1780, mar. 1 |
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Su istanza di Ignazio Mangilli vengono «misurate e stimate in conto d’avviso le case dominicali con fondi, cortivo ed orto situate nel borgo d’Aquileia — di ragione del — co. Giuseppe di Partistagno1, le quali — vengono attualmente possesse dal — sig. Mangilli». La parte meridionale del complesso che si affaccia sulla strada è costituito da una «casa annessa alla sudetta di ragione del — co. di Partistagno, attualmente condotta in affitto da Francesco Fanton —». Il perito aggiunge che «la stima quanto alle case dominicali si è fatta secondo il stato in cui s’attrovavano al tempo che di essa fu preso il grado dal per. Borghi li 27 ag. 1777». Planimetria allegata (Arch. Morelli de Rossi, LXVII/67). |
1781, giu. 1 |
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«Fin dal mese di marzo 1780 con verbale impegno tra il — co. Giuseppe q. — Baldissera di Partistagno da una e il nob. — Ignazio q. G.B. Mangilli dall’altra — col quale restò stabilito che detto — co. Giuseppe avesse a vendere a detto Mangilli — non solo la casa dominicale — di esso — co. di Partistagno, situata — nel borgo d’Aquileia, la quale con privata scrittura 27 lugl. 1777 — fu da esso — co. Partistagno cessa a godere a detto nob. — Mangilli, ma la casa pure annessa alla — dominicale, era tenuta in affitto semplice dalli iugali Sivilotti —; e perché la — casa dominicale fu con decreto della giustizia surogata e obbligata alla manutenzione del capitale di d 2139, soggetto al fideicomisso ordinato dalla q. nob. suor Maria Celeste di Partistagno, fu monaca in S.Spirito, il quale capitale era prima assicurato sopra beni — della famiglia Partistagno situati in pertinenze di Persereano di Lauzacco, ora possessi dalli — coo. Florio, s’obbligò fin d’allora esso co. Giuseppe di Partistagno a garantia — di detto — Mangilli d’investire equivalente capitale —; ed essendo stata ammessa finora da detto — conte l’investita sudetta, fu — convenuto che esso — conte avesse — tanta summa dal corpo dell’importar della vendita delle suddette case —. Ha il sig. Ignazio Mangilli — fatto seguire — il primo marzo p.p. col mezzo del sig. Domenico Coledani pubblico perito — la misura e stima della casa dominicale — che esso — co. Partistagno ha impegnato di vendere a detto — Mangilli — e — esso — conte ha acquistato con instrumento odierno di man mia dal sig. Uldarico Moro la casa situata in questa città al prezzo di stima —. Quindi il — co. Baldissera di Partistagno — ha — venduto — a detto — nob. — Ignazio Mangilli le due case di sua ragione situate — nel borgo d’Aquileia —» (A.S.U., N., Camillo Merluzzi, 9692, Istr. 1777-1781, 251, f. 191v — 193r). |
1793, ott. 1 |
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«Ridotta a compimento la stima delle fabbriche e fondi dal pubbl. per. Giovanni Carlo Iacotti in borgo d’Aquileia che furono vendute con la carta privata 19 sett. spirato — dal sig. Ignazio q. G.B. Mangilli al — co. Giovanni q — co. Francesco Gorgo —, le parti — hanno — convenuto — quanto segue —: — Ignazio q. G.B. Mangilli — ha — venduto al — co. Giovanni q. co. Francesco Gorgo — le fabbriche e fondi tutti in borgo d’Aquileia, furono di ragion Partistagno, descritte nella — stima — del sig. Giovanni Carlo Iacotti —; e ciò — fa detto Mangilli per il prezzo di ducati sette mille e venti due e soldi sei —» (A.S.U., N., Francesco Bertoldi, 9576, Minutari d’instrom.). |
1801 |
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Co. Giovanni Gorgo (Nomenclatura, f. 76v). |
1809, mar. 26 |
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Giovanni q. Francesco Gorgo vende a G.B. q. Alessandro Mazzarolli2, medico, «una casa — in — borgo d’Aquileia — al n. 2053, presentemente abitata dal — Gorgo medesimo, consistente in un corpo principale di fabbrica interna, che si estende fin sopra il detto borgo, con cortivo ed orto —; in una piccola casetta contigua, avente la porta d’ingresso nel sottoportico e in una stalla con cameretta annessa. — Confina a lev. androna pubblica, mezz. orto e fabbrica dei sigg. Tullio fu Lorio, sol a monte casa — Paglietti fu Clemente ed altre tre case di ragione Gorgo — colli n. 2054, 2055, una tenuta in affitto dal Monari e l’altra dal Zilli e la terza dal sig. Giovanni Zamparo e parte strada pubblica, a tram. fabbriche ed orto dei sigg. Trento. Il sig. Gorgo vende pure al — Mazzarolli — li seguenti effetti esistenti nella casa: dodici — poltroncine, due — suffà, tre — tavolini, una — ciocca ed una — specchiera, il tutto esistente nella camera nobile; la tendina della finestra e dell’arcova, sei — careghini compagni e due — poltroncine esistenti nell’appartamento a mezza scala; la specchiera ed il cantonale che si attrovano nel tinello, altra specchiera che esiste nella camera da letto e finalmente gl’armadii del guardarobba —. Questa vendita è fatta per il — prezzo — d’it. — L 22206,867» (A.S.U., N., Giovanni Bertoldi, 10568, 66). |
1809 |
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L’edificio appartiene al medico G.B. Mazzarolli, che vi abita (Registro delli aloggi, f. 57v). |
1822 |
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Riforma di facciata (A.S.U., C.A. I, 68/X, 2053 Orn. II C, con dis.). |
1838, mar. 12 |
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Eugenio q. G.B. Mazzarolli vende a Giovanni Morelli de Rossi fu Andrea la casa n. 2053 e 2053 A, confinante a lev. parte Carlo Cremese, parte Lorenzo Pascolo e Sebastiano Cantoni, mezz. parte nob. Pietro Mattioli, parte nob. Agnese Zuberti ved. Tullio, parte frat. Paglietti, pon. borgo di Aquileia e parte Paglietti, tram. Colloredo, per L 33000 (atto privato con certificato di firme del not. Riccardo del fu Antonio Paderni, 10489, 11280). |
1852 |
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L’edificio appartiene a Giovanni Morelli de Rossi, proprietario anche del n. 2053 A (Competenze, II, f. 17v). |
1862 |
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La casa è di Giovanni Morelli de Rossi, il quale presenta progetto di riforma dei n. 2053-2053 A col completamento della facciata1 (A.M., Ornato 1857-1864). |
1883 |
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Negozio di seta dei fratelli Morelli de Rossi (AVOGADRO, 156). |
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NOTE |
1 |
Per la famiglia Partistagno vedansi il n. 393 e MIOTTI, Castelli, III, 331-338, ZAHN, Studi friulani, 50, 57, 66, 73, 75. |
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2 |
Per G.B. Mazzarolli: P. SOMEDA de MARCO, Medici, 156-157, 160. |
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3 |
La pratica è scomparsa. È rimasto un disegno sciolto in una cartella contenente documenti del 1822 (A.S.U., C.A. I, 68/X Ornato). |
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BIBLIOGRAFIA |
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BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 387-389; COMELLI, Passeggiate, 25; Elenco degli alloggi; ERMACORA, Guida, 200; KECHLER, Industria serica, 299; A. della FORZA, Diario, 232-233; F[ORT]E, Archi puteali, 9-13; Per il signor Francesco di Prampero; PICCO, L’arte ornamentale, 20; PICCO, Un distinto pittore decoratore morto a Trieste, 2; [POJANI], Memorie... di via Aquileia, 46; de RUBEIS, Catalogo, 6 (1938), 14, 160; S[ACCOMANI], Il ristauro, 41. |