1793, magg. 16 | * | «Scoperta di fuoco nella casetta dell’ortolano, dietro il recinto del palazzo arcivescovile» (A. della FORZA, Cronaca, p. 105). |
1801 | Mensa arcivescovile (Nomenclatura, f. 67v). | |
* | Casa dell’ortolano dell’arcivescovo (ibid.). | |
1809 | * | Proprietà dell’arcivescovo. Vi abita l’ortolano Giuseppe Cremese (Registro delli aloggi, f. 50v). |
1818, giu. 27 | * | Il commesso d’ornato Giuseppe Presani denuncia che «la casa n. 1800, rimpetto alla caserma del seminario —, si trova ad avere il destro, che sbocca con il suo canalle in una vasca, la quale non è riparata in quei modi cui richiamano le regole di sanità pubblica. La detta vasca è situata in una piccola corticella con il latto al muro della strada e scoperta intieramente —». Il Presani sottolinea gli inconvenienti che ne derivano in tempo di pioggia. La deputazione d’ornato conviene con lui e suggerisce l’erezione di un muro di protezione (A.S.U., C.A. I, 18, 2143, San. XI e 2282 Orn. II C). |
1843, nov. 14 | * | Il vescovo E. Lodi chiede il permesso di «aprire una porta nella sua casa — n. 1800 A». La deputazione d’ornato commenta: «Siccome l’opera è già eseguita, cosí cessa per parte della scrivente ogni esame ulteriore» (A.S.U., C.A. I, 359/IX, 8339 Orn. II C, con dis. firmato dal capomastro Giovanni Candotto). |
1852 | * | Appartiene all’arcivescovado (Competenze, II, f. 10v). |
1929 | La casa dell’ortolano dell’arcivescovo fu demolita nel 1929. La nuova sede dell’azione cattolica, cominciata nel 1929, fu inaugurata il 6 luglio 1930. |