Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1666
XIX secolo °° Vedasi n. 1666-1667.
1801   Co. Alessandro e fratelli e cugini Manin1 (Nomenclatura, f. 62v).
1809 * La casa appartiene ad Alessandro e fratelli Manin, che vi abitano (Registro delli aloggi, f. 46v).
1812   Osteria “Alla provvidenza” (Esercenti).
  * L’esercizio è gestito da G.B. Ventrelli (ibid.).
1814, nov. 28 * «Il sig. G.B. del fu Pietro Pinzani era di professione suonatore di contrabasso e domiciliava — nel borgo di S. Bortolomio in un appartamento al c. n. 1666, mancò ai vivi — li 3 corr. nov.». Segue inventario dei mobili, compilato dal rigattiere G.B. di Angelo de Facci, di S. Pietro Martire (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10365, 1623).
1827, ott. 22 * «— Enrica Manini Zucco ha — venduto — al — di lei fratello nob. — Orazio Manini — la porzione di fabbriche e fondi dal corpo della casa dominicale sita — al c. n. 1666, stata assegnata e toccata in parte d’eredità paterna alla venditrice suddetta — colla operazione 7 ott. 1817 —, periti Carlo Iacotti e Giuseppe Venuti —, qual casa — confina a lev. parte nobb. — Susana e parte il nob. — Giulio Manini, mezz. il — borgo — di S. Bortolomio, pon. — Riccardo Paderni parte e parte eredi Dragoni ed a tram. le mura del castello —, per it. L 3424,59 —» (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10634).
1826, dic. 2 * Pietro del fu Nicolò Biani vende al nob. Orazio fu Alessandro Manin «— la porzione di fabbriche e fondi dal corpo della casa dominicale sita — nel borgo di S. Bortolomio, coscritta col c. n. 1666, stata assegnata e toccata in parte d’eredità paterna alla nob. — Lucietta del fu — co. Alessandro Manini, sorella del nob. — Orazio — coll’operazione 7 ott. 1817 delli pubbl. per. — Giovanni Carlo Iacotti e Giuseppe Venuti — e nel — Biani pervenute in proprietà in vigor del nuziale contratto 10 giugno 1825, seguito tra esso — Biani e la — nob. — Lucietta Manini —; consistente essa porzione di fabbriche e fondi nell’appartamento — in secondo piano, che comprende tre camere e camerino, porzione di fondi, porzione del monte ad uso d’orto verso pon. fino all’angolo che fa il primo tirapieno con li muri tutti di recinto e tirapieni cadenti —; la qual casa — confina a lev. parte nobb. — Susana e parte il nob. — Giulio Manin, mezz. il — borgo — di S. Bortolomio, pon. — Riccardo Paderni parte e parte eredi Dragoni ed a tram. le mure del pubblico castello —. La — vendita — viene fatta — per il prezzo — d’it. — L 3531,50 —» (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10634, 4282).
1828, giu. 13 * Orazio Manini presenta progetto per la riforma di un «ribatto» al n. 1666 e ne ottiene l’approvazione (A.S.U., C.A. I, 148/X, 2478 Orn. II C).
1832, mar. 22 * Il capoquartiere riferisce di aver comunicato l’avviso municipale n. 1050, diretto a coloro che ingombrano la sede stradale «con merci di fruti ed oggetti riguardanti la salubrità» all’armaiolo Giuseppe Zanoni e al venditore di legname «d’albeo» Leonardo Pinti, entrambi esercenti al n. 1666 (A.S.U., C.N., 193).
1832, ott. 31 * Inventario dei beni mobili di Anna moglie di Giacomo Moretti, oste nell’edificio n. 1666, che è di proprietà di Orazio Manini. Il Moretti con la moglie occupa alcuni locali «la maggior parte dei quali serve per uso di famiglia non solo, ma eziandio d’osteria, che in detta casa esercita» (A.S.U., N., Giovanni Zancani, 637, 3403).
1852 * L’edificio appartiene al co. Orazio Manin (Competenze, II, f. 7v).
1856, apr. 15 * A Orazio Manin «per dare separato accesso ai locali in primo piano della casa — posta — al c. n. 1666 —, è d’uopo aprire una porta —». Il permesso è accordato (A.S.U., C.A. II, 66/1856, 2612 Orn. II C, con dis.).
  °° Il disegno è firmato da «GBatta Rizzani Imp.».
1876 * Vi hanno laboratorio il pittore di figura e paesaggio nonché fotografo Giuseppe Malignani2 e gli orefici e gioiellieri G.B. Grassi e Nicolò Santi (COSMI-AVOGADRO, 96, 104, 109).
1883 * Studio dell’avvocato Remigio Bertolissi, studio fotografico di Adele Malignani e ancora laboratorio di oreficeria di Grassi e Santi3 (AVOGADRO, 138, 145 150). Alessandro Manin risulta inoltre proprietario dello stallaggio che ha sede nel complesso edilizio (AVOGADRO, 156).
     
NOTE 1 Per la bibliografia vedasi il complesso schedato come n. 1666-1667.
  2 Per Giuseppe Malignani: MARCHETTI, Il Friuli, 831; OSTERMANN, Museo friulano, 216; PARMEGGIANI, Gli stadi, 110-113; ZANNIER, Fotografia in Friuli, 12-14.
  3 Per Grassi e Santi: FALCIONI, Udine produttrice, 313-314; GANZER, Orafi, 362; GRASSI, Monografia, 12, 23; PICCO, Negozi di oreficeria; PICCO, Ricordi, 46, 117.