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Il fondo sul quale sorge il collegio delle Dimesse fu dei Corbelli, dei Pavona nel 1484, dei Filittini 1491, degli Attimis, dei Marchesi, del patriarca nel 1588, di della Porta nel 1599. |
1413, genn. 15 |
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Ser Francesco q. Martino Pavona per 180 marche di denari compera da Giovanni Guberto Gubertini «case, area e braida andando alla porta Cividale» (ZOPPI, Notariorum, XVII, f. 78v). |
1489, mar. 19 |
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Paga Giacomo di Montegnacco (B.C.U., ms. F. XXV, f. 344r). |
1491, sett. 15 |
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«— Quum sit quod alias in 1489 spect. legum doctor Simon q. spect. iuris utriusque doctoris d. Francisci de Phylitinis de Utino — dedisset comissionem mag. Girardo spiciario q. mag. Petri de Parma habitatori Utini quod emere deberet a spect. d. Benedicto de Corbellis — quasdam domos noncupatas del bochalar, sitas Utini in contrata porte S. Antonii — expendendo pro ipsis domibus usque ad summam ducatorum 50 vel circa — et deinde ipsas domos locavit nob. ser Nicolao d. Honeste —, nunc vero dictus mag. Girardus — cessit antedicto d. Simoni — omne ius — quod — habet — in domibus suprascriptis —» (A.S.U., N., Roberto da Latisana, 5341, sub anno, f. 70v — 71r). L’orto delle Dimesse pagava un censo al duomo. |
1519 |
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«Zuanne q. Filippo Zamoro», affittuale dell’orto per atto 1489, marzo 19, «d’un orto zà tenne ser Iacomo di Montegnà» (ibid.). |
1550 |
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Pagava «Zuan Maria de Lucca speciaro in capo Mercavecchio, logo gli eredi del q. mess. Zuan Zamoro q. mess. Filippo barbiero» (ibid.). |
1563, apr. 24 |
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«— D. Helisabet relicta q. — Bartholomei Philitini — locavit — ser Martino de Marchesis, marzario Utini, — domos de muro solleratis, cuppis copertas, cum corte et viridario sitas in contrata S. Antonii, hactenus tentas per — Florenum de Attempso —» (A.S.U., N., Mario Albino, 5949, Istr. 1563, f. 36r — 37r). |
1564 |
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Paga ser Florin d’Attimis (ibid.). |
1565 |
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Paga «ser Martin del Iesù overo de’ Marchesi, marzaro » (ibid.). |
1599, nov. 23 |
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«Avendo l’anno presente sotto li 31 marzo il nob. — Tommaso della Porta, dottor di legge, comprato in nome suo e delli — reverendi suoi zii e fratelli dalli — Ettorei una casa posta per mezzo la chiesa di S. Antonio, confinante a sol levado con l’ospitale di detta chiesa, alli monti il giardino delli — venditori, a mezzogiorno la stradda pubblica ed a sol a monte le case del seminario d’Aquileia furon delli fratelli Rinoldi, per prezzo di d 1300 — fu fra loro convenuto — di alzar il muro divisorio; ora, avendo mons. — patriarca comprate per nome del seminario successo dal nob. — Antonio Marchesi le case poste in detta contrada di S. Antonio ed orti a loro contigui, confinante a sol levado le case di esso — venditore comprate del — nob. — Francesco Pavona, alle montagne la strada pubblica, a mezzogiorno la casa ed orto del nob. sig. Bernardin Lovaria, ora tenuta ed abitata dalli eredi del q. ser Vincenzo Purcitaro, a sol a monte va in Porta de Ronchi, per prezzo di d 1417 —, e conoscendo sua signoria ill.ma che all’errezione effettuale del Seminario non solamente la casa delli sudetti — Porta comprata le torna comoda, ma che è necessaria per non esser la presente abastanza capaci per li — alunni —, e però, avendola fatta ricercare ad essi — Porta con offerta — e permutazione la casa sudetta comprata — dal sig. Marchesi —; il sig. Tommaso, zii e fratelli — contentano di fare la permutazione della casa —; all’incontro li — intervanienti per detto Seminario — permutano — ogni e qualunque ragione — per occasione della compra ed instrumento con esso — Marchesi celebrato di dette case ed orti —» (A.S.U., Arch. della Porta, 23, Causa delle Dimesse. 1758). |
1602 |
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«Mons. Ieronimo della Porta, in loco di mess. Antonio Marchese paga ogni anno d’affitto semplice sopra un orto, che teniva già mess. Zuanne Zaver barbiero, contadi L 6 s 4» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 344v). |
1655, apr. 30 |
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A cura dei pubbl. per. Agostino de Nipoti e Antonio Contrino: «Stima dell’infrascritta casa di ragione del — co. Olderico della Porta, che intende dar e vender alle sign. Nicolosa e Cesarea Rovere: una casa posta — nella contrada di S. Antonio, confina a lev. braida del — co. Francesco Pavona, a mezz. il nob. — G. Bellone, a pon. ed a tram. strada —» (A.S.U., Arch. della Porta, 23, Causa colle Dimesse. 1758). |
1655, magg. 29 |
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Il co. Ulderico della Porta vende la casa alle sign. Nicolosa e Cesarea Rovere, fondatrici delle Dimesse: «— Essendo seguita li 30 del passato la stima della casa de’ — coo. della Porta, che vendono alle nobili signore Rovori, come nel scritto fra le parti stipulato fino li 2 corr., e scendendo questa a ducati quattromillequattrocentouno l’ecc.mo — co. Olderico della Porta con la participattione et consenso de’ — suoi fratelli et nipote — volendo per quanto può cooperare ad un’opera cosi buona e pia, ha detratto — dalla predetta stima ducati 800 et inoltre pur pura et semplice elemosina li ha lasciato per l’anima sua ducati cinquecento secondo la sua intentione —; onde — detto sig. Porta — vende — la casa sudetta — con le condittioni, patti et modi in quello contenuti alle — nobili — Rovori —» (A.S.U., N., Francesco Susana, 7261, XV instr., f. 39v — 40r). |
1658 |
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Rr. sign. Dimesse (ibid.). |
1760, ag. 10 |
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«— Ser Giacomo q. Francesco Gobesso — vende — al — collegio delle — Dimesse di questa città — la mettà del muro divisorio della casa, cortivo et orto — con la braida fu di ragione Pavona, ora del — collegio; e questo — fa per il prezzo — di d 96 —» (A.S.U., N., G.B. Stella, 9142, I istr., 219, f. 185v — 186r). |
1801 |
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Convento delle Dimesse (Nomenclatura, f. 67v). |
1809 |
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«Il monastero delle Dimesse» (Registro delli aloggi, f. 49v). |
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BIBLIOGRAFIA |
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BERTOLLA, Le Dimesse; BRAGATO, Guida, 80; Breve ragguaglio della vita della cont. M. Serafina Arcoloniani; CAVALCASELLE, La pittura, 232; DE PIERO, Antiche parrocchie, 88-89; DE PIERO, I borghi, 335; FLORIO, Discorsi alle sacri Vergini; GALLICI, Quando Marianna Spangaro; GEIGER, Antonio Carneo, 86; MASSARI, Giorgio Massari, XIX, XXVII, XXVIII, 12, 17; Poetici componimenti per la co. Teresa di Polcenigo e Fanna; ROTA, Cenni, 6; de RUBEIS, Catalogo, 2 (1937), 19; 3 (1937), 10; La sacra benda virginea; VALENTINIS, Udine antica, 16. |
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ICONOGRAFIA |
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GIRONCOLI-de BAURAIN, Stemma della città, n. 11; MAJERONI-LEONARDUZZI, Città d’Udine, n. 15; MURERO, Udine metropoli, n. 23; SPINELLI-DALLA VIA, Novissima pianta, n. 9. |