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Al posto delle case 1832-1833-1834 dovevano esistere in antico piϊ casette, demolite poi per la costruzione degli edifici attuali. È impossibile assegnare con certezza a ciascuna di queste tre case i documenti seguenti. Notisi che le case 1833-1834 furono entrambe dei Filittini e dei Candido. |
1392 |
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«In burgo interiori Aquilegie Utini. Philippus scarparius q. Augustini de Flagonea, Utini habitans, solvit fraternitati S. Marie cerdonum de Utino de livello cuiusdam domus murate et tegulis coperte, que fuit q. Vide uxoris q. Zanissii de Utino, site in sumitate portichuum berchandariorum burgi Aquilegie Utini iuxta domos que olim fuerunt Petri bercandarii a duabus partibus sive ab uno latere et a parte posteriori, et iuxta vias publicas, den. octuaginta» (A.S.U., Arch. Confraternita dei Calzolai, 425, Libro Rosso, II, f 1r). |
1406 |
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«Dominicus scarparius pro domo Philippi scarparii q. Augustini, qui fuit de Flagonea, solvit annuatim fraternitati S. Marie cerdonum de Utino de livello unius domus murate et tegolis coperte site Utini in burgo interiori porte Aquilegie in sumitate porticum bercandariorum iuxta domum Nicolai filii ser Christophori de Bonbenis de Utino ab uno latere et a parte posteriori et iuxta duplicem viam publicam denarios monete aquilegensis octuaginta, ut constat publico instrumento scripto et relevato manu Leonardi notarii olim Petri Thealdi de Utino ex notis olim ser Ambrosii notarii q. ser Alberti de Cuchanea Utini habitatoris. Item prefatus ser Nicolaus solvit annuatim eidem fraternitati den. decem legatos per dictum q. Philippum eius patrem super predicta sua domo ut constat quodam publico testamenti instrumento scripto manu Francisci notarii q. Nicolussi de Utino in MCC°LXXXXVII° ind. quinta die XVIII° octobris» (A.S.U., Arch. Confraternita dei Calzolai, 425, Libro Rosso, III, f. 6r — 6v). |
1441 |
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« Ser Nichulan de Bomben paga per ano ala fradagla delli caligari de S. maria delli Caligari per una casa murada e de copi coperta, la quale fo di Philipo scarpar, fiol de Augustin che fo de Flaugnà, mituda in Uden in borgo dentro della porta de Agulea in cavo delli portigi delli Berchandari, appresso la casa di ser Nichulau de Bomben de un lado e ala altra parte de dredo e appresso due vie pubblice, den. LXXXta, segondo che apar in un pubblico instrumento per man de ser Lenart nodar fiol che fo de ser Pieri Thialt de Uden » (ibid.). |
1616, mar. 26 |
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«Primo quartiero, detto di S. Bortolomio, principia ala fontana verso il castello, la casa del nob. et ecc. G.B. Rubeis et dall’altra parte la casa del sig. nob. ser Gasparo e fratelli Albini» (B.C.U., ms. Joppi 377, Regolatione de’ quartieri de la città di Udine con la nominatione de’ signori centurioni et ciò in virtϊ di parte presa nella molto illustre convocatione sotto il dν 26 marzo 1616. Quartieri dentro de’ portoni n. 8. divisi et assegnati come qui sotto appare, f. 1r). |
1621, mar. 12 |
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Si concede al nob. G.B. Fantolina di sostituire colonne di pietra alle esistenti in legno nelle sue «case riposte a dirimpetto il vaso dela fonte publica che s’attrova ala piazza Contarena». Nella supplica: «Quella parte della mia casa posta nella contrata del duomo, che è dirimpetto ala piazza Contarena, minaccia ruina quando non si proveda, perché certe punte di legno sono state soposte, pare che non bastino al bisogno, onde ho deliberato di mettere colone di pietra in luoco di detti legni » (Annales, LXXII, f. 11v — 12r). |
1664, apr. 30 |
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«Udene, nella contrada di S. Bortolomio, in casa delli sigg. Francesco e fratelli Ghirardi» (A.S.U., Arch. Caimo, 4, Processo Caymi-Caratti, f. 35r, not. Valentino Orgnani). |
1703 |
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Proprietà di Liberale e fratelli Girardi. Vedasi n. 1833. |
1734, febbr. 7 |
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« Lodovico q. Nicolò Saella ha alienato al sig. Giuseppe q. Pietro Basso una bottega del borgo di S. Bortolomio sotto l’abitazione Girardi, assegnata nell’allibramento della facoltà subordinata del q. Liberale Girardi. E questo ha fatto detto Lodovico, perché all’incontro il sig. Giuseppe compratore li esborsò il capitale di d 200 » (A.S.U., N., Alessandro Brunelleschi, 8195, IX istr., f. 26v — 27r). |
1765, febbr. 14 |
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«Fatto in Udine nella contrada presso la fontana del pubblico pallazo, in casa degl’infrascritti sigg. fratelli Ghirardi» (A.S.U., N., Francesco Lorio, 8714, XLII istr., 60, f. 57r — 58r). |
1772, ag. 13 |
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« Francesco, p. Sebastiano e Giovanni Giuseppe fratelli q. Liberai Gherardi , in nome anco del rev. Carlo altro loro fratello , cedono ai coo. mons. Francesco e Daniele fratelli q. co. Sebastiano Florio la casa già abitata da essi Gherardi, cioè tanto la porzione della medesima che ora viene a semplice affitto detenuta dal rev. Michele Cornacchia, quanto l’altra porzione tenuta dal marangone Oliva , con le tre sottoposte botteghe e cantine e cosν l’altra casetta annessa tenuta a semplice affitto da Giacomo Clignone con bottega ; qual corpo di fabbriche e fondi adiacenti confina a lev. parte case e corte delli eredi Molteno e parte casa delli Zaccaria e fratelli Caratti, a mezz. detti Caratti, a pon. strada pubblica tendente al duomo ed a tram. la contrada di S. Bortolomio e parte Casa delli eredi Molteno . E questa vendita fanno pel prezzo di d 4500 » (A.S.U., N., Giovanni Socrate, 9788, VII instrom., 529, f. 1131r — 1133r). |
1772, sett. 27 |
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«Pietro q. G.B. Someda per dimostrare il di lui piacere che li coo. rev.mo mons. Francesco e Daniele fratelli Florio possano ridurre a perfezione l’assunta loro fabbrica» cede ai coo. Florio le case che furono di Francesco e fratelli Ghirardi acquistate dai coo. Florio con istr. 13 ag. 1772 «coll’oggetto di effettuare la presente permuta», confinanti a lev. case e corte Molteno e parte Zaccaria Caratti, mezzodν Caratti, pon. strada, tram. contrada detta S. Bortolomio e parte Molteno; «per patto essere dai coo. consegnate al Someda perfettamente restaurate in ogni parte dove è necessità a giudizio di persona perita in arte e rese ancora fra se stesse uniformi coll’eguagliare le due colonne e le fenestre della casetta formante parte di esse case, condotta ad affitto dal fenestraro Clignone; alle altre colonne e fenestre delle restanti adiacenti case entro il termine di mesi tre col mezzo del sig. Luca Andreoli, capo mistro muraro destinato ad eseguirli per parte de’ coo. Florio . Compiute dette restaurazioni, avrà luoco la reale reciproca consegna delle case , cosicché per tutta l’ottava della pasqua di resurezione del futuro anno 1773 resti realmente effettuata la permuta. Con dichiarazione che, essendo parte delle case cedute dai Florio di ragion feudale, abbia l’ecc. Someda a prendere l’investitura senza alcun aggravio per conto del laudemio già soddisfatto ad oggetto» (A.S.U., N., Giovanni Socrate, 9788, VII instrom., 549, f. 1156r — 1157r). |
1801 |
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Domenico Someda (Nomenclatura, f. 68v). |
1809 |
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Proprietà di Domenico e fratelli So-meda (Registro delli aloggi, f. 50v). |
1825, genn. 26 |
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Segnalazione della commissione d’ornato alla congregazione municipale sullo stato pericolante della gronda della casa di Giuseppe Someda (A.S.U., C.A. I, 100/II). |
1832, mar. 22 |
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Il capoquartiere riferisce di aver recapitato in questa casa al calzolaio Pietro Badini l’avviso municipale n. 1050 diretto a coloro che ingombrano le strade «con merci di fruti ed oggetti riguardanti la salubrità» (A.S.U., C.N., 193). |
1832, apr. 8 |
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Francesco Michele, sarto «alla Fontana al c.n. 1832» chiede il permesso di «esporre il banco serviente per li giovani di bottega sotto il portico infra due colonne al luogo solito». Il 26 apr. gli viene notificata la concessione del permesso; però il banco non dovrà oltrepassare la larghezza di un metro né estendersi oltre a due terzi dell’arco (A.S.U., C.A. I, 193, Comunicazioni della deputazione d’ornato alla congregazione municipale). |
1844, lugl. 22 |
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Giuseppe Someda «desiderando di riformare il pianterreno della facciata della di lui casa sita al c.n. 1832» inoltra domanda (A.S.U., C.A. I, 375/III, 4700 Orn. II C con dis.). |
1847, genn. 2 |
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A Giacomo Someda «necessita di riformare la bottega della di lui casa al c.n. 1832, faciente angolo colla contrada del duomo e S. Bortolomio ». Alla domanda, inoltrata senza data, viene dato parere favorevole con comunicazione del 2 genn. (A.S.U., C.A. I, 422, 8600 Orn. II C). |
1852 |
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Appartiene al dott. Giacomo Someda (Competenze, II, f. 11v). |
1876 |
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Nella parte prospiciente la contrada del duomo la casa ospita la libreria di Giuseppe Zaffoni (COSMI-AVOGADRO, 98, 150). |
1883 |
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Vi ha studio il notaio Giacomo Someda, proprietario dello stabile. La libreria appartiene a Giuseppe Coloricchio (AVOGADRO, 147, 150). |
1934 |
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La casa è dei Someda. Da Francesco Cotterli, gestore del bar omonimo, vengono fatti al piano terreno i rivestimenti in marmo rosso. |
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NOTE |
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Il della Porta attribuisce a questa casa anche un doc. del 27 marzo 1706 (B.C.U., ms. Joppi 377, Regolatione de’ quartieri, f. 1r), con la notizia relativa alla pittura della facciata della casa Zanolli, che ospita la posta della città. Tale notizia è stata soppressa nell’edizione, perché riferibile alla casa n. 446. |
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BIBLIOGRAFIA |
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Archivum...Catastico, I, 335; BATTISTELLA, Udine nel secolo XVI, 175; CORGNALI, Udine in tuba, 25; Elenco degli alloggi; della PORTA, Toponomastica, 20, 74. |