1788, febbr. 12 | Antonio q. Giovanni Dolce vende a Giovanni q Bernardino Picco «una casa con cortivo posta nel borgo Aquileia, tenuta ad affitto semplice da — Antonio — di Orazio Daglietti, confina a lev. sigg. Zoletti, mezz. — fratelli Lorio, sol a monte parimenti ed alle monti strada pubblica del borgo —, e questo pel — prezzo — di d 600 —» (A.S.U., N., Antonio Marchi, 9866, II istr., 185, f. 229v — 230v). | |
1801 | Giovanni Picco (Nomenclatura, f. 76v). | |
1809 | * | Proprietà di Giovanni Picco, casolino (Registro delli aloggi, f. 57v). |
1841, lugl. 2 | È di Giuseppe Savio, prima era di Carlo Tabaia (A.S.U., C.A. I, 328/VI, 4164 Orn. II C). | |
* | Il Savio scrive alla congregazione municipale che «alla porta rebatto e due finestre applicò egli soltanto le pietre che in parte mancavano e perciò, non essendovi novità di vani, ignorava che fosse di ricorrere agli Ornati. Per tale applicazione, essendo stato richiamato —, supplica di essere — esonerato» dalla multa «proponendo in espiazione di far la cornice come sarà disegnato dai Ornati». La proposta è accettata (ibid.). | |
1846, genn. 27 | * | Nell’intento di render indipendente la bottega esistente nell’edificio, il Savio chiede il permesso di aprire una porta. Questo gli viene concesso «a condizione che la nuova porta sia uguale alla vecchia vicina e che sia posta il piú che si possa in asse della sovrastante finestra» (A.S.U., C.A. I, 402/II, 682 Orn. II C, con dis. firmato dal capomastro Giuseppe Salvador). |
1852 | * | Appartiene a Giuseppe Savio (Competenze, II, f. 17v). |
1883 | * | Magazzino per la vendita di carbone e legna da fuoco, di Regina Spizzo Ortali (AVOGADRO, 141). |
1945 | Distrutta da una bomba. |