.U., C.A. I, 465, 9148).
1852 * Il n. 2066 A appartiene a Simone Vittor, il 2066 B a eredi G.B. Centa, il 2066 C a Michele Paolini, il 2066 D a eredi G.B. Centa, il 2066 E a Giuseppe Braidotti (Competenze, II, f. 18v).
1858 * Filanda per seta con due fornelli, gestita da Antonio Carrera (A.S.U., C.A. I, 648/XIV, Prospetto delle filande da seta riconosciute attive nell’anno 1858 in comune di Udine, n. 58).
1876 * Studio del pittore di figura e paesaggio Fausto Antonioli2.
     
NOTE 1 Nel ms. della Porta, senza indicazione di fonte.
  2 Per Fausto Antonioli: BRAGATO, Guida, 68; Esposizione artistico-industriale, 21, 117; PICCO, Ricordi, 74.