1380, sett. 24 |
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«— Actum Utini in una camera superiori domus — Georgii de Tortis decani Aquilegensis1 — patriarchatus et d.d. Marquardi — patriarche in spiritualibus vicarii generalis, que quidem domus fuit q. presb. Ioseph olim plebani — S. Odorici de Agello —. D. Georgius vicarius — sententiavit — defalcandos fore — denarios — de una marcha cum dimidia — Aquilegensis nove monete legata capitulo ecclesie maioris S. Marie de Utino — per ipsum presb. Ioseph super domibus ollim ipsius presb. Ioseph sitis Utini in burgo Aquilegie inter hos confines: ab una parte est ortus d. Pauli de Gubertinis mediante via publica, ab alia est domus d. abbatis Rosacensis mediante via publica; a tercia est domus parva q. dicti presb. Ioseph legata Catharine ancille sue ad ipsius Catharine vitam et furnus olim Nicolai et a quarta est ortus Nicolai dicti Nepos —» (A.C.U., Liber privilegiorum, testamentorum et aliorum instrumentorum, f. 137r — 139v, not. Giacomo q. Bamone de Golze da Colonia). |
1501 |
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I Belgrado2 possedevano le case poste in Udine «appreso la caza de mess. Thomaso de Colloreto, a ser Nicolao fiol de q. ser Philippo de Manin, citadin de Udene, per ducati 103» vendute da Alvise (B.C.U., ms. 1017, Rotolo Belgrado, f. 3v). |
Sec. XVI |
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«Ser Marcus de Tudeschinis3 super domibus suae habitationis sitae in contrata S. Bartolomei iuxta ipsam ecclesiam et iuxta domum D. Thomae de Colloreto quae fuit illorum de Michulis» (A.S.U., Arch. Lovaria, 28, p. 215). |
1540, apr. 28 |
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Il nob. Tomaso q. Girolamo Candido4 vende al nob. Francesco de Susanis q. Odorico5 «stabulum unum seu domunculam — sitam Utini in androna S. Bartholomei — prope ecclesiam S. Bartholomei ac domum nob. d. Brunori de Coloreto et viam publicam — pretio — ducatorum sexaginta — et portionem omnem suam superiorem domus angularis habitationis alias a d. Leonardo de Tudeschinis sitam in vico S. Bartholomei supra partem aliam inferiorem nob. viri — Brunori de Coloreto, infra ecclesiam S. Bartholomei, viam publicam et domos eiusdem — Brunori — pretio ducatorum centum quadraginta» (A.S.U., N., Germano Belloni, 5708, II instr., f. 90r). |
1643 |
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«La casa — è posta nella contrada Zucca sul cantone, a mano manca, andando al Patriarcato, possessa et habitata per il sig. Nicolò Simeonibus6 , confina a sol levado et a mezz. la strada pubblica, a sol a monte i sigg. Lovaria et ai monti i sigg. Strasoldi habitata per li sigg. Giacinto e fratelli Trei» (A.S.U., C.A., 87/3, p. 97). |
1680 |
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«Fatto in Udine, nella contrada di S. Maria Madalena, nelle case d’habitatione degl’infrascritti — coo. de Simionibus» (A.S.U., N., Benedetto Bergamino, 7673, XVI instr., f. 9r). |
1687, mar. 9 |
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«Fatto in Udine, nella contrada di S. Maria Madalena, nelle case d’habitatione degl’infrascritti — coo. de Simionibus» (A.S.U., N., Benedetto Bergamino, 7673, XVIII instr., f. 83r). |
1695, mar. 14 |
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«Il nob. — Antonio Susana — anco a nome — del nob. Sebastiano suo fratello — ha — venduto — al sig. Giacomo Socrate — due stanze, una terranea et l’altra in solaro — contigue, all’altra portione di detti sigg. Susana e della casa d’habitatione del — sig. Socrate» col patto di poter ricuperare le due stanze se al Socrate venissero tolte per ragion di recupera le sue case che «furono di ragione Colloreda» (A.S.U., N., Teseo Sala, 8029, Istr. 1695, f. 32r — 32v). |
1695, ag. 19 |
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«Vendettero li nob. sig. Susanna al sig. Giacomo Socrate li 14 marzo p.p. una porzione della casetta contigua alle case Collorede, ora d’abitazione del detto sig. Socrate ed attaccata alla chiesa di S. Bartolomeo, che serviva di rimessa di carozze e fenile a detti sigg. Susanna. Avendo considerato li detti sigg. Susanna riuscita di poco comodo la rimasta porzione, vendono anche questa alla chiesa et a quella di ragione Colloredo ora di sua abitazione» (not. Girolamo Dell’Oste). |
1721 |
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Descrizione e stima della casa Bartolucci (not. Francesco Traccanelli, Allibramento Bartolucci). |
1735 |
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«Li sigg. coo. Lorenzo e Benedetto q. sig. co. Nicolò de Simeonibus, in loco del sig. Gerolamo q. sig. Giacomo Simeonibus, per la casa che va in Patriarcato, benché dal detto sig. co. Nicolò sia cessa al q. ecc.mo sig. Gerolamo Bartolucci che la riformò, e di presente venghi possessa dal sig. Bartolucci di lui figliolo —, pagano oglio lb 1. Ora paga il sig. co. Coriolano Bortoluzzi» (B.C.U., ms. D, Duomo e capitolo, 42, Libro del nob. G.B. Pavona cameraro della v. fabrica del Duomo 1734-1735, f. 61v). |
1744 |
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Bartolucci. «Avevano casa in questa contrada7 ceduta per qualche anno a godere ad Orazio Belgrado dal quale era tenuto nel 1744» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 191). |
1768, mar. 21 |
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«Il — co. Coriolano q. — co. Bartoluccio Bartolucci di questa città — ha — venduto — alli nob. — Giuseppe e fratelli de Belgrado q. — Orazio —, la casa — goduta in presente in dipendenza alla — scrittura dai detti — fratelli de Belgrado, posta nella contrada — di S. Maria Madalena, con le annesse fabbriche di stala e rimessa e cortile, quale confina a lev. colla — contrada e mezz. con altra contrada che passa dall’arcivescovado alla cattedrale del duomo, a pon. parte con corticella delli — Saghiggi della Lughera e parte con fabbriche del — co. Alessandro Monaco ed a tram. con orto dello stesso co. Monaco —; item un orto posto oltre la contrada di S. Maria Madalena — dirimpetto alla casa medesima, con stanza terranea unita ad uso dell’ortolano, contenuto pure nella citata scrittura ad gaudendum, che confina a 1ev. e tram. con fondi e fabbriche de’ — coo. Valentinis, a mezz. con contrada che dall’arcivescovado conduce al duomo ed a pon. parte con la contrada detta di S. Maria Maddalena e parte con casetta e fondo di — Francesco Lessano, fu di ragione Quarta —. E ciò — fa esso — co. Coriolano per il prezzo — di d 4750 —, risultante dalla stima 30 genn. p.p., formata dal pubbl. per. — Aurelio Manetti —» (A.S.U., N., Giovanni Socrate, 9787, I instrom., f. 74r — 75v). |
1770, magg. 8 |
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Pianta di Alessandro Rota relativa alla richiesta avanzata dai Belgrado per l’acquisto di un appezzamento di fondo comunale contiguo alla loro casa. Vi si comprendono anche parti della casa n. 1842 dei Lugara, n. 1825 dei Marangoni e n. 1843 dei Lovaria (B.C.U., A.C.A., ms. B.LXVII, c.2r). |
1801 |
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Co. Orazio Belgrado (Nomenclatura, f. 68v). |
1809 |
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Proprietà di Orazio Belgrado che vi abita. «Qui v’è l’ufficio del registro» (Registro delli aloggi, f. 50v — 51r). |
1828, nov. |
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È di Orazio Belgrado (A.S.U., C.A. I, 148/X, 4799 Orn. II C, con dis.). |
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Il proprietario «vorrebbe — aprire un portoncino ed un portone dipendentemente a nuovi scompartimenti fatti nell’interno». La deputazione d’ornato respinge il progetto «visto che i carri obliquamente non passerebbero» (ibid.). |
1849, genn. 2 |
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In questa casa è colto da morte repentina il ventitreenne Mattia del fu Nicolò Perosa (A.S.U., C.A. I, 465, 3). |
1852 |
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Proprietà di Osvaldo Perosa (Competenze, II, f. 11v). |
1883 |
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Sede della Banca di Udine (AVOGADRO, 126). |
[1937] |
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Sopra la trifora centrale si vede uno stemma Belgrado. |
1938 |
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È della Banca del Friuli. |
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NOTE |
1 |
Sul decano aquileiese: SCALON, Necrologium Aquileiense, 67, 204, 431. |
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2 |
Sulla famiglia Belgrado: MONTICOLI, Cronaca, 51, 52, 84. |
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3 |
Sulla famiglia Todeschini: MONTICOLI, Cronaca, 27. |
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4 |
Sulla famiglia Candido vedasi n. 395. |
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5 |
Per la famiglia Susanna vedasi n. 1835. |
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6 |
Che i Simeonibus abitassero nella contrada degli Zucco è comprovato anche da altre due testimonianze, che per altro non si possono attribuire con certezza alla casa n. 1826: |
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* 1529, genn. 26. «Actum Utini, in vico S. Marię Magdalenę, in ędibus sp. doctoris d. Iacobi de Simeonibus —» (A.S.U., N., Germano Belloni, 5707, Istr. 1528-1529, f. 107v — 108v). |
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* 1569, marzo 19. «Actum Utini, in contrata nobilium de Zucco, in ędibus hęredum — d. Iacobi de Simionibus —» (A.S.U., N., Giovanni M. Uccelli, 6076, f. 3v). |
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7 |
Via dei Filippini. |