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Questa casa forma la parte meridionale del numero precedente. |
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A partire dal 1332 la casa risulta gravata da un livello a favore della fabbrica del duomo, come attestano i rotoli che ne citano i fondamenti e i passaggi del lascito. |
1332, mar. 15 |
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Testamento di Giovanni Coii, che lascia lb 4, pagate dagli eredi. Fonti citate: rotoli 1341, 1342, 1343, 1344 (A.S.U., C.A., 89/20, part. 5). |
1407 |
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Mingarda, moglie di Corrado di Pers, e figli, eredi di Giovanni Coii. Fonte citata: rotolo 1407, c. 12 (ibid.). |
1428 |
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Nicolò fornasier «per aquisto fatto da questa magnifica comunità col carico stesso, appar istr. di mano di Zuanne nod. de Clauian». Fonte citata: rotolo 1428, c. 56 (ibid.). |
1452 |
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Elena figlia di Nicolò, moglie di Domenico Seccamerende1. Fonte citata: rotolo 1452, c. 17 (ibid.). |
1460 |
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Giovanni Schiavolino2. Fonte citata: Rotolo 1460, c. 20 (ibid.). |
1534 |
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Sac. Leonardo da S. Vito e fratello. Fonte citata: Rotolo 1460, c. 46 (ibid.). |
1550 |
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Giacomo di Partistagno. Fonte citata: Rotolo 1550, c. 29 segg. (ibid.). |
1640 |
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Alfonso di Spilimbergo. Fonte citata: Rotolo 1640, c. 50 segg. (ibid.). |
1643, mar. 9 |
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Confinazione operata dal Boreatto per conto della fabbrica del duomo: «La casa è posta nel borgo d’Aquileia, possessa per Alfonso Spilimbergo, habitata di presente per Tomaso Manzano sarto; confina a sol levado col sig. Evandro Trento, a mezodν col sig. Lodovico Partistagno, a sol a monte col borgo et ai monti Pietro e fratello Trenti » (A.S.U., C.A., 87/3, p. 34). |
1703, magg. 16 |
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«Il co. Francesco di Partistagno in nome proprio e del co. Baldisare di lui fratello, vendono al sig. Francesco Muzzanino q. Girardo, hora cancelliere nell’ecc. generalato di Palma , le tre casette unite in borgo d’Aquileia, confinano a lev. et alli monti case di detto Muzzanino e fratelli, mezz. case Partistagne et a pon. la strada del borgo ». L’acquirente si assume l’onere del censo dovuto annualmente alla cattedrale ed altri livelli precisati nell’istrumento (A.S.U., N., Girolamo Dell’Oste, 7907, VIII instr., f. 323v — 324v). |
1715 |
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Il can. Giacomo Muzzenino Fonte citata: Rotolo 1715, c. 21 (A.S.U., C.A., 89/20, part. 5). |
1743, febbr. 4 |
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«Le case presentemente abitate dal sig. Antonio Muzzanini q Carlo, quali confinano a lev. con l’orto delli nobb. ser Evandro e fratelli Trenti, a mezz. con casa del nob. q. Baldissera di Partistagno, a sol a monte con la strada publica del borgo d’Aquileia, et alle monti con la casa et orto delli Trenti» (B.C.U., ms. F. XXI, f. 2v — 3r). |
1778, magg. 22 |
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La parte meridionale della casa Colloredo era dei sigg. rev. Sebastiano e nipoti Girardis (Arch. Morelli de Rossi, Misura e stima ad opera del pubbl. per. Aurelio Manetti, copia). |
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Il testo precisa: « Piccola casetta sopra il borgo pubblico , confinante a lev. e tram. con case e fondi di questa ragione, a mezz. con casa del co. Partistagno ed a pon. col borgo». (ibid.). |
1780, mar. 1 |
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Proprietà degli eredi del fu Francesco Ghirardi (planimetria allegata alla stima operata su istanza di Ignazio Mangilli per il palazzo Partistagno. Vedasi n. 2053). |
1795, genn. 16 |
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I nobili Francesco e Liberale fratelli Girardis cedono in permuta al co. Andrea Trento la loro «casa dominicale in borgo d’Aquileia con corte, orti e case annesse» in cambio della casa Trento in via Aquileia (A.S.U., N., Antonio Cavassi, 9879, XIII istr., 800, f. 1121v — 1123v). |
1801 |
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Coo. Francesco e Antonio Trento (Nomenclatura, f. 75v). |
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Affittuali i nob. Settimini (ibid.). Vedasi n. 2051. |
1809 |
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Proprietà di Antonio Trento. Vi abitano l’impiegato Giuseppe Canciani e il sarto Giacomo Ciani (Registro delli aloggi, f. 57v). |
1832, giu. 30 |
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Antonio del fu co. Andrea Trento vende ai fratelli coo. march. Fabio, cav. Filippo e don Nicola di Gerolamo di Colloredo «il luoco dominicale d’esso Trento, posto nel borgo d’Acquileia alli c.n. 2051, 2052 con fabbricato sopra il borgo ed interno, parte ad uso di propria abitazione e parte d’affitto, con fondi, cortivi ed orto, tutto unito confina a lev. strada del borgo di mezzo, mezz. parte contradella detta dei Cani e parte il medico Mazzarolla, fu Gorgo, pon. il borgo d’Acquileia ed a tram. li coo. di Sbruglio . La vendita viene fatta per il prezzo di ex ven. L 102920 » (A.S.U., N., Giovanni Carlo Iacotti, 78, 129). |
1852 |
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Proprietà dei fratelli Colloredo (Competenze, II, f. 17v). |
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L’edificio è vincolato dal M.P.I. con D.M. del 15 ott. 1951 ai sensi della L. 1089/1939. |
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NOTE |
1 |
Vedasi CORGNALI, Seciemerindis, 13. |
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2 |
In un ms. databile fra il 1506 e il 1511 riportante l’elenco delle case per la sistemazione dei cavalli appartenuti alle truppe di Bartolomeo d’Alviano, si ricorda «una casa de maistro Andrea Schiavolino in borgo di Aquilegia . Fo consignata a mess. Costantin Paliologo per cavalli 8» (A.S.U., Archivio Spilimbergo, 67, 1513. Rotolo dele intrae, f. 3r). |
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BIBLIOGRAFIA |
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Vedasi n. 2051. |