1549, mar. 16 |
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«Actum Utini, in contrata S. Antonii, in domo habitationis d. Floreni q. d. Gregorii de Attems» (not. Pietro Geronimiano). |
1682 |
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Il co. Giuseppe della Porta compera da Giovanni Giuseppe, Rodolfo, Girolamo e Alessandro d’Attimis la casa e la braida degli Attimis (Vedasi n. 1685). |
1801 |
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Leonardo Prisani, muratore (Nomenclatura, f. 63v). |
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Affittuale Francesco Sassella (ibid.). |
1814, genn. 11 |
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Nell’Elenco dei pistori, quali tengono depositi di farine presso di loro, è segnalato Domenico Guatti, abitante in questa casa (A.S.U., C.A., 185, 72 Pol.). |
1815, apr. 23 |
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I coniugi Marpillero sono proprietari della casa lasciata loro da Vincenzo della Porta con testamento del 4 maggio 1808 (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10430, 1025). |
1820, mar. 4 |
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G.B. q. Francesco e Caterina iugali Marpillero vendono al collegio delle Dimesse la casa 1686 «— con cortivo ed orto, confina il tutto a lev. cogl’eredi del fu Giulio Duodo, mezz. strada pubblica, pon. fondi ed orto delli — coo. fratelli della Porta ed a tram. parimenti —. Questa — vendita si fa pel prezzo — di L 4700 —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10601, 2589). |
1839, apr. 29 |
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R. Rinoldi, superiora delle Dimesse, chiede ed ottiene il permesso di riformare la casa (A.S.U., C.A. I, 299/1839/XX, 2156 Orn. II C, con dis.). |
1852 |
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Proprietà delle Dimesse (Competenze, II, f. 7v). |
1876 |
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Studio dell’ing. Augusto Merluzzi e, nella parte marcata 1686 B, fabbrica di velluti e manifatture di seta di Domenico Raiser (COSMI-AVOGADRO, 97, 116). |
1883 |
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Vi è ancora segnalata la fabbrica del Raiser (AVOGADRO, 157). |
1930 |
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Viene abbattuto il fabbricato verso ponente, costruito dalle Dimesse, dove aveva sede la fabbrica di velluti Raiser ed al suo posto, viene eretta la nuova casa delle Dimesse. |
1932 |
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Le Dimesse vendono la vecchia casa Attimis al sig. Piovesan, che la rivende al dott. Antonio Cavarzerani, chirurgo, che la fece abbattere nel febbr. 1933 per prolungare la sua casa. |
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BIBLIOGRAFIA |
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ERMACORA, Setaioli, 110; Esposizione, 80, 81, 116; FALCIONI, Industrie udinesi, 326-327; KECHLER, Monografia delle filande, 23; PICCO, Ricordi, 136-137. |