1801 | Osvaldo Chiaroi (Nomenclatura, f. 67v). | |
* | Affittuale il fabbro Domenico Facchini (ibid.). | |
1809 | * | Proprietà di Alvise Chiaroi. Inquilino il fabbro Antonio Fabris (Registro delli aloggi, f. 50v). |
1811, ag. 13 | * | «Vendita fatta dalli sigg. Alvise, Giuseppe e Francesco q. Osvaldo Chiaroi ad Antonio q. Zuanne Fabris di Udine di casetta in questa comune al n. 1805 per L 1744,81» (A.S.U., N., Domenico Prodolone, 10075, Rep. I, 226, f. 16r). |
1832, mar. 22 | * | Il capoquartiere riferisce di aver recapitato in questa casa al fabbro Antonio Fabris l’avviso municipale n. 1050, diretto a coloro che ingombrano la strada «con merci di fruti et oggetti riguardanti la salubrità» (A.S.U., C.A. I, 193). |
1835 | * | Recapito del chirurgo Francesco Pelizzo (A.S.U., C.A. I, 237/XII). |
1852. | * | Fratelli Fabris del fu Antonio (Competenze, II, f. 10v). |
1853, nov. 9 | È di Pietro Fabris (A.S.U., C.A. I, 569/XI, 8299 Orn. II C, con dis., firmato da Valentino Dreussi). | |
* | Il proprietario chiede il permesso «di erigere sopra il coperto di questa — casa una terrazza scoperta». La deputazione d’ornato, per mezzo di A. Scala, approva il progetto e raccomanda l’intonacatura e imbiancatura della facciata (ibid.). | |
1855 | * | Domicilio del pittore Giovanni Pagliarini1 (A.S.U., C.A. I, 487/VI). |
NOTE | 1 | Vedasi n. 1507 B (oratorio di S. Elisabetta). |
BIBLIOGRAFIA | della PORTA, Toponomastica, 165. |