Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1862
    Vedasi n. 1861.
    Nella pianta Lavagnolo non porta numero, mentre il n. 1862 è assegnato a parte del n. 1861.
1755, mar. 26 * Stima del pubblico perito G.B. Glereani per le casa acquistate dal cardinal Delfino: «Un principio di casa dominicale sive con fianco della medesima posto in questa città erretto nell’angolo che guarda la v. chiesa di S. Bernardino con cortivo ed ortagla lavorati i solchi ad uso di campo con casetta colonicha nell’angolo opposto, confina tutto da tre latti colle pubbliche strade e dal quarto latto verso li monti colle case ed orto dei — pp. delle Missioni contigue al brolo dell’arcivescovado —». Dall’inventario allegato si deduce che la seconda è una modesta casa colonica (B.C.U., ms. 1328/Il testamento).
1801 * Appartiene al convento dei pp. Missionari. Affittuale Tommaso Orca (Nomenclatura, f. 69v).
1809 * Proprietà dei pp. Missionari. Inquilino l’impiegato Tommaso Orca (Registro delli aloggi, f. 51v).
1835, apr. 30   Il Governo vende a Francesco Malacarne, ingegnere, per L 3000, «la — casa — in contrada de’ Missionari al — c.n. 1862 — erretta da muri, coperta a coppi, avente corticella, tre stanze al pian terreno e sito delle scale, camerini a mezza scala, camera in primo piano e grannari sotto il tetto, fra li confini a lev. e tram. orto di questa ragione fu della stessa provenienza, mezz. strada che mette nel borgo de’ Ronchi ed a pon. contrada detta dei Missionari —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4820, 1622).
1839, mar. 20   Bartolomeo Malacarne vende la casa al vescovo di Udine Emanuele Lodi (vedasi infra).
1839, ag. 22 * Richiesta del vescovo Emanuele Lodi al podestà: «Divisato di ristaurare e ridurre in miglior forma la casa acquistata dal sig. Francesco Malacarne n. 1862 B, mi onoro di rassegnare a codesta deputazione comunale d’ornato i due prospetti dimostranti l’ideato lavoro per la loro gentile e sollecita adesione onde non perdere il vantaggio della stagione» (A.S.U., C.A. I, 299/1839/XX, 4675 Orn. II C, con dis.).
1841, magg. 15   Il vescovo di Udine vende per L 10500 al nob. Alessandro del Torso «— una casa composta di tre stanze in piano, tre in secondo ed altre tre in terzo piano con corti-cella —; confina a lev. il r. errario militare ed il qui sotto indicato orticello, a tram. collo stesso orticello a mezz. e pon. colla strada —, che esso — vescovo acquistò dal sig. Francesco del fu Bartolomeo Malacarne con contratto 20 marzo 1839 rogato dal not. — Paolo Cominioli —, un orticello attiguo alla casa —. Il prezzo viene — determinato in austr. L 10500 —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10499, 14000).
1846, sett. 8 * Alessandro del Torso «desidera costruire sulla facciata del muro di cinta del fondo e casa al c. n. 1862 in contrada degli ex pp. Missionari un portone invece dell’attuale deforme» e presenta progetto, che induce la deputazione d’ornato a sollevare alcune obiezioni e a provocare un sopralluogo dell’ingegnere municipale G.B. Locatelli (A.S.U., C.A. I, 422/1847/IV, 6276 Orn. II C, con dis.).
  °° Il disegno è firmato da «Osvaldo del Bianco».
1852 * Proprietà di «Alessandro Torsi» (Competenze, II, f. 12v).