Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1839
1680, ag. 24 * Vendita a Giuseppe Tracanelli da parte dei Monticoli: «— Nicolò, Creso, Zuanne et Guido fratelli e nipoti Monticoli anco in nome del sig. Andrea loro fratello —, cedono — a godere — la loro casa posta nella contrada del Duomo — insieme con la stanza annessa al portico della medesima, che per detti — Monticoli è stata sin hora goduta, valendosi di quella per cantina, qual tutta casa confina a lev. parte — li — Monticoli e parte — l’ecc. Francesco q. Virghinio Forza, a mezz. strada publica, a sol a monte ser Andrea Bigollo — et alle monti con corte delli stessi — Monticoli —. Et perché per comodo d’esso — Trachanelli vi è neccessario aggiustar un mezado nella stanza annessa al portigo verso sol a monte, come pure per render habitabile la stanza o camera nel primo solaro confinante col Bigallo che guarda verso la corte della casa d’essi — Monticoli —, restò stabilito — che possa il medesimo — Trachanelli far nella stanza annessa al portigo una fenestra grande e spaciosa sotto il portigo guardante verso la strada con feriata e veriata, a fine si veda a sufficienza lucido il mezado, che deve farsi; la porta che è di presente in detta stanza verso la strada sia otturata; in luoco di battudo a terra o pianellado sia fatto un solaretto di traviselli e tolle, il suo soffittado di tolle et una porta d’ingresso sotto il portigo; a mezo la stanza sia fatta una paradana di tolle smaltada, chedivida il mezado dall’altra stanza che deve cavarsi dal corpo di tutta essa stanza, nella quale verso la corte sia otturata la porta, et si possi far una fenestra con ferriata, dovendosi al di fuori far una cassa di tolle, che servi la servitϊ della vista alla casa delli predetti — Monticoli, in modo però che non leghi la luce alla stanza, et per ingresso nella medesima stanza possi farsi una porta, scive slargar quella che di presente è sotto il portigo; nella camera poi di sopra possa il sig. Trachanelli far otturar la porta di tolle, che guarda nella corte di essi signori, et far far una fenestra piϊ vicina al solaro sia possibile spaciosa in quanto alla longhezza quanto possi portar lume sufficiente alla medesima con ferrata e vetriata; la spesa delle quali opere debbano esser distintamente in polizza espresse di volta in volta che si faranno, et presentate preso me nodaro a perpetua memoria, accioché in caso di recupera della detta casa, debbano intieramente esser pagate al sig. Trachanelli insieme col capitale delli ducati quattrocento; qual recupera possi esser fatta dal — Monticoli ad ogni loro piacere, ma non — prima d’anni quattro —; patto anco stipulato fra le parti — che, volendo li — Monticoli vender la casa stessa di man fuori, siino in obbligo offerirla al sig. Trachanelli et profferirlo a cadaun altro per il prezzo medesimo che potessero havere da altro soggetto; et in caso di recupera siino in obligo detti signori avisar mesi sei avanti il medesimo sig. Giuseppe —. Et perché la casa e particolarmente il copperto tiene bisogno d’aggiustarsi, perciò fu pattuito che possa il sig. Trachanelli fare nella stessa quelli meglioramenti che saranno utili — e — da esser pagati — secondo la resultanza della stima d’esser fatta in caso di recupera —; quanto al copperto, siano in obligo li — Monticoli di farlo aggiustar in buona forma a loro spese, e, non lo facendo in termine di mesi due, possa detto — Trachanelli a spese di detti signori farlo aggiustare —» (A.S.U., N., Bertrando Brunalleschì, 7803, V instr., f. 85r — 88r).
1738, dic. 17   Guido Monticoli vende la casa al nob. Lonardo Clementini «per lo prezzo — di ducati milletrecento» (A.S.U., N., Bernardino Zeraffini, 8220, LVIII instr., f. 7v — 8r).
1744 * Vedasi n. 1838.
1747, dic. 1 * «Fatto in Udine, nella contrada del Duomo, nel mezzado del nob. — Leonardo Clementini» (A.S.U., N., Francesco Lorio, 8712, XXI istr., f. 92r — 94r).
1801   Pietro Andrioli (Nomenclatura, f. 68v); poi Giuseppe Prisani (Registro anagrafico, f. 44v).
1809   Proprietà di Domenico Prodoloni (Registro delli aloggi, f. 51v).
1828, magg. 1   Leopoldo Brovedan, volendo migliorare una sua fabbrica in contrada dei Filippini al n. 1839, che serviva di magazzino, presenta progetto (A.S.U., C.A. I, 148/X, 1664 Orn. II C, con dis., firmato dall’ing. Domenico Boni).
  * La commissione d’ornato, commentando il disegno, raccomanda che lo sporto dei poggioli di ferro del primo piano non oltrepassi i cm 15 (ibid.).
1831   Antonio Fanzutti vi trasporta la fabbrica di birra che aveva in borgo d’Isola al n. 1425 (A.S.U., C.A. I, 182/IV).
  * La deputazione comunale di sanità, dopo l’ispezione, esprimendo alla congregazione municipale parere favorevole in merito, precisa che le «operazioni da eseguirsi — non consistono se non nella decozione dell’orzo e del fardello, ritirando il fabbricatore d’altro paese l’orzo di già fermentato e torrefatto; perciò tranne un poco di vappore acqueo, che per l’ampiezza del locale deve prontamente svanire, niun odore né incommodo può risultare —» (ibid.).
1835, giu. 22   Giuseppe Bertuzzi vende per L 17503,42 ad Antonio Morassi la casa n. 1839 con «stale, stalone, cantine, cortivo» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4820, 1641).
1852 * Francesco Piani, proprietario anche del n. 1839 A. Il n. 1839 B appartiene ad Antonio Fasser1 (Competenze, II, f. 11v).
1876   Birreria “Alle tre corone” (COSMI-AVOGADRO, 86).
  * Gestione di Francesco Piani (ibid.).
    Trattoria e ristorante “Al Pellegrino”, gestita da Ferdinando Peressutti (COSMI-AVOGADRO, 116).
1883   Birreria di Luigi Piani.
  * Libreria di A. Toffoli. La trattoria “Al Pellegrino” è ora gestita da Francesco Bona (AVOGADRO, 139, 147, 157).
1948   Trattoria “Ai Provinciali”.
     
NOTE 1 Per Antonio Fasser: Elenco ufficiale, 5, 22.