1762. genn. 28 |
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Antonio Pilosio q. Valentino vende al nob. et ecc. Giovanni Fortunato Bianchini casa nella contrada di S. Maria Maddalena, confinante lev. e mezzogiorno casa della Commissaria Masolini fu Leporea, pon. contrada, tram. casa Arcoloniani e parte calisella dei pp. di S. Filippo. |
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Questa casa era stata dei sigg. Carlo dei Pisenti, eredi Carbo, che nel 1752 apr. 4 la vendettero a Francesco Trento canonico1, il qual la cedette a Pilosio con atto privato 1761, maggio 30 (B.C.U., Arch. Pilosio, XI, f. 90). |
1782, giu. 27 |
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«— Il — co. Niccolò q. — co. G.B. Romano —, procuratore instituito dal nob. — Ottaviano q. — Michiele Niccoletto — di Cividale —, ha — venduto — alla — co. Zanetta, moglie rel. del q. — co. Alessandro Monaco —, la casa posta — nella contrada di S. Maria Madalena con adiacenti fabbriche e due corticelle, confinante unitamente a lev. e mezz. con case del co. Carlo M. de Pace, a pon. la — contrada ed ai monti parte strada che tende alla casa di questa congregazione dell’oratorio e parte casa del — co. Carlo Arcoloniani —; la qual casa con sue adiacenze fu acquistata dal — q. — mons. Niccolò Niccoletti dalle mani dell’ora q. Giovanni Fortunato Bianchini con instr. 16 nov. 1776 in note di me not. —. E questa — alienazione ha fatta — per il prezzo di d 3000 —» (A.S.U., N., Giovanni Socrate, 9791, XVIII instrom., 2404, f. 3351v — 3353r). |
1801 |
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Co. Guglielmo Monaco (Nomenclatura, f. 69v). |
1804, febbr. 17 |
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Don Nicolò, Marco e Nicolò Cancianini acquistano dal co. Guglielmo Monaco per d 4500 la casa «con cortivi — pervenuta nel medesimo in vigor del testamento — della — co. Giovanna madre —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Andrea Paderni, XLVII istr., 3516, f. 4601v — 4602v). |
1809 |
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Proprietà di Marco e Francesco Cancianini (Registro delli aloggi, f. 51v). |
1836, mar. 17 |
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Vedasi n. 1853. |
1842, ag. 24 |
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È di B. Cancianini (A.S.U., C.A. I, 342/1842/IV, 5449 Orn. II C, con dis.). |
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°° |
Il disegno è firmato da «il Capo Mastro F.co Nardini». |
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Il proprietario chiede di modificare il portone, il cui progetto viene giudicato «tollerabile» dalla deputazione d’ornato (ibid.). |
1852 |
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Appartiene a Bernardo Canciani (Competenze, II, f. 12v). |
1857, ott. |
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Relazione dell’ingegnere municipale G.B. Locatelli alla congregazione municipale, sulla casa n. 1852 di proprietà del minore Marco del dott. Bernardo Cancianini: «la casa — è di vecchia costruzione, male distribuita internamente, di struttura in parte grossolana. È però conservata in buon stato di manutenzione» (A.S.U., C.A. II, 76, 390). |
1883 |
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Caffè “Alla posta” (AVOGADRO, 139). |
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* Gestione di Giuseppe Pascolini (ibid.). |
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NOTE |
1 |
Per Francesco Trento: A. della FORZA, Diario, 176; di MANZANO, Cenni biografici, 210. |
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BIBLIOGRAFIA |
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A. della FORZA, Diario, 169; VATRI, I caffè di Udine, 21. |