1421, magg. 20 |
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Nicolò Manin1 vende a Nicolò Filittini case in Udine in borgo Aquileia interno (not. Antonio q. Mattiusso). |
1457, magg. 5 |
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«Actum Utini in burgo Aquilegie intrinseco, in camino inferiori domus habitationis sapientis et egregii utriusque iuris doctoris d. Francisci de Filitinis2 �» (B.C.U., ms. 1340, f. 37v — 38r, copia dal not. Matteo del fu Giacomo pellicciaio). |
1616, mar. 26 |
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Nella indicazione dei confini del quartiere del duomo è citata «la casa de’ signori Meriano, habitata già dal q. Alvise Fenicino Ciroico, tralasciando l’altre ivi vicine verso il cantone de’ sigg. Albini» (B.C.U., ms. Joppi, 377/9, Regolatione de’ quartieri, f. 1r). |
1626, ott. 10 |
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«� Nicolò Savorgnano, per far cosa gratta a mons. � vesc. Caymo et � Pompeio, fratelli �, ha concesso alli predetti � Caymi � a goder � la casa � posta � nella contrada del duomo, fu dei � Franchiepani, appresso li suoi confini � hora habitata per � Alvise � collaterale; � et questo � all’incontro � ha esborsato � ducati seicento». Dall’unita stima si rileva che la facciata era lunga passi nove (m 15,32) con undici finestre e poggiolo di pietra con ringhiera in ferro (A.S.U., Arch. Caimo, 10, rogito di Francesco Treo, copia del not. Benedetto Bergamino; alleg. stima del pubbl. per. Antonio Contrino). |
1631, magg. 17 |
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«Actum Utini in contrata � del domo, domi habitationis � rev.mi � Eusebii Caimi �» (A.S.U., N., Antonio Mattioli, 7146, XXVIII instr., f. 53r — 53v). |
1635 |
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«� Lorenzo Zamparo acquistò dalla sign. Cattarina Fenicini di Venetia � una casa � nella contrada del Duomo �» (A.S.U., Arch. Caimo, 4, Processo Caymi-Caratti, f. 8r). |
1669, nov. 25 |
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Giovanni Domenico Zamparo concede a godere ai fratelli rev. Zaccaria e G.B. Caratti «una � casa posta nella contrada del Duomo � con cortisela, confinante a sol levado con corte della casa d’habitatione di detti sigg. Zampari, a mezod� con la casa medesima, a sol a monte la contrada � et alli monti casa delli sigg. Francesco e Zuane fratelli Ghirardi» (not. Valentino Orgnani, A.S.U., Arch. Caimo, 4, Processo Caymi-Caratti, f. 5r — 7v). |
1672, dic. 17 |
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«� Lorenzo Zamparo e � Giovanni Domenico suo figliolo � vendono al sig. G.B. Zamparo loro cugino e nepote respettive ex fratre la casa d’habitatione di detti � Lorenzo e figliolo, posta nella contrada del Duomo �» (not. Beltrame Brunelleschi, A.S.U., Arch. Caimo, 4, Processo Caymi-Caratti, f. 11r — 21r). |
1685, genn. 1 |
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Giovanni Domenico Zamparo del fu Lorenzo vende a G.B. Caratti «la casa altre volte data a godere al medesimo» (A.S.U., Arch. Caimo, 4, Processo Caymi-Caratti, regesto allegato agli atti). |
1703, sett. 12 |
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Il co. Vincenzo Caimo e fratelli vendono al sig. G.B. Caratti3 una casa di tre piani con corticella posta in contrada del Duomo; confina a levante Caratti, mezz. stessi Caratti, sol a monte strada pubblica, ai monti Liberale e fratelli Girardi (A.S.U., N., G. Giuseppe Tracanelli, 7899, IIII instr., f. 27v — 30r). |
1774, ag. 16 |
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«� Francesca, figlia ed erede del q. � G.B. Mazzolenis, rel. q. � Carlo Molteno � ha � a livello francabile concesso al sig. Antonio q. � G.B. Tomadone di Pozzoi � una casa posta � nella contrada del Duomo, descritta nella stima 15 giugno 1753 fatta dal sig. G.B. Peruzzi, pubblico perito4, confinante a lev. con cortisella di � detta signora, a mezz. colli � coo. Papafava, a pon. con strada � ed alli monti con me notaro � e ciò per il prezzo � di d 2772 L 2 s 6 �, eccettuato il valore della stalla con fondi che restar devono con detta stalla in libero dominio di essa signora �» (A.S.U., N., Zaccaria Caratti, 9173, XI instrom., 168, f. 125v — 126v). |
1801 |
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Domenico e fratelli Molteno (Nomenclatura, f. 68v). |
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Affittuale la co. Teresa Folli (ibid.). |
1809 |
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Proprietà del negoziante Domenico Molteno. Vi abita la possidente Marianna Piccoli (Registro delli aloggi, f. 51v). |
1849, magg. 8 |
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Vi era una trattoria. «Resta avvertito che nella contrada del Duomo al civico n. 1833 ha avuto luogo una nuova apertura d’esercizio ad uso di trattoria» (“Il Friuli”, 1, LVII, 8 magg. 1849, 228). |
1850 |
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Vi era una fabbrica di carte da giuoco di Giuseppe Gasparoni (“Il Friuli”, 2, XXXI, 7 febbr. 1850). |
1850, dic. 11 |
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«Casa d’affittare in contrada del Duomo al civico n. 1833 in Udine». L’avviso è ripetuto anche il giorno successivo (“Il Friuli”, 2, CCLXXXI, 1850, 1124, 1128). |
1852 |
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Antonio Molteno, proprietario anche del n. 1833 A (Competenze, II, f. 11v). |
1876 |
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Osteria “Alla Fontana” (COSMI-AVOGADRO, 105). |
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Gestione di Francesco Cecchini (ibid.). |
1890 |
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Ingegner Heimann. |
1934 |
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Fu modificato il piano terreno e ridotto a negozio anche il sottoportico. |
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NOTE |
1 |
Per i Manin vedasi n. 947. |
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2 |
Per i Filittini vedasi n. 1664. |
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3 |
Per i Caratti vedasi n. 723. |
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4 |
Per G.B. Peruzzi: di CAPORIACCO, Storia dei periti, 60. |