Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1842
    Nella pianta Lavagnolo questa casa porta erroneamente il n. 1843.
1406, nov. 13 * «In burgo Aquilegensi intrinseco, super sala domorum habitationis olim ser Leonardi Seros de Sancto Daniele» (A.S.U., N., Giovanni del fu Tommaso, 5150, vacch. istr. 1406-1407, f. 17v).
1407, magg. 12 ° Odorico, abitante in Gemona, q. ser Nicolò di S. Daniele, Nicolò q. Zani e Nicolò q. Rodolfo consenguinei, nipoti di Odorico, anche a nome di Paolo fratelli di Nicolò q. Rodolfo vendono a Pietro q. Nicolò, detto Passerino1, di Udine «duas domos contiguas — sitas Utini in burgo intrinsecho porte Aquilegiae qui fuerunt olim ser Leonardi dicti Seros de Sancto Daniele quarum domum hii dicuntur esse confines; a duabus partibus sunt domus cum curia habitationis dicti q. Leonardi, a tertia et quarta sunt viae publicae» (Archivio Lovaria, not. Gabriele q. Tomaso).
    All’esterno della pergamena: «Istrumento delle case fatte a volto, per mezzo del duomo, comprate da ser Beltrame de Passerin per mi Zuane de Colloredo2 cum pacto che quelli de Castello, che hanno le altre case, non possono fabbricar in corte».
1509   Giovanni q. Francesco di Colloredo «abitava in faccia la collegiata nelle case già Passerino» che lasciò a Giacomo suo nipote q. Antonio di Colloredo (dal not. Bernardino Lovaria, JOPPI, Notariorum, IX, f. 123v).
1534, sett. 26   «— Quom super domo quę fuit ser Petri Passarini de Utino quomque subsequenter d. Perine eius neptis, uxoris ser Pauli filii ser Alovisii de Sanctis, ac modo perventa ad manus — iuris utriusque doctoris d. Bartholomei Lovarię civis Utini —, sita in contrata S. Marię Magdalenę — iuxta ędes antiquas aliorum fratrum, vias publicas et alios confines, tenerentur ipsi d. Bartholomeus et frater solvere nob. d. Magdalenę uxori — Iacobi Philippi de Missetinis doctori et filię q. ser Danielis de Caporiaco tanquam hęredi q. ser Philippi de Caporiaco, fratris ipsius domine —, staria duo frumenti de livello —, ut de huiusmodi livellaria pensione debita super ipsa domo — constare assertum est manu — ser Bartholomei a Cavagnera notarii Utinensis, hinc ideo — d. Magdalena — francavit — prefato — d. Bartholomeo Lovarię — prędictum livellum —» (A.S.U., Arch. Lovaria, 54, perg., not. Gabriele Gozadino).
1544, lugl. 18   Il nob. Giuseppe di Colloredo q. Giacomo vende a Bartolomeo Lovaria q. Bernardino3 «unam — domum — sitam in vico Templi maioris seu Divæ Mariæ Magdalenæ, cui a parte anteriori et a latere inferiori cohærent viæ publicæ a parte superiori domus d. Doymi di Castello, a parte — posteriori cohæret chors eorundem dominorum; quam — domum nunc detinet — d. Hieronymus Bertolinus, decanus — capituli Utinensis, pretio — convento in ducatis sexcentum quadraginta quinque —» (A.S.U., Arch. Lovaria, 54, perg., not. Gabriele Gozzadino).
1556, ag. 12 * «Actum Utini, in burgo Aquileiæ intrinseco, in domibus — habitationis infrascripti — locatoris —. Ubi — doctor d. Bartholomeus Lovaria, — locavit — legum doctori d. Marquardo Susana — unam eius domum muratam, soleratam, cuppis copertam, cum corte postposita, sitam Utini in dicto burgo, usque modo teneri solitam et habitari per — ser Iohannem Petrum Roseum causidicum Utini —, debente ipso d. Marquardo solvere singulis annis de affictu simplici — ducatos decem octo» (A.S.U., N., Mario Albino, Istr. 1556, f. 55v — 56r).
1561, sett. 2 * Vedasi n. 1843.
1566, lugl. 15 * «— Excellens legum doctor d. Bartholomeus Lovaria — locavit nob. d. Tursio de Tursis nobili Utinensi — unam domum muratam, soleratam, cupis copertam, sitam Utini, contiguam domui — habitationis — locatoris —, debente ipso conductore solvere singulis annis de affictu simplici — ducatos viginti octo —» (A.S.U., N., Mario Albino, 5950, Istr. 1566, f. 27r).
1661, sett. 25   Brandimante Lovaria vende a Carlo Causilico notaio «la casa chiamata dei volti, posta — drio il duomo entro li seguenti confini: da una parte l’androna — qual porta in patriarcato e casa abitata da Lei sig. Lovaria; dalla parte d’inani strada —; dalla parte di sopra — Stassoldi, è dietro sigg. Bortoluzzi fu Simeonibus» per d 800 (A.S.U., Arch. Lovaria, 23, Colto...Brandimante Lovaria, f. 10v).
1687, lugl. 27 * «Fatto in Udine, nella contrada del Duomo, in casa degl’infrascritti sigg. Causilici» (A.S.U., N., Giovanni Domenico Vinacese, 7887, 18, f. 7r).
1770, magg. 8 °° Vedasi il n. 1826.
1801   Co. Carlo e nipoti Lovaria (Nomenclatura, f. 68v).
  * Affittuali le sign. Saghizzi «poi Modesti, indi Pari» (Registro anagrafico, f. 44v).
1809   Sorelle Sachiggi (Registro delli aloggi, f. 51v).
1816, giu. 28 ° L’abate Antonio fu G.B. Lovaria vende a Giacomo fu G.B. Modesti4 la casa 1842 per L 19800. Confina lev. Orazio Belgrado, mezz. contrada, pon. strada, tram. co. Francesco Mantica (not. Francesco Nicolettis).
1816, ag. 11 * Giacomo Modesto chiede ed ottiene il permesso di «aprire una bottega nella propria casa coscritta col c.n. 1842 — e dovendosi ciò eseguire si rende necessaria la fabbricazione di due ribatti ed apertura di una porta». La commissione d’ornato raccomanda che «porta e — ribatti siano ad aprirsi internamente» (A.S.U., C.N., 180, 2099 Orn.).
1819, ag. 20 e 27 * Comunicazione della deputazione d’ornato alla congregazione municipale: «L’esercente pizzicagnolo Modesto Giacomo, con sua supplica 26 maggio p.p. — chiese licenza di praticare alcuni lavori nella casa di sua ragione al — n. 1842 consistenti nella riforma di due porte ed una finestra —. Ora — la deputazione ha dovuto osservare che la ferrata apposta alla finestra in vicinanza alla porta d’ingresso è talmente in fuori da lasciar ragionevolmente temere che i transitanti massime — di notte vi possino urtar dentro —». Segue il verbale del commissario di polizia, nel quale si precisa che Giacomo Modesto è «salsamentario o pizzicagnolo con bottega in prospetto alla chiesa catedrale — ivi domiciliato al c.n. 1842» (A.S.U., C.A. I, 24/XI, 3227 Orn. II C).
1820   Giacomo Modesti domanda di poter «ridurre i vani delle finestre di forma rettangolare, mentre esistono superiormente circolare, e nel percorrere delle linee orizzontali sotto il piano delle finestre medesime —». La deputazione d’ornato approva le innovazioni giudicandole motivate e suggerisce «di ridurre il pergola del secondo piano alla foggia disegnata nel tipo marcato n. 1, per non vedere in diversa maniera una parte di detta fabbrica affatto staccata dal rimanente, ciocché sarebbe in qualche modo disdicevole alla decorazione». Il disegno non è pervenuto (A.S.U., C.A. I, 35/V, 2576 Orn. II C, con dis.).
1849, febbr. 2 * Nell’elenco dei pistrinai venditori di pane e farina, compilato dal capo del secondo quartiere, è segnalato a questo numero Francesco Sporeno (A.S.U., C.A. I, 465, 142).
1852 * Appartiene a Giacomo Modesti (Competenze, II, f. 11v).
1856, febbr. 12 * Antonio Fasser5 «per variate disposizioni interne nella casa — in contrada dei Filippini al c. n. 1842, ove tiene officina il fabbro ferraio, gli è d’uopo ridurre a porte le due finestre laterali al piano terra senza variazioni di assi e di ricorrenze —». Segue l’autorizzazione per i lavori (A.S.U., C.A. II, 66/1856, 1015 Orn. II C, con dis., firmato dal capomastro Giuseppe Salvador).
1876 * Sartoria di Santina Bertuzzi (COSMI-AVOGADRO, 112).
1883   Farmacia “Alla Fenice risorta” di Bosero e Sandri (AVOGADRO, 144).
[1938]   Casa dipinta. Stemma Colloredo. Monogramma di S. Bernardino. Restaurata nel 1935.
  * La facciata è vincolata con D.M. 15 ott. 1851 ai sensi della legge 1 giugno 1939, n. 1089.
     
NOTE 1 Probabilmente trattasi dello stesso Passerini che tiene il banco di cambio in Mercatovecchio: vedasi sopra Argomento introduttivo, XIII.
  2 Per la famiglia di Colloredo vedansi i n. 701, 948, 2042-2043.
  3 Bartolomeo Lovaria il 31 maggio 1565 liquida una polizza di spese a due lapicidi. Il documento tuttavia non precisa la destinazione di tali opere: «— Mag. Sanstianus (?) et mag. Gabriel ambo lapicidæ Utini — manifestum fecerunt se fuisse piene satisfactos ab excell. doct. d. Bartholomeo Lovaria civi Utinensi de omnibus contentis in policia mihi per partes exhibita tenoris infrascripti —; A) fenestre grande suazate n. XI L 48 s 10 l’una —; B) fenestre piccole suazade n. 7 a L 16 — l’una —; C) fenestre grande schiette n. 8 a L 26 — l’una —; D) fenestre piccole n. 4 a L 9 s 2 l’una —; E) fenestre busade n. 4 a L 9 s 2 l’una —; F) pietra pd 5 1/2 a s 14 —» (A.S.U., N., Mario Albino, 5949, Istr. 1565, f. 46v — 47r). Il Colto di Brandimante Lovaria al n. 23 precisa inoltre che «la corticella adiacente alla casa detta “dei volti” — fu acquistata dal q. sig. Panfilo» (A.S.U., Arch. Lovaria, 23, Colto...Brandimante Lovaria, f. 10r, n. 23).
  4 La notizia dell’acquisto è riportata anche in una scrittura privata del 30 maggio 1813, autografa del Modesti, esistente nell’Arch. Lovaria, 27/Lovaria. Case in Udine.
  5 Sull’attività del Fasser: Elenco ufficiale, 5; Esposizione artistico-industriale, 13, 14, 19, 49, 50, 60, 62, 115, 116, 117; FALCIONI, Industrie udinesi, 303-304; KECHLER, Monografia delle filande, 30; PICCO, Lavoro artistico in ferro battuto; PICCO, Ricordi popolari, 105, 110. Nel 1876 la sua officina è segnalata in via della Prefettura, 5 (COSMI-AVOGADRO, 92).
     
STUDI INEDITI   FACCIOLI-JOPPI, Chiese, f. 83v — 84.
     
BIBLIOGRAFIA   ASQUINI, Farmacia Asquini; BATTISTELLA, Udine nel secolo XVI, 318; BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 348-349; COMELLI, Passeggiate, 46; L. DAMIANI, Arte...II Liberty, 117; DEL PUPPO, Vecchie case in Udine, 50; ERMACORA, Guida, 104; ERMACORA, Provino Valle, 370; FRANGIPANE, Notizie e genealogia; S.M., Dal pioniere Bosero; MICHELUTTI, La “dolce” pubblicità, 19; Parti prese...1880, 306; Parti prese..., 1913, 231; PEDRAZZINI, La farmacia italiana; Per li sig. eredi Paderno; PICCO, Mobili artistici; della PORTA, Toponomastica, 115-116; C. SOMEDA de MARCO, Il campanile del duomo, 89; VALENTE, Udine via Lovaria, 17; VALENTINIS, Udine antica, 8.