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A partire dal 1407 la casa appare gravata da un livello a favore della cattedrale udinese, come attestano i rotoli della fabbriceria che ne citano i fondamenti: |
1407 |
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«Marcus et Dominicus fratres filii q. Pascholi de Tavagnacco habitantes in Porta Ronzi solvunt super una domo murata et tegulis cohoperta, sita in dicto burgo iuxta Sabadinum del Cleri, iuxta Pirizollam et viam publicam libras duas olei » (B.C.U., ms. F. XXV, f. 314r). |
1466 |
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«Zuan caligaro q. Marco murador» (ibid.). |
1511 |
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«Zuan Antonio Morisut, in loco d’Antonio Drin di Lauzacco, paga olio lb 2» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 314r — 314v). |
1555 |
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«Domenico di Zuan Antonio Morisuto paga oio lb 2» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 314v). |
1593 |
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«Ora paga Agostin Venerutto barbiere» (ibid.). |
1603 |
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Ottaviano Venerutto q. Agostino (ibid.). |
1624 |
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«Paga di presente Zuan Maria Misino osto in Porta di Ronco, possessor di detta casa» (ibid.). |
1643 |
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«La casa è di Giovanni Maria Misulino, posta in Villafredda, confina a sol levado col borgo, a mezo dν colle sign. Billie, a sol a monte col monastero di S. Bernardino ed ai monti coi sigg. Frattina» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 314r). |
1690 |
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«M. Leonardo Del Frate, muraro», quale erede della moglie Maria Masulina1 (B.C.U., ms. F. XXV, f. 315r). |
1703 |
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Francesco Cassino (ibid.). |
1743 |
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«La casa è del can. Paolo Locatelli rifformata da l’altro can. Paolo Locatelli zio, qual confina a lev. borgo, a mezzodν parte con casa Billia, ora del sig. Leonardo e nipoti Michieli e parte con case delle rr. Capucine, abitata al presente da Battista Medinuzzo, ortolano di dette rr.mm., sol a monte il monastero di S. Bernardino et alle monti piazzetta ridota dalli sigg. Cassini colla distruzione di muri che esistevano dirimpetto all’abitazione stessa » (A.S.U., C.A., 89/20, partita 19). |
1784, apr. 25 |
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« Il co. Giuseppe di Montegnaco ha a livello francabile concesso alli sigg. Giuseppe e Nicolò fratelli Chiarotini di Codroipo una casa di muri coperta di copi con sitto, corte ed orto, situata nel borgo de Ronchi dirimpetto al monastero delle mm. Capuccine, acquistata dal co. di Montegnacco con instr. 2 ott. 1777 , appar per mano del sig. Gregorio Mincioti not. in Goriz, dalli nobb. Francesco e fratelli q. Carlo Locatelli di S. Daniele e questo per il prezzo di d 9500 » (A.S.U., N., G.B. Peruzzi, 8922, VI instr., 149, f. 182v — 185v). Vi è allegata una nota di spesa di restauro redatta da G.B. Pedoni per il co. Giuseppe di Montegnacco (f. 183v — 184v). A questa si aggiunge, ad opera di Giuseppe di Montegnacco, una «nota dei mobili comprati dall’ill.ma sign. Elisabetta rel. q. nob. sig. G.B. Brancaleoni e che esistono nella mia casa in borgo di Ronco in questa città» riportante la data del 24 aprile 1784 (f. 184v — 185r). Segue, in data 16 sett. 1778, l’«inventario de’ mobbili del rev.mo co. don Giuseppe di Montegnaco che restano in custodia del nob. Giovanni Brancaleoni di questa città » (f. 185r — 185v). |
1801 |
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Mons. canonico Luigi q. Girolamo Pavona (Nomenclatura, f. 71v). |
1809 |
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Proprietà del canonico mons. Luigi Pavona. Inquilina l’industriante Orsola Zillio (Registro delli aloggi, f. 53v). |
1852 |
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Appartiene ai fratelli Zambelli (Competenze, II, f. 14v). |
1876 |
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Ambulatorio del veterinario Giuseppe Albenga (COSMI-AVOGADRO, 102). |
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NOTE |
1 |
Una proprietà Masolini di fronte al convento delle Cappuccine è attestata ancora il 2 giugno 1702: « Giuseppe e Simon Masolini q. Girolamo di Grions del Torre vendono una casa situata in contrada di Porta di Roncho dirimpeto questo monasterio, con corticella, descritta coi suoi confini nella perticatione e stima del sig. Lorenzo Prodolone pubbl. per. . E ciò per lo prezzo di d 91 L I s 16 » (A.S.U., N., Girolamo Dell’Oste, 7907, VIII instr., f. 232v — 233v). |