Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1672
1821, magg. 21   «— Luigia q. co. Pietro Mantica, moglie del nob. — Francesco Urbano Valentinis Mantica — vende, — alli — nob. — Antonio ed Eleonora iug. Romano — la mettà spettante ad essa — venditrice della casa — ad uso dominicale del fu — co. Pietro Mantica, posta — nel borgo — di S. Bortolomio, marcata col c.n. 1672 —, composta — da portico d’ingresso sul borgo di S. Bortolomeo, promisquo con li nob. — Francesco e Niccolò fratelli q. co. Leonardo Mantica, corte promisqua colli stessi, magazino a peppiano con ingresso sulla strada del Giardino, mezzadi cinque, scala, stalla, rimessa in peppiano, camere e sala in primo appartamento, comprensive anche il portico d’ingresso promisquo, camera nella torretta sopra il Porton detto del borgo di S. Bortolomio, camerini in secondo piano e grannaio sopra la stalla e rimessa ed altro nella torrata, tutto unito confina a lev. strada pubblica ed Giardino, mezz. borgo e Porton di S. Bortolomio e casa del sig. Gaspare Naschinetti, pon. detto borgo e fabriche e corte delli sigg. Francesco e Niccolò fratelli Mantica ed a tram. li stessi sigg. Mantica —. Questa — vendita — si fa per prezzo — di it. — L 12000, salvo però il carico della mettà dell’annuo censo perpetuo di tre pernici, dovuto alla città di Udine, che resta a peso delli — iug. Romano —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10602, 2788).
1822, apr. 18   Il co. Antonio q. Nicolò Romano ed Eleonora del fu co. Pietro Mantica coniugi vendono a Nicolò fu Bortolomeo Cassacco una casa in via S. Bartolomeo che comprende «portico d’ingresso sul borgo — promisquo con li — coo. Francesco e Nicolò fratelli q. co. Leonardo Mantica, corte promisqua colli stessi, magazzino, cantina a piepiano con ingresso sulla strada del pubblico giardino, cucina e corticella chiusa di Mura sulla — strada del Giardino, mezzadi cinque, scala, stalla e rimessa in peppiano, camere e sala in primo appartamento, comprensive anche il portico d’ingresso promisquo, camera nella toratta sopra il porton detto del borgo di S. Bartolomio, camerini in secondo piano e granaio sopra la stalla e rimessa ed altro nella torrata; tutto unito confina a lev. Giardino, mezz. borgo e Porton di S. Bartolomeo e casa — del sig. Gaspare Naschinetti, pon. il borgo — e fabbriche e corte delli coo. — Mantica, ed a tram. li — coo. Mantica —. Questa vendita — si fa pel prezzo — di — it. — L 24000 —» (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10634, 4330).
1840, ag. 10 * «Sono comparsi — d’innanzi a me notaro — il sig. Luigi q. Vincenzo barone Dubsky di Trebomisitz, ciambelano — di S.M.I.R.A. e consigliere presso I’i.r. tribunale, residente in questa città, come compratore, dall’una, ed i sigg. — Bortolomio, Giuseppe, Giovanni Battista, Margherita e Catterina, ora moglie del sig. Francesco Marcolini, figli — del defonto — Nicolò Cassacco, agenti pel rispettivo interesse; Lucietta n. Cistermini, ved. di esso Nicolò Cassacco — per la quota spettantele in usufrutto sulla sostanza ereditaria maritale; il sig. Giuseppe Cassacco, nella qualità di contutore — delli fratelli minorenni Luigi, Lucietta e Mariana q. Nicolò Cassacco ed il sig. Girolamo dott. Finti q. Valentino, avvocato addetto a questo foro nella qualità di procuratore della sign. Antonia del fu Nicolò Cassacco, ora moglie del sig. Antonio Malgrani, — attualmente domiciliata in Verona —. Li nominati eredi — Cassacco — confermano la vendita già concertata dal — genitore — col sig. Luigi bar. Dubsky e, in quanto occorsa, vendono allo stesso la casa — posta in Udine, S. Bortolomio, c.n. 1672 —; tutto confina a lev. strada pubblica del Giardino, mezz. borgo di S. Bortolomio e casa dei rapresentanti sig. Gaspare Naschinetti, pon. il detto borgo e fabbriche e corte promiscua col nob. — Nicolò q. co. Leonardo Mantica, tram. parte Asquini nob. Vincenzo e parte detto co. Mantica, già di ragione proprietaria del nominato Nicolò q. Bortolomio Cassacco, in esso pervenuta per l’acquisto fatto dalli — coo. Antonio q. Nicolò ed Eleonora del fu co. Pietro Mantica, coniugi Romano di Udine —, col contratto in forma privata 18 apr. 1822, deposto negl’atti del già not. — Francesco Antonio Nicolettis col rogito 3 ott. 1826 n. 4220 — per una metà della successione ereditaria di detta co. Eleonora Mantica Romano al proprio genitore e per l’altra metà che dall’acquisto che ne fece con istr. 21 magg. 1821 per atti di detto not. Nicolò Cassacco, dalla di lei sorella co. Luigia, moglie del nob. — Francesco Urbano Valentinis Mantica, nella quale pur proveniva dall’eredità del def. genitore co. Pietro Mantica, preconseguita in concorso dell’allora seco lei contraente sorella Eleonora e — prima — di detto co. Pietro — Mantica, in virtú dell’assegno riportatone colla divisione convenzionale seguita in concorso delli di lui fratelli coo. Alessandro canonico, Francesco e Nicolò per atto privato 1 decembre 1796. — La vendita — s’intende convenuta — coi diritti — acquistati — cadenti sopra fondi esterni al Portone — di S. Bortolomio — e verso il — Giardino — derivanti dalle concessioni fatte dal municipio di Udine —. La vendita — si ritiene fatta — per lo prezzo — di austr. — L 50000 —» (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4825, 3037).
1840, dic. 11   Il consiglio comunale concede agli eredi del fu Nicolò Cassacco di chiuder di muro la rimanente parte di quel fondo che per le concessioni 5 sett. 1771, 3 dic. 1796, 22 marzo 1802 e 17 apr. 1805, verso pagamento di ven. L 300, «venne concesso agli autori del fu co. Pietro Mantica — rimpetto alla casa d’abitazione presso il Portone di S. Bortolomio dalla parte del pubblico Giardino» (A.C.U., Consiglio 1839-1845, Protocollo verbale consiglio comunale, n. 7774, VII, p. 115).
1842, lugl. 25 * Contratto di affitto triennale di parte della casa n. 1672 per la co. Luigia Nadasdy Brigido, domiciliata in Vienna, erede beneficiaria del fu Luigi bar. Dubischi (A.S.U., N., G.B. Valentinis, Rep. I, f. 6v, n. 67).
1843   Vedansi atti relativi al muro esterno verso il Giardino e sovrapposta terrazza (A.S.U, C.A. I, 359/IX).
  * La documentazione abbraccia il periodo 22 marzo 1802 - 23 febbr. 1843. Vi sono implicati prima i Mantica, quindi i Cassacco, poi il bar. Dubschy e infine Girolamo Finch (ibid.; vedasi anche A.S.U., C.A. I, 315/VI, 3736 Orn. II C).
1852 * Appartiene agli eredi di Nicolò Cassacco (Competenze, II, f. 7v).