Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1891
1801   Pietro Bros (Nomenclatura, f. 70v).
  * Affittuale Antonio Bidini (ibid.).
1809 * Appartiene all’agricoltore Pietro Ambrosio. Inquilino l’industriante Michiele Franzoli (Registro delli aloggi, f. 52v).
1818, ott. 7 * «— Carlo e Maria iug. Del Gobbo — vendono — al — sig. Santo Lavagnolo — due porzioni di casa di muro copperte a coppi portanti lo stesso c.n. 1891, poste — nel borgo — de’ Ronchi —; confinano a lev. — le pubbliche mura della città, mezz. ser G.B. Mollaro, pon. il publico borgo — ed a tram. ser Giacomo Lavarone —. La — vendita — fatta viene — pel prezzo — d’it. —L 600 —» (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10331, 2139).
1819, magg. 20 * Nel rilievo Bernardinis, Maria Del Gobbo n. D’Ambrogio, proprietaria dello stabile, è citata fra i possessori di fondi confinanti con le pubbliche mura (A.S.U., C.A. I, 24/X, n. 60).
1828, mar. 20 * Maria Del Gobbo chiede ed ottiene il permesso «di erigere una stalla e fenile» e «di demolire una porta di — muro di chiusura — crolante» (A.S.U., C.A. I, 148/X, 1057 Orn. II C, con dis.).
1841, giu. 18 * Pietro Dominissini chiede «di aprire un portone nella sua casa posta nel borgo di Ronchi — n. 1891». La deputazione d’ornato induce il petente a «trasportare in asse del nuovo portone da costruirsi la sopra esistente finestra con la misura dell’attuale» (A.S.U., C.A. I, 328/VIII, 3911 Orn. II C, con dis.).
1845, ott. 3 * Segnalazione del capoquartiere: «— Certa Maria D’Ambroggio, moglie a Pietro Dominissini, abitante — al — n. 1891, si permise — di far costruire una fabrichetta, i muri e le trave del coperto sono di già appoggiate alle mura serve di recinto a questa r. città». Segue, in data 10 ott., la relazione dell’ingegnere municipale A. Lavagnolo con disegno e dimensioni. Il 12 dic. l’intendenza di finanza concede il nulla osta per la costruzione. In data 25 dic. l’ing. Lavagnolo suggerisce alla congregazione municipale di precettare la D’Ambrogio circa le finestre, che danno sulle mura e che creano problemi (A.S.U., C.A. I, 406/II, 6326 Orn. II C, con dis. firmato da G.B. Cotterli).
1845, dic. 12 * «— Carlo q. Valentino Toncigh e Lucia q. Pietro D’Ambrogio, marito e moglie —, vendono — al sunnominato Andrea q. Mattia Fusari — porzione di due case — al c.n. 1891 — composte di due stanze a pianterreno due camere in primo piano e di granaio al coperto di coppi e tavelle, avente corticelle a levante, che — il tutto confina a lev. mura della città, mezz. Molaro Francesco, detto Pistum, con coperto di coppi sul muro divisorio, essendo il coperto — dei venditori, a pon. parte corte promiscua e parte una stanza di questa ragione ed a tram. Maria D’Ambrogio Dominicini sorella della venditrice —. Le suddette porzioni di casa — si vendono — per il prezzo — di austr. L 2000 —» (A.S.U., N., G.B. Valentinis, II, 808).
1846, genn. 2   È di Pietro Dominissini; viene rifatta ed ingrandita a tre piani di tre finestre (A.S.U., C.A. I, 406/1846/II, 25 Orn. II C, con dis., firmato da G.B. Cotterli).
  * La deputazione d’ornato fa ridurre le misure del portone e suggerisce alcune modifiche (ibid.).
1850, lugl. 16 * «Supplica urgente di Pietro fu Giacomo Cecovi, scrittore privato in Udine, borgo Ronchi al c.n. 1891, contro Amalia Maiola di Udine, abita Sottomonte al c.n. 1599, implorante provvedimento e tranquillità del matrimonio del supplicante —» (A.S.U., C.A. I, 485, 15092, IX, 4450).
1852 * I n. 1891 A e B appartengono a Maria del Gobbo Dominecini, il 1891 C a Orsola d’Ambrogio, il 1891 D a Lucia Toncih (Competenze, II, f. 13v).
1852, apr. 12 e 27 * Gioseffa Lavaroni, proprietaria della casa n. 1890, vuole erigere una casetta sul suo fondo. Ricevuto il consenso dei proprietari interni, la Lavaroni ottiene la licenza di costruzione (A.S.U., C.A. II, 66, 2616 e 3210 Orn. II C).
1858 * Maria Del Gobbo Dominissini vi gestisce una filanda per seta con sei fornelli (A.S.U., C.A. I, 648/XIV, Prospetto delle filande da seta riconosciute attive nell’anno 1858 in comune di Udine, n. 54).
1876 * Laboratorio del cordaio Francesco Ballico (COSMI-AVOGADRO, 91).