1555, nov. 14 |
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«— Deliberatum fuit — quod — fabricetur pons lateritius iuxta domum magn. d. Andree Delphini patritii Veneti» (Annales, LIV, 58r). |
1556, giu. 15 |
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Il nob. Andrea Dolfin del Banco, patrizio veneto, domanda di poter «dal canto del muro del suo palazzo verso l’orto del nob. messer Ottavio di Tarcento1 tirar un arco alto et largo quanto sia comodo per ogni carro e standersi col muro verso il detto orto — quanto è l’altro, e l’altro canton che piega in fuori dalla banda del nob. Hieronimo Mardero, verso l’acqua, e far i merletti so- pra tutto quanto muretto et arco, come sono dall’altra parte acciò che di qua e di là del palazzo le porte et i muretti et i merli vi corrispondono» (Annales). |
1616, mar. 26 |
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«La contratta, che va da Prachiuso verso la stuffa et Porta del Bon, et viene sino alla chiesa di S. Antonio et case degli sigg. Honestis et ed Attimis et finisce alla casa del sig. Giovanni Martin Bonecco et il molino a quella vicino» (B.C.U., ms. Joppi 377/9, Regolatione de’ quartieri dela città di Udine). |
[1655] |
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«Case al follo habitate dal — Bonecho et parte delli Cargnelli». Descrizione della casa con cenno all’esistenza anche di una colombaia sulla roggia (A.S.U., Arch. Caiselli, Allibramento Bonecco, n. 3, p. 9-20). |
1656, lugl. 5 |
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«— Essendo convenuto il nob. — Paolo, figlio del nob. sig. Giovanni Maria Bonecco, a nome proprio e dei — fratelli, col nob. — Alvise Ottelio del nob. — Camillo — di darli goder per ducati 1500 una loro casa posta nel Giardino di questa città con obligo a tal conto di pagar annualmente fino alla francatione in ragione di 7 per cento alcuni livelli che pagano detti fratelli, cioè uno per lo capitale di d 300 et un altro per d 100 al monasterio di S. Chiara, item agli eredi q. — Giorgio Franceschinis uno per d 300, di sodisfar alla nob. — Helena Ianis sorella et herede testamentaria del q. — Galleotto Bellone il credito, che ha con li medesimi sigg. Bonecchi per li meglioramenti da lui fatti nella sudetta casa et per li denari a lui prestati, come asserisce detta signora, sanano in tutta summa d 400 —, l’antedetto Paolo et con lui anco il sig. Antonio suo fratello — da una e il sig. Alvise — dall’altra — presentarono lo scritto — dei 19 giugno con — la procura che in alcune parti regola — e diversifica il medesimo contratto —». Di seguito è trascritto l’accordo del 19 giugno 1656, col quale Paolo del q. Giovanni Martino Bonecco «cede — a goder al nob. — Alvise Ottelio q. — Camillo — la casa di detti sigg. fratelli Bonecchi posta nel giardino di questa città con corti, horto a quella annessi —, qual confina da un canto con l’androna o calle che va dal Giardino verso la contrada di S. Antonio, dall’altra e dalle parti di dietro con li nob. — fratelli Ettorei e dalla parte d’avanti con la roia. Et questo con li patti — che qui sotto saranno — espressi —: esso sig. Paolo promette — di far acconciar — i veri in tutte le finestre di detta casa, ove altre volte sono stati, e particolarmente di farli metter nella finestra del gabinetto presso il mezado grande et nell’altro mezado dirimpetto al detto grande; inoltre — s’obliga far accomodar i scuri delle finestre et parti d’essa casa in tutti i luochi ove tengono il bisogno —» (A.S.U., N., Andrea Brunalleschi, 7549, Istr. 1655-1657, f. 347r — 351r). |
1657, dic. 13 |
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«Li 19 del mese di giugno 1656 segui contratto tra il nob. — Paolo Bonecco — et il nob. — Alvise Ottelio —. Facendo bisogno ad esso sig. Paolo per i suoi affari di qualche altra summa di danaro, et desiderando anco di haver a goder la casa hora da lui habitata, confinante col nob. — Enrico Attimis et col nob. — Gallatheo nell’istesso Giardino, che già fu delli nob. — Honestis, et hora è in dispositione di detto ecc. — Ottelio sono convenuti come segue —, cioè che il detto ecc.mo sig. Alvise debba dar — ad esso sig. Paolo — ducati 200 — compresi in questa summa ducati cinquanta che per avanti ha ricevuto parimente in contadi esso — Bonecco —; inoltre detto sig. Alvise — concede ad esso sig. Paolo — la — sudetta sua casa Honestis confinante coll’ecc.mo — Gallatheo, sí che possa quella goder per tutto il tempo che durerà il presente contratto con obligo però di tenerla in acconcio a tutte sue spese et conservarla nello stato in cui si trova —. Item havendo esso sig. Alvise rapresentato il bisogno di far in esa casa una scalla di legno, che ascenda dalla cucina alla camera di sopra, per schivar lo incomodo dell’altra stalla assai lontana, il detto sig. Paolo ha concesso — di far detta scalla con obligo di tenir conto distinto e con suo giuramento della spesa —» (Andrea del fu Brunellesco Brunalleschi, 7549, Istr. 1655-1657, f. 351r — 352v). |
1667, ag. 10 |
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Fatto in Udene, in casa del nob. — Paulo Bonecco, in Giardino, fuori del Porton di S. Bortolomio» (A.S.U., N., Giulio Bonecco, 7861, I instr., f. 20r). |
1717, mar. 20 |
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I deputati della città hanno ordinato «a m. Andrea Zinio, muraro, la riedificazione del muretto parte dirocato e parte in pericolo di dirocare sula sponda della roia alla parte del pubblico Giardino in faccia la casa Ottelia per il corso di ps 17 —» (A.S.U., C.A., 1/14). |
1744 |
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«Ottelio. La loro casa è contigua al cortile del seminario patriarcale da quella parte che riguarda il pubblico Giardino» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 174). |
1750, sett. 12 |
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Perizia e descrizione della casa del fu Alvise Ottelio (A.S.U., N., Vincenzo Bertoldi, 8596, Allibramento Ottelio). Nella parte riguardante i mobili, è compreso anche l’inventario della biblioteca2 (f. 33r — 50r). |
XVIII secolo |
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Vedasi n. 1682. |
1759 |
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Vedasi n. 1682. |
1772 |
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È venduta al seminario (Il seminario di Udine, 188-193). |
1801 |
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La casa appartiene al seminario arcivescovile. È affittata al nob. Bortolomeo Moroldi (Nomenclatura, f. 63v). |
1809 |
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Proprietà del seminario arcivescovile. Vi abita Bartolomeo Moroldi (Registro delli aloggi, f. 46v — 47r). |
1852 |
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Succursale del seminario arcivescovile (Competenze, II, f. 7v). |
1940 |
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Istituto musicale (L’istituto musicale, 242-245). (Su vicolo Porta) Asilo Notturno fondato nel 1894. |
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L’edificio è vincolato con D.M. del 05 ag. 2006 ai sensi del D.Lgs. 42/2004. |
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NOTE |
1 |
Braida Porta. |
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2 |
Il rilevante numero dei volumi e il tipo delle opere, molte delle quali di carattere giuridico, trovano una spiegazione nel fatto che la famiglia Ottelio vanta una tradizione di studi nel campo: i giureconsulti Marc’Antonio (1548-1628) e Luigi (1630-1708) insegnarono all’università di Padova. Per Marc’Antonio Ottelio: P.S. LEICHT, Corrispondenti friulani di Galileo Galilei; LIRUTI, Notizie delle vite, IV, 452; di MANZANO, Cenni biografici, 144-145; MARTELLOZZO FORIN, Annibale Buzzacarini, 133; G.F. PALLADIO degli OLIVI, Historie, II, 285. Inoltre al momento della stesura dall’allibramento vive Lodovico, morto nel 1773, per il quale vedansi di MANZANO, Cenni biografici, 145 e ZANON, Lettere, a c. di L. CARGNELUTTI, 403-404. |
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BIBLIOGRAFIA |
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Gli affreschi nelle ville venete, 223; BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 298-300; CAVALCASELLE, La pittura friulana; COMELLI, Passeggiate, 57-59; ERMACORA, Guida, 122; GOI, Di alcuni pittori; 69; GOI, Iconografia dell’organo; L’istituto musicale, 242-245; P.S. LEICHT, Corrispondenti friulani di Galileo Galilei; di MANIAGO, Storia, 259; PARONI-BARBINA, Arte organaria, 229-230; Parti prese...1893, 194; PEZZE, Vicende storiche; PICCO, L’arte ornamentale a ferro battuto in Friuli, 19-20; RICCI, L’istituto musicale; RIZZI, Storia... Seicento, 19; Il Seminario di Udine, 188-193; C. SOMEDA de MARCO, Il duomo, 151; VALENTINIS, Udine antica, 10. |