Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
2004
1801   Domenico Gos (Nomenclatura, f. 74v).
1809   Domenico Molinis, agricoltore (Registro delli aloggi, f. 55v).
  * La casa è in parte affittata al pistore Valentino Cisilino (ibid.).
1825, ott. 14 * «Ricorso di Giacomo Molinis, detto Cos, con cui addimanda la licenza di poter erigere un fabbricato ad uso di stallone ed altro sopra sul proprio fondo, sotto il c. n. 2004, situato — sopra la calle del Pozzo fra il borgo di Aquileia e il borgo di Mezzo, ora esistente con muro di cinta chiuso, come nel — tipo marcato a nero —». Il Molinis presenta il disegno dell’edificio progettato a linee rosse. La deputazione d’ornato, approvandolo in linea di massima, raccomanda che le cornici di porte e finestre, siano «almeno segnati con una tinta a finta pietra» e prescrive la costruzione di un marciapiedi di ciottoli chiuso da profili di pietra» (A.S.U., C.A. I, 100, 3902 Orn. II C).
1841, lugl. 31   Pietro q. Bortolo Barazza compera all’asta la «casa con fabbricati aderenti e cortile ad uso dominicale» n. 2004 degli eredi di Giacomo Molinis (A.S.U., N., Andrea Bassi, 10638, 74).
1841, ag. 27 * Progetto di riforma della parte bassa della casa presentato da Pietro Barazza (A.S.U., C.A. I, 328/1841/VIII, 5600 Orn. II C, con dis., firmato dal muratore Giuseppe Salvador).
1845, apr. 30   Antonio Rossetti, erede di Pietro Barazza, vende a Giuseppe del fu Giacomo Del Negro «fabbricato con ingresso e portone sulla contrada di Mezzo, consistente in sottoportico, cucina a sinistra con focolaio in sporgenza, sopra a questa due stanzini ed altre due sotto i coppi, cortile, fabbricato a pon., composto di stallone con due ingressi a portone, l’uno dei quali verso la calle detta del Pozzo —; piccolo fabbricato a sin. —, consiste in due stanze terranee nelle quali si entra dal comune cortile, ed altre due superiori; casetta con ingresso della cale del Pozzo che si comprende di cucina, piccolo cortile, indi superiormente due camerini; a cui tutto unito confina a lev. la contrada detta di Mezzo, mezz. parte fratelli Blasoni e parte Mandolini, detto Crostolin, pon. calle detta del Pozzo ed a tram. Molinis Francesco. Tale vendita viene fatta — per — austr. — L 7000 —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4837, 6142).
1850, mar. 26 * Commento dell’autorità competente a una pratica non pervenutaci: «Non può ammettersi assolutamente l’atto conciliativo in confronto del proprietario della casa n. 2003 ove si vogli riformare la casa n. 2004, il cui progetto è stato dalla deputazione d’ornato compiutamente approvato. Vi si incarica quindi di produrre la regolare domanda —». In data 19 apr. Giovanni del fu Giacomo Del Negro inoltra il progetto, il disegno del quale non è pervenuto. Il 21 aprile la congregazione municipale autorizza all’innalzamento della casa (A.S.U., C.A. I, 487/1850/VI, 1615 Orn. II C, con dis.).
  °° Il disegno è firmato da «Valentino Dreussi muratore».
1852 * Appartiene a Giuseppe del Negro (Competenze, II, f. 16v).