Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1856
1569, giu. 1 * «— Iacet Utini in contrata nobilium de Zucco quędam particula terræ, nunc vacuæ vetustis muraleis tantum circumdata, quæ olim fuit stabulum — fratrum de Susannis et hos habet confines: ab una parte est stabulum nobilium de Tingis, ab alia via publica, a tertia hortus ecclesiarum Divæ Mariæ Magdalenæ et a quarta hortus — d. Hieronymi de Luisinis; quæ quidem particula terræ iam annis quatuor in circa — fuit ipsi d. Hieronymo cessa — per rev. d. Odoricum canonicum Aquileiensem et nobilem d. Baptistam fratres filios q. — Francisci de Susanis, cum onere solvendi annuatim exactori introytivo S. Mariæ Magdalenæ libras octo soldorum —; igitur hinc est ut — ad cautelam per instrumentum publicum evidenter appareat, — personaliter constituti — pręfati — Odoricus et Ioannes Baptista de Susannis — suo et — Fabii — fratris nomine —, renuntiaverunt — d. Hieronymo de Luisinis — antedictam particulam terræ — cum muraleis —» (A.S.U., N., Giovanni Maria Uccelli, Prot. 1569-1575, 6076, f. 20r — 21v).
1604, mar. 7   I nob. Luisini1 godevano la torre interna di borgo Aquileia contigua alle loro case: «Intellecta — fuit scriptura exhibita per excellentem d. Ricardum Luisinum2 doctorem et nob. ser Bartholomeum eius fratris filium tenoris infradescripti et cunctis suffragiis, uno excepto, terminatum: ut eodem iure, quo ipsi hactenus et illorum maiores prius tenuerunt turrim, sive portonum interius burgi Aquileię, contiguum et adnexum domibus illorum habitationis, eisdem concedatur infima ea dictę turris mansio, hoc est a solo prima, quę libera fuerit a scalarum et rebatti positione et pariete asseritis divisa et seiuncta ab illo loco per quem dabitur ascensus ad horologium et mansiones superiores, cetera vero turris pars universa permaneat ad usum et commoditatem predicti horologii. Ea conditione audita, ut ipsi Luisini et eorum successores, in recognitionem, superioritatis magnificę comunitatis nostrę, teneantur continuare solutionem annui census eidem communitati perdicum paris unius» (Annales, LXVII, f. 76v).
1607, mar. 10   I Luisini ricordando la recente «misera» caduta della torre di S. Pietro martire «ne l’androna che mena in Mercà vecchio» fracassando una casa con la morte di una donna maritata gestante, chiedono sia restaurata la torre di borgo Aquileia che pende sulla loro casa e minaccia rovina tanto piú dopo che «fu alzata — assai piú di quello che era prima per cagion del’horologio che dapoi fu messo, senza arpare essa torre altramente —» (Annales, LXVIII, f. 12v).
1668, ag. 29 * «Fatto in Udene, nella contrada di S. Maria Madalena in casa dell’infrascritto — co. Pace». Si tratta del co. Carlo (A.S.U., N., Giulio Bonecco, 7861, I instr., f. 34v).
1745, sett. 21   «Per forma del testamento della — nob. — Elena Frangipani3 del — 10 nov. 1725 nelle note del q. — G.B. Magrino, notaio in Tarcento, è pervenuta nelli — altari della B. Vergine detta di Reggio e di S. Michele Arcangelo — la proprietà della casa — Luisina, posta nella contrada — di S. Maria Maddalena, anticamente borgo d’Aquileia interiore, coerente alla torre pubblica sopra il ponte che sbocca nel borgo d’Aquileia esteriore —, della quale — è semplice enfiteuta la nob. — Cassandra, relitta del q. nob. — Ortensio Frangipani. Lo stato rovinoso in cui si trova la detta casa ha obbligato il — capitolo di questa città, a cui spetta la direzione dell’altare della B. Vergine di Reggio ed il — march. Pompeo Frangipani al quale spetta la direzione dell’altare di S. Michele —, a pensare seriamente — alla riparazione della casa stessa —; ed essendosi offerto di ceder — le ragioni competenti al — sig. Giacomo q. Pietro Venier —, hanno deliberato di passar alla vendita —. Per esecuzione di che — il — rev.mo — G.B. Sabbatini, canonico destinato dal — capitolo come direttore del suddetto altare della Madonna di Reggio —, facendo anco in nome del co. — Federico Frangipani, procuratore del — march. Pompeo Frangipani iuspatronante dell’altro altare —, ha — venduto — al — sig. d. Giacomo q. Pietro Venier — la — sopradetta casa —» (A.S.U., N., Francesco Tracanelli, 8497, LXXVI instr., 2732).
1752, mar. 4   Vedasi Porta Aquileia interna.
1755, apr. 20 * Disegno di Francesco Leonarduzzi (B.C.U., A.C.A., ms. AA.I, c.159v).
1793, dic. 23   Il co. comm. Carlo Maria de Pace vende a Giuseppe del fu Tommaso Bertoli «la casa situata appresso la torre sive portone del borgo d’Aquileia interiore — per esso — de Pace acquistata dalli creditori del q. sig. Pietro Zai con scrittura 8 maggio 1771, descritta nella stima formata dalli sigg. Francesco Zambani e Giuseppe Clochiatti pubbl. — per. —. E questa vendita — fa — per il prezzo — di d 2433 L 5 s 16 1/2 —» (A.S.U., N., Antonio Cavassi, 9879/5, XII istr., n. 765, f. 1173v — 1174v).
1801   Giuseppe Bertoli (Nomenclatura, f. 69v).
1809 * L’edificio appartiene al falegname Giuseppe Bertoli (Registro delli aloggi, f. 51v).
1822, lugl. 30 * Francesco Bertoli vende alla sorella Teresa «la porzione a lui stata assegnata della casa sita — nel borgo di S. Maria Madalena — n. 1850 — con fondi, cortivo ed orticello colle divisioni formate dalli pubbl. per. — Pietro Borghi e Francesco Pascoli li 11 genn. 1822 —; confina a lev. essa casa colli — coo. della Pace — e roia pubblica e parte questa ragione con fabriche furono Todaro, pon. — la fabrica pubblica del porton d’Acquileia e — il detto borgo ed a tram. li eredi Ridolfi —, per il prezzo — di it. L 400 —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10567, 3057).
1834, magg. 22 * «In seguito ai lavori di demolizione della torre di Porta Aquileia, si è messa in pericolo la casa Bertoli «levando colla demolizione l’arco interno innestato nella facciata di quella casa, mancherebbe alla base il necessario sostegno alla facciata stessa, che trovasi anche in grave disordine, quanto perché un muro intermedio divisorio è sostenuto internamente dal secondo piano al colmo da un arco che poggia appunto e combaccia in linea retta col muro della torre ed ha anzi in questo l’unico sostegno, per modo che, levata la torre, necessariamente l’arco sostenente quel muro divisorio dovrebbe schiacciarsi sotto il peso del soprastante suo peso, venendogli a mancare dal lato della torre l’appoggio —» (A.S.U., C.A. I, 219/VIII, 2290 Pol. II).
1852 * Proprietà di Domenico Bertoli. Il n. 1856 A appartiene a Teresa Bertoli Visentini (Competenze, II, f. 12v).
1868, sett. 12. * Comunicazione dell’amministrazione comunale a Teresa Bertoli Visentini: «Lo stato di deperimento in cui si attrova la cornice della casa in contrada S. Maria Maddalena al c.n. 1856 di proprietà di codesta ditta addimanda un provvedimento immediato». Si concedono 20 giorni per porvi riparo (A.S.U., C.A. I, 878/IV, 9400).
1876 * Botteghe del calzolaio Antonio Sclippa e dell’orologiaio Ferdinando Paletti (COSMI-AVOGADRO, 88, 105).
1883 * Vi è ancora segnalata la bottega di Antonio Sclippa (AVOGADRO, 140).
     
NOTE 1 Sui Luisini: LIRUTI, Notizie delle vite, II, 133-161; MONTICOLI, Cronaca, 63; P. SOMEDA de MARCO, Medici, 64-66, 68-69.
  2 Per Riccardo Luisini: LIRUTI, Notizie delle vite, II, 153-156.
  3 Per i Frangipane: L. FRANGIPANE, Genealogia dei Frangipane.
     
BIBLIOGRAFIA   Casa da vendere, “L’alchimista friulano”, 3, XXXI (1 ag. 1852), 253; MIOTTI, Cenno sulle antiche opere, 26.