Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1843
1346, ag. 23 ° Ermacora della Torre1 rinuncia in mano del patriarca Bertrando «cuidam domui et uni orto dicti — d. Ermacore ipsi domui immediate coherenti sitis Utini in contrata S. Mariae Virginis Maioris ecclesiae capituli Utinensis cuius domus et horti hii dicuntur esse confines: ab uno latere, versus orientem est ortus Sigardi hospitis de Utino qui fuit de Glemona —; a secundo latere versus meridiem sunt domus Facii —; a tertio latere versus occidentem est via publica; a quarto latere, versus semptemtrionem, est etiam via publica. Quam quidem domum Hermacoras habebat et tenebat, iure livelli, ab ecclesia Aquilegensi solvendo annuatim — d. patriarche sex denarios novos Aquilegenses». Dopo questa rinunzia il patriarcha ne investe l’abate di Rosazzo2 (not. Gubertino da Novate, Arch. Lovaria, 14).
  ° L’abate di Rosazzo permuta la casa con i Lovaria3 (Archivio Lovaria).
1517, dic. 3 ° «Actum in contrata S. Mariae Magdalenae in domo mei notarii» (Giovanni M. Lovaria).
1561, sett. 2   Si concede a Bartolomeo Lovaria di unire con un volto all’altezza del secondo piano le sue due case d’angolo in via S. Maria Maddalena (Annales, LV, f. 59r — 60r).
  * La richiesta del Lovaria, precisa lo stato di fatto e l’intenzione del proprietario: «Non è alcune di V.V. S.S. che non sappia et conosca che fra l’altre cose che sono honorevoli nela città vi sono le fabriche commode, che si fanno ne’ luoghi honorati e piú frequentati. Di qui viene che havendo io Bortolomio Lovaria — due mie case angulari in questa — città nella contrada di S. Maria Maddalena, over drio lo domo, le quali sono divise et intermediate solamente da una stretta androna, ciascuna delle quali da per sé stando cosí divise e disunite, non sono cosí honorevoli ala città come si ricercarebbe ala detta contrada, la quale è una dele piú celebri e piú frequenti di questo loco et a me con la mia famiglia molto incommode per esse tutte e due da per sé piccole e malagevoli ala mia famiglia; le quali, poi, quando fossero unite e congionte l’una con l’altra mediante una acconcia fabrica —, sarebbono honorevoli ala contrada et per conseguente a tutta la città, utili e molti et a me et ala famiglia mia, la quale ala giornata mi cresce —. Supplico — che mi vogliate conceder — di poter adimpir questo mio ardente desiderio di unir et congionger una con l’altra dette due mie case, dandomi licentia di poter far anco solaro et coperto sopra la detta androna dalo secondo solaro di dette mie due case in su, loqual solaro sarà alto da terra piedi n. 17 lassando libera et aperta com’è al presente detta androna dalo sudetto solaro in giú —» (ibid.).
1693, sett. 13 * «Fatto in Udine, nella contrada del Duomo, in casa Lovaria» (A.S.U., N., Giovanni Domenico Vinacese, 7887 , XIII istr., f. 6v).
1713 * Locazioni del convento di S. Nicolò: «In Udine, nela contrada di S. Maria Maddalena, sotto i portici, su l’angolo presso le case dei — Lovaria —. Furono presenti il nob. Brandimarte Lovaria e ser Brunetto boccalaro del borgo di Aquileia» (A.S.U., C.R.S., 768/10).
1744 * «Lovaria. Abitano la casa che guarda la piazza che si apre tra il duomo e il teatro» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 191).
1747, mar. 7 * «Fatto in Udine, nella contrada presso il duomo, in casa dell’infrascritto nob. sig. Lovaria» Bernardo (A.S.U., N., Francesco Lorio, 8712, XXI instr., f. 16r).
1770, magg. 8 * Vedasi mappa di Alessandro Rota al n. 1826.
1801 * Abitazione del co. Carlo Lovaria e dei fratelli e dei nipoti dello stesso (Nomenclatura, f. 68v).
1809 * Proprietà di Carl’Antonio Lovaria, che vi abita (Registro delli aloggi, f. 51v).
1818, genn. 8 * Il commesso d’ornato Giuseppe Presani, comunicando alla congregazione municipale i risultati della sua ispezione agli archi della contrada di S. Maria Maddalena, segnala lo stato pericolante di quelli al n. 1433 di proprietà del co. Lovaria (A.S.U., C.A. I, 24/XI, Volti e archi della città da sostituirsi, n. 84).
1822, magg. 2. * Antonio Lovaria chiede «di ampliare una finestra e costruire una da nuovo nel corpo del fabbricato guardante la cale Lovaria —». Il progetto è approvato: «se non migliora, non deturpa nemmeno il complesso irregolarissimo di quella facciata» (A.S.U., C.A. I, 68, 1874 Orn. II C, con dis.).
1824, lugl. 24 * Giuseppe Lovaria, proprietario dell’edificio, «ha divisato di prestarsi alla rifinitura del prospetto — riferente sulla calle Lovaria giusta il tipo che dimette in duplo, proseguindo in tal guisa li lavori incoati fin dall’anno 1822 —, dando così una forma regolare alla totalità del prospetto —». Il progetto è approvato (A.S.U., C.A. I, 89/X, 2873 Orn. II C, con dis.).
1852 * Appartiene a Giuseppe Lovaria (Competenze, II, f. 11v).
1876 * Bottega dell’intagliatore in legno e doratore Francesco Querini4 (COSMI-AVOGADRO, 92), segnalata anche nel 1883 (AVOGADRO, 143). In quest’ultimo anno è indicata a questo numero la bottega dei calzolai Valoppi e Bianchi (AVOGADRO, 140).
     
NOTE 1 Per il della Torre: ZENAROLA PASTORE, Atti della cancelleria, 157.
  2 Alla proprietà dell’abbazia di Rosazzo accennano documenti posteriori privi di data: «La casa posta nella città di Udine, presso la casa dominicale dell’abbacia di Rosazzis, entro li suoi confini, fu acquistata per permuta dal q. nob. sig. Bortolamio Lovaria, mediante averli cesso in concambio tutti li beni posti nel territorio di Ceneda e Trevisana, fuorché la portione di casa dominicale posta in Ceneda —» (A.S.U., Arch. Lovaria, 23, Colto... Brandimante Lovaria, n. 22, f. 9v — 10r).
  3 Per la famiglia Lovaria: FRANGIPANE-di PRAMPERO, Notizie e genealogica della nobile famiglia Lovaria.
  4 Per Francesco Querini: Esposizione artistico-industriale, 19; PICCO, L’arte della scultura in legno in Friuli, 250-251; PICCO, Belle arti, 10; S[ACCOMANI], Il ristauro, 50.
     
BIBLIOGRAFIA   BATTISTELLA, Udine nel secolo XVI, 318; BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 350-351; MONTICOLI, Cronaca, 54; PASCHINI, L’abbazia di Rosazzo, 93-97; della PORTA, Toponomastica, 115-116; C. SOMEDA de MARCO, Il campanile del duomo, 89; VALENTE, Udine, via Lovaria, 17.