1618, ag. 22 |
|
Si nomina una commissione, presieduta dal nob. dott. Tomaso della Porta, che studi il modo di fondare un monastero di Cappuccine e raccolga sottoscrizioni (Annales, LXXI, f. 60r — 61v). |
1619, genn. 25 |
|
Il dott. Tomaso della Porta riferisce che il luogo piú adatto sarebbero «le case in Prachiuso dele figliuole del q. nob. — Fabio Della Rovere». Il consiglio approva la scelta (Annales, LXXI, f. 89r — 90v). |
1619, apr. 19 |
* |
Licenza del senato per la costruzione del convento delle Cappuccine (A.S.U., C.R.S., 602/2, copia della ducale, f. 9r — 9v). |
1619, apr. 29 |
|
Si accetta l’offerta di Paola e sorelle del fu Fabio Rovere delle loro case per l’erigendo monastero delle Cappuccine (Annales, LXXI, f. 119r — 120r). |
1685, lugl. 13 |
|
«— Gioseffo Stainero et — Francesco Castelli suo genero — vendono alle sign. Marietta Comina Pilosia et compagne — casa posta — in borgo de’ Ronchi con horto appresso, confina a sol levado col nob. — Francesco Pavona, a mezo dí — sign. Marietta e Compagne, a sol a monte la strada del borgo et a tram. ***» (A.S.U., C.R.S., 602/2, f. 89r — 90v). |
1687, apr. 30 |
|
I coo. G.B. e Leonardo Caiselli1 vendono alle Cappuccine una casa in borgo Ronchi per d 493 (A.S.U., C.R.S., 602/2, not. Teseo Sala, f. 104r — 104v). |
1687, magg. 2 |
|
Biagio Vibano nativo di Lavariano del Torre vende per d 223 alle Cappuccine una casa in borgo Ronchi, ex proprietà Cristi «descritta nella stima di Lorenzo Prodolone». Nella stima allegata all’atto di vendita, si precisa: «Casa di muro, coperta di coppi, solerata; confina a lev. braida del nob. — Francesco Pavona, a mezo dí casa et horto di detto pio loco, fu di ragione Stainera, a pon. strada del borgo et a tram. — coo. Caiselli —». La casa al momento è abitata da Mattia Pavonieti e dalla moglie di costui, Lucrezia Cristi (A.S.U., C.R.S., 602/2, f. 112r — 115v). |
1688, febbr. 12 |
* |
Copia di una supplica inviata al «serenissimo prencipe»: «Sin l’anno 1619 donò la S.V. gratioso rescritto con permissione di poter erigere un monasterio di capucine in borgo di Prachiuso; ma havendo voluto li sigg. castellani della Patria costruire il nob. quartiere equestre per servitio di V.S., le case destinate per il monastero servirono per la sopraddetta fabrica militare; doppodiché molti accidenti insorti non han permesso godere il beneficio della benigna concessione. In questi ultimi tempi persona divota, bramando veder adempita la licenza predetta di far il monastero concesso, consacrò alcune sue case in borgo di Porta Ronco, che erano lupanari infami e fu eretto il monastero predetto, in cui s’attrovano raccolte molte donzelle con l’habito di Capucine; e perché nella ducale 19 apr. 1619 — si vede esser stato diversificato il luoco da Prachiuso a borgo di Porta di Ronco, luogo remoto, supplicano esser povere Capucine con profonda humiliatione la permissione di continuare ne’ sacri chiostri eretti in questo luoco —» (A.S.U., C.R.S., 602/2, f. 124r). |
1689, ag. 29 |
* |
Come curatore di Vicenza, Lucia e Giovanna figlie dei q. Pietro e Caterina Nadalini, G.B. Rossi vende alle Cappuccine «una casa — situata in porta di Ronco et anessa al monastero principiato da dette madri —, della quale — tengono bisogno per dilatare il sito della fabrica che sono per costruire —. Et ciò per il prezzo che ressulterà dalla stima da farsi per pubblico perito —» (A.S.U., C.R.S., 602/2, not. Girolamo Dell’Oste, f. 148r — 149r). |
1689 |
|
Furono eretti il monastero e la chiesa delle Cappuccine (A.S.U., C.R.S., 602/2, ducale del 19 marzo 1689). |
1690, magg. 26 |
|
Si concedono alle Cappuccine pietre e una inferriata «ultimamente levata dall’officio di — astante», per la fabbrica della loro chiesa in borgo ROnchi (Annales, XCIII, f. 26r — 26v). |
1692, magg. 26 |
|
Il nob. Francesco Pavona vende al monastero delle Cappuccine una casa ed un pezzo di braida per d 951. Dalla stima di Lorenzo Prodolone allegata all’atto: «Casa di muro, coperta di coppi, area o stalla coperta di paglia con cortivo et horto et pezzo di braida anessa, posta nel borgo di Porta di Ronco —, confina a lev. nob. — Andrea e fratelli Trenti, a mezo dí detti — Trenti e — Valentino Michiluti muradore, a pon. — Antonio Rosato, — Paolo Piz, — Francesco Cassino, horto delle Convertite et horto — delle Capuccine — et strada —, a tram. resto di detta braida Pavona e — pre’ Antonio et — Carlo fratelli Cobessi —» (A.S.U., C.R.S., 602/2, not. Giovanni Lorio, f. 195r — 199v). |
1702, giu. 2 |
* |
«— Giuseppe e Simon fratelli Masolini q. Girolamo di Grions del Torre — vendono — alle — madri Capucine — una casa d’essi Masolini situata in — contrada di Porta di Ronco — con corticella descritta — nella perticazione e stima di Lorenzo Prodolone —. E ciò per lo prezzo di d 91 L 1 s 16 —». La stima presenta una «casa di muro, coperta di coppi, con corticella, confina a lev. strada pubblica del borgo, a mezz. — Michiel di Campolongo in loco delle sign. — Billia, a pon. — Francesco Cossio et a tram. Giuseppe Degan —» (A.S.U., C.R.S., 602/2, not. Gerolamo Dell’Oste, copia di Antonio Martinelli, allegata la stima Prodolone, f. 333r — 336v). |
1703, lugl. 24 |
* |
Accordo tra Cappuccine e Convertite per la costruzione delle muraglie di confine (A.S.U., C.R.S., 602/2, f. 344r — 344v). |
Secc. XVIII |
|
Pianta anonima del «capitolo e sagrestia» delle Cappuccine (A.S.U., C.R.S., 602/2, f. 426v — 427r). |
1709, apr. 19 |
* |
Particula del testamento del co. Giovanni Giuseppe della Porta: «Ho fabricato la chiesa delle molto rr. madri capucine per mia devozione — et avendo in questi giorni spedita commissione in Venezia per una lampada d’argento d’oncie cento, voglio che, subito gionta, dal mio erede sia offerta in detta chiesa, acciò abbia a sempre conservarsi in onore di Dio e della Madonna e, dotandola per la dovuta illuminazione, le assegno un capitai di ducati cento —» (A.S.U., C.R.S., 599, Libro primo, f.v.). |
1738, genn. 28 |
* |
Accordo Cappuccine — Michieli: «Premendo alli nob. — Leonardo e nipoti Michielli nell’eretione della novella fabbrica, che sono per fare nel borgo di Ronchi in sito contiguo ad una casetta di ragione delle — Capuccine, abitata dal di loro ortolano, di poggiare sopra il muro della casa stessa e di alzarlo quanto verrà ad essere l’altezza della suddetta novella fabbrica, già mesi sono che fecero supplica alla — badessa perché si compiacesse ciò a loro concedere. Prese ella le debite informazioni del danno che il suo monastero quindi potrebbe risentire —, ha benignamente annuito, sol — a queste due conditioni: primo che il muro — alzato resti promiscuo, su cui occorrendo esse pure — possano a loro piacimento alzare — il muro —; secondo che detti signori sieno tenuti a ristorare il pregiuditio che patir potesse detto muro delle Capucine da basso pel ruscelletto che si dovrà far correre vicino sí che bagni lo stesso —» (A.S.U., C.R.S., 602/2, f. 413r). |
1750, ag. 31 |
* |
«Colla presente privata scrittura si dichiara qualmente li — coo. G.B. e fratelli Cassini, acconsentendo alle premure delle — Cappuccine —, accordano — ampia facoltà alle dette — che a loro beneplacito possano dirimpetto all’alveo del ruscelletto, che corre nel cortile delli — coo. Cassini, introdurlo nel loro monistero e possano di quello servirsi ad ogni loro commodo —» (A.S.U., C.R.S., 602/2, f. 446r — 446v). |
1751, lugl. 3 |
* |
Progetto per nuova sistemazione e deviazione del corso del ruscello che ha pregiudicato la stabilità di un muro (A.S.U., C.R.S., 602/2, f. 448r — 448v; in calce schizzo del progetto). |
1784, febbr. 28 |
* |
«Disegno dimostrante la pianta del muro di chiosura a levante dell’orto del ven. monastero delle rr. mm. Capucine di questa città» ad opera del pubbl. per. Francesco Moretti (A.S.U., C.R.S., 599/5). |
1801 |
|
Convento e chiesa delle Cappuccine (Nomenclatura, f. 70v). |
1809 |
* |
Monastero delle Cappuccine (Registro delli aloggi, f. 51v). |
1810, apr. 25 |
|
Decreto di soppressione delle Cappuccine (Bollettino delle leggi del Regno d’Italia, decr. n. 77, p. 264-267). |
1811, dic. 13 |
° |
Il demanio vende a Giacomo di Osvaldo Bianchini e Carlo di Marc’Antonio Balbi il convento delle Cappuccine per L 10164 (not. Antonio Lorio). |
1812, apr. 27 |
|
Giacomo Bianchini e Carlo Balbi si dividono i locali acquistati (A.S.U., N., Giovanni Bertoldi, 10580, 498). |
1812, dic. 15 |
|
Carlo Balbi vende ad Antonio fu Tommaso Scalfarotto la sua parte di locali per L 7800 (A.S.U., Domenico Micheloni, 10323, Rep. III, 893, f. 21r). |
1814, mar. 31 |
* |
Antonio Scalfarotto rivende la proprietà a Bernardino Beretta (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10327, 1213). |
1815, ag. 16 |
|
Giacomo Bianchini vende la sua parte a Girolamo Tosolini, ossia la sua casa dominicale n. 1874, e quattro case delle quali tre interne, metà del «cortivo e del pozzo — e — li vasi d’agrumi, attrezzi d’agricoltura e porzione mobiliare di casa» per it. L 12500 (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10329, 1591). |
1815, sett. 28 |
|
Girolamo fu Agostino Tosolini vende per L 14400 a G.B. fu Giovanni Facini le fabbriche acquistate da Bianchini, «promiscuità d’ingresso, orto, mittà del cortivo e del pozzo —, legni secchi di sostegno e servizio per uso degli erbaggi esistenti nell’orto —, li vasi d’agrumi et attrezzi d’agricoltura attinenti all’orto — il tutto pervenuto in esso — Tosolini — dipendentemente dal pubblico instrumento 16 ag. p.p. —» (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10329, 163). |
1822, nov. 21 |
° |
Bernardino Beretta cede in permuta la sua parte a Francesco di Giacomo Tullio (not. Francesco Nussi). |
1824, ott. 2 |
* |
Il capoquartiere segnala l’esistenza di un pozzo scoperto: «in casa delle Capusine in borgho di Ronchi l’è un pozzo di Girolamo Tosulino e del sig. Francesco Tulio di sua proprietà al — n. 1874» (A.S.U., C.A. I, 88/IX). |
1828, nov. 21 |
|
Francesco Tullio vende per L 7500 i suoi fabbricati al n. 1874 a Marco fu Antonio Alessi, confinanti lev. e mezz. Girolamo Tosolini, pon. via, tram. co. Camucio (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10622, Rep. IX, 5034, f. 7r). |
1829, genn. 17 |
|
Girolamo Tosolini, detto Duodo vende per L 10000 a Marco Alessi la casa 1874 C con orto e metà del cortivo del pozzo e braida, tutto formante la sua porzione dell’ex convento delle Cappuccine (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10622, Rep. IX, 5049, f. 10r — 10v). |
1830, genn. 29 |
* |
Marco Alessi, Domenico Olivati e Giuseppe Mucchiutti, «desiderando — di fare una modificazione nel progetto della casa — n. 1874, fu convenuto delle mm. Cappuccine», presentano progetto che viene approvato (A.S.U., C.A. I, 168/1830/XIV, 394 Orn. II C, con dis.). |
1831 |
|
Il locale delle Cappuccine viene acquistato per i frati Francescani cappuccini che ritornano a stabilirsi in Udine (della PORTA, Toponomastica, 41). |
1852 |
* |
Convento dei Cappuccini (Competenze, II, f. 12v). |
|
|
|
NOTE |
1 |
I Caiselli possedevano una casa in borgo Ronchi almeno dal I ott. 1657, come si deduce da un istrumento di locazione: «Con la presente scrittura — di locatione si dichiara qualmente li — coo. Caiselli ano dato — a ragion di semplice affito per ani tre — una casa con corte, orto serato de novo — in borgo de porta di Ronco con stalla coperta di copo et trapartida di tole et obligo di far far sopra esa — un solaro di tole semplice, a Menia molle relita del q. Domeni Gonella che abitava a Laipà, con obligo di pagare di sei mesi in sei mesi — ducati desnove et para una caponi —» (A.S.U., Archivio Caiselli, Istrumenti di locazione per Udine e pertinenze). |