Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1808
1518, mar. 15   «La convocation della terra d’Udene me concesse ch’io potesse butar uno volto et far una porta del muro dela mia corte ala porta de Cividal, mihi concessa ut supra adí 22 septembrio et questo per assegurar la porta, stando imperhò la scala che va su la porta dove la sta» (B.C.U., ms. 2277, Marco Valentinis, Quaderni, f. 117r).
1693, sett. 13   Virginia figlia di Nicolò Valentinis e moglie di Geremia Simeonibus1 e sorella vendono a Giuseppe Gallici fu Marcantonio la casa in borgo S. Bortolomio «con i pochi meglioramenti fatti dall’ecc. sig. Francesco della Chiave inquilino»; l’edificio confina a levante con la calle che porta nella casa degli eredi di Bartolomeo Valentinis, mezzogiorno corte detta Valentinis ponente eredi q. Coriolano Valentinis, ai monti strada pubblica «nelli quali confini sono comprese la parte della casa bassa annessa con l’altra ove si fa stalla» (A.S.U., N., Domenico Vinacese, 7887, XIII istr., f. 61r — 11r).
1694, ag. 23 * «Fatto in Udene, nella contrada di S. Bortolamio in un mezado del clar.mo sig. Giuseppe Gallici, cancelliere della Patria» (A.S.U., N., Girolamo Dell’Oste, 7906 VI instr., f. 100v — 102v).
1703, ag. 20   Giuseppe Gallici vende a Giuseppe Vanni degli Onesti2 «la casa con casetta annessa e corte in contrada di S. Bartolamio — ch’acquistò — per ducati 2100 dalli nobb. — Goi, Simeonibus et Lovaria. Confina a levante — Antonio Grassi mediante stradella di mezo di ca’ Valentinis, mezo dí corte Valentinis, a pon. case dominicali Valentinis et a tram. strada — della contrada —. E ciò per lo prezzo — di ducati — 1866 coll’obbligo al venditore di pagar col proprio il laudemio e di francare di L 30 o piú che si paga sopra la medesima in corte di S. Marco sive al nob. — co. Ludovico Manino — nelle ragioni pubbliche —» (A.S.U., N., Girolamo Dell’Oste, 7907, VIII instr., f. 349v — 347r).
1801   Co. Francesco Valentinis (Nomenclatura, f. 67v).
  * Affittuali Vienna e Pietro Dionisio (ibid.).
1809 * L’edificio appartiene a Francesco Valentinis. Vi abitano l’agente Antonio Vienna e il portinaio Giuseppe Sponchia (Registro delli aloggi, f. 50v).
1811, nov. 5 ° Francesco q. Domenico Valentinis rinuncia al diritta di recupera su la casa già data a godere al sig. Francesco q. Giovanni Domenico Grassi con istr. 1797, nov. 29, atti Francesco Bertoldi, posta in S. Bartolomio dietro le case Onesti (casetta posteriore) (not. Luigi Pertoldi).
1825, dic. 15   Francesco del fu Domenico Grassi vende, con patto di recupera, a Caterina del fu Giuseppe Mattiuzzi una «porzione della casa — nella contrada — di S. Bortolomio — n. 1808, consistente essa porzione —, in ora abitata dalla — sign. Mattiuzzi compratrice —, in una cucina a pian terreno e tinello contiguo con cameretta superiore alla cucina stessa, il tutto confina a lev. strada consortiva, sive piazzetta del pozzo, mezz. e pon. la residua casa del — Grassi, tram. — Osvaldo Mazzorini, loco Armellini —. Questa vendita — si fa pel prezzo — di it. L 459,77 —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10605, 3498).
1831, genn. 7   «— Domenico del fu Francesco Grassi — vende al rev. Francesco q. Giuseppe Bertuzzi — una casetta ossia porzione della casa — posta — nella — contrada di S. Bortolomio portante il c.n. 1808 —, consistente essa casa, che in ora è abitata dalla sign. Catterina del fu — Giuseppe Mattiussi con titolo di semplice affittanza, in una cucina a pianterreno e cameretta sopra la cucina; «il tutto confina a levante strada consortiva sive piazzetta del Pozzo, mezz. e pon. la residua casa del — sig. Grassi —, tramontana Osvaldo Mazzorini loco Armellini —. Questa vendita si fa — pel prezzo — di — austr. L 580» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10609, 4142).
1852 * Domenico Grassi (Competenze, II, f. 10v).
1863, lugl. 25   Elisabetta del fu Domenico Grassi ved. Taffoni, abitante in Riva Valentinis borgo S. Bortolomio al c.n. 2394 rosso, chiede un’ispezione per i danni a lei derivati alle fondamenta dai lavori intrapresi dalla famiglia Braida, tra dic. del ‘62 e genn. ‘63. Secondo lei, la casa è diventata inabitabile (A.S.U., C.A. I, 754/VIII, 4904 Orn. II C).
1890   La casa sul borgo è del dott. Mander.
     
  °° Su cortese indicazione di Liliana Cargnelutti, si segnala che i documenti delle case nn. 1808 e 1809 talora si intersecano causa l’incertezza sulla numerazione del fabbricato d’angolo compreso tra il borgo e la salita di S. Bartolomeo.
     
NOTE 1 Per Geremia Simeonibus: BAJARDI, Il servizio medico, 128; LIRUTI, Notizie, I, 369-371; P. SOMEDA de MARCO, Medici, 35-36.
  2 Per i Vanni degli Onesti: BATTISTELLA, I Toscani, 255; JOPPI, Udine prima del 1425, VIII.