1801 |
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Valentino del fu Domenico Cremese (Nomenclatura, f. 70v). |
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Nella parte interna affittuali Francesco Lodolo e Vincenzo Cremese (ibid.). |
1809 |
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La proprietà è divisa in quattro parti: il n. 1809 A appartiene a Domenico Cremese, con gli inquilini Valentino Coradino e Valentino Cremese, agricoltori; i n. 1809 B, C, D sono del falegname Vincenzo Clemente, che ha come affittuale l’agricoltore Giuseppe Missio e l’industriante Teresa Tinghiuta (Registro delli aloggi, f. 52v). |
1819, magg. 20 |
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Nel rilievo Bernardinis sono citati tra i possessori di fondi confinanti con le pubbliche mura Vicenzo Meniutti, Valentino del fu Pietro Cremese e Domenico del fu Valentino Cremese, tutti della casa n. 1886 (A.S.U., C.A. I, 24/X, n. 38, 39, 40 e 41). |
1824, ott. 9 |
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Il capo del secondo quartiere denuncia lo stato di pericolo della casa n. 1886. Segue il sopralluogo con perizia relativa del commesso d’ornato Giuseppe Presani (A.S.U., C.A. I, 89/X). |
1826, mar. 1 |
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Esito di un sopralluogo ad opera di Carlo Matiussi: «La casa segnata n. 1886 non è la casa che si vorrebbe atterrata, essendo questa sul borgo de’ Ronchi, ma è una casa interna, contigua alla sudetta, la quale è isolata da tre lati» crepati da «forti fenditure —» (A.S.U., C.A. I, 100/1826, Case II, 17). |
1847, ag. 20 |
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Nell’istr. di divisione della facoltà Cremese l’edificio è delineato come «casa — retta da muri, coperta a coppi con fondi, cui confina a lev. Zoratti Michele, mezz. fondi promiscuo, pon. strada del borgo ed a tram. Modonutti Antonio». Vi è allegato l’inventario (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 15504, 15292). |
1852 |
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Proprietà dei fratelli Gremese. I n. 1886 A,B,C sono proprietà di Pietro Clemente (Competenze, II, f. 13v). |
1876 |
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Nella parte censita col solo n. 1886, fucina del fabbro Giovanni Durissini (COSMI-AVOGADRO, 92), in quella marcata 1886 E, bottega del coltellinaio Valentino Cattarossi (COSMI-AVOGADRO, 91, 92). |