Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1653 Castello
    Fu costruito dall’architetto Fontana nel 1517 dove sorgeva l’antico castello, distrutto dal terremoto nel 1511.
1449   I luogotenenti sono costretti a risiedere in castello. Il primo ad abitarvi fu Fantino III Viaro (PALLADIO degli OLIVI, Historie, II,32).
1511, mar. 26 * «Millesimo1 quingentesimo undecimo mercurii vigesima sexta martii hora vigesima cum dimidia, parum tamen antequam signum descendisset in lineam rectam dimidiam, cęlo nubilo, terremotus ingens ab omnibus citra Tiliaventum incolentibus auditus est, quo pars castri Utinensis puteum versus subito corruit oppressis duabus ancillis locumtenentis et prostratis eo momento multis ędificiis in civitate Austrię, Faedis in Fontebono, Glemonę et in aliis plerisque patrię locis. Duravit per spacium Ave Marię et eo minus et ego et vidi et sensi domum meam undique fluctuare in qua tunc eram, ex alto repente descendente ceu armorum fragore. Statim facta fuit hic Utini supplicatio solennis ad placandam Dei iram. Nam apud nos fuit numquam maior terrę tremor nec hominum timor. Utinam non eveniat par aut maius ostentum. Illud vero omitto quod e puteo S. Ioannis recluso ut ventis daretur exitus in centro terrę tumultuantibus extracta fuerunt cadavera duorum marium ut unius fœminę; nomina ignorata sunt ob mutatas formas a deturbatione cura quę fuit ut eodem tempore cladis turrianę. A. Bellonus manu propria» (A.S.U., N., Antonio Belloni, 5448, Prot. Fides et taciturnitas, f. 109v).
1517, apr. 8 * Vedasi n. 1664.
1518 * Memoria di epigrafe su pietra estratta dalle muraglie del vecchio castello; la pietra, secondo il cronista, era custodita da Anastasio Monticoli (CIPOLLA, Memorie, B.C.U., MS. 133, f. 40r).
1555, lugl. 31 * «In castro, ante carceres, sub porticibus» (A.S.U., N., Sabbatino Beltrame, 5858, Istr. 1554-1555, f. 117r).
1558, magg. 2 * «Cianus q. Colai Menosii de Zuglano convenit cum nob. — Francisco de Francischinis cive Utini —, suo et collegarum nomine pręsidentium fabricæ palatii comunis Utini, et promisit ei dare ollas sexdecim calcis bonæ et sufficientis hinc ad dies quindecim — hic Utini conductas, in ratione soldorum octo pro singula olla —» (A.S.U., N., Mario Albino, 5949, 1558 Instr., f. 41v).
[1566] * Le seguenti note del 1566 sono tratte da un fascicoletto ms. autografo di Francesco Florianis, intitolato «Conto deli marangoni, cavapiere 12, tagliapiere per la fabrica del salon del castello (A.S.U., ms. di provenienza ignota, senza attuale segnatura. Numerazione superata: 880)2.
1566, febbr. 28 * «Mistro Battista Scandolin, marangon de Udene, et m. Andrea molinaro de Bohemia, habita in Udene, denno haver per sua mercede di haver tolto sopra di sé a far et fabricar il soffitado della salla grande dil magnifico parlamento in castello, nel modo et con le condittioni contenute nel scritto della obligation ripromessa per loro fatti alla presentia del clariss. sig. Francesco Duodo — luogotenente della Patria, di mano di mess. Piero Contrino, nodar di cancelleria, adν soprascritto cossi d’accordo in ducati dosento e vinticinque —» (A.S.U., ms. Florianis, f. 2v).
1566, mar. 1 * «Dieno dar li contrascritti Battista et Andrea per tanti hebbero, — ducati cinquanta —» (A.S.U., ms. Florianis, f. 3r). Altro contributo agli stessi è registrato il 14 giugno seguente (ibid.).
1566, mar. 12 * «Taggiapiere. M. Martin q. m. Zuane Marcon, m. Primo suo fratello, m. Daniel de m. Iacomo Candoto, m. Santonio de m. Antonio Bergamasco de Faedis denno haver per il mercà fatto con il — luogotenente de lavorar tutte le piere contenute in la fabricha che hora s’ha da fare per la fazzada dela salla del castello, comprese in essa fazzada, come appar nel scritto de dν soprascritto fatto de man de mess. Hieronimo Fistulario, con li patti et condittione in esse contenute, ducati cento e trenta —» (A.S.U., ms. Florianis, f. 6v). Seguono pagamenti registrati il 6 apr., 2 e 31 maggio, 5 e 29 luglio, sempre agli stessi (A.S.U., ms. Florianis, f. 7r).
1566, apr. 24 * «Marangon m. Iseppo de Carlo, marangon in Merchà vechio, die haver per sua mercede di haver tolto a tutte sue spese et interesse sopra la porta del salon de castello dalla parte di dentro un pergolo de legname secondo il dessegno, fatto per man di me Francesco Florianis pittor, ducati diese —. Il soprascritto die haver per sua mercede di haver tolto à sue spese et interesse la porta grande del detto salon, come appar del tutto de man de mess. Nicolò de Varmo, coadiutor in cancelleria, cossi d’accordo d 20». Entrambe le annotazioni sono cassate (A.S.U., ms. Florianis, f. 7v). Seguono due annotazioni, rispettivamente del 20 aprile e del 17 maggio, per pagamenti allo stesso in relazione al «pergolo» e alla porta (A.S.U., ms. Florianis, f. 8r).
1566, apr. 25 * «Locumentenens. Per tenor delle presenti comandamo a m. Francesco di Zani q. m. Odorigo, m. Ottavian de Zani, m. Martin fratello di ditto Francesco, m. Domenego Vinazza et. m. Iacomo di m. Antonio Bergamascho di Faedis cavapiere che, in pena di ducati 50 et tratti tre di corda, non debbano in modo alcuno lavorar né cavar pietre ad alcuna persona fintanto che non habbino finito di cavar le pietre che fanno bisogno per la fabrica del castello —» (f.v. inserito nel ms. Florianis).
1566, magg. 7 * «Franciscus Duodo Patriæ Fori Iulii locumtenens generalis. Essendo stati delν alcuni carredori per cargar le pietre, che fanno di bisogno per la fabrica del castello, par che non le ritrovano preparate subendo che sono necessitati partirsi senza cargo alcuno. Però per tenor del presente mandato, — comandamo a voi m. Francesco di Zanni q. m. Odorico, m. Ottavian di Zanni, m. Martin fratello di detto Francesco, m. Domenigo Vinazza et m. Iacomo de m. Antonio Bergamasco di Faedis cavapietre, che in pena di ducati 50 et tratti 3 di corda, subbito zonto delν quelli carredori che venirano per questo effetto, dobbiatti consignarle carri quatro di pietra, acciò che se possi dar fine all’opra di già incominciata, cossi eseguirete; non dando conto, che poi siano condutte a vostre spese, danni et interesse —» (f.v. inserito nel ms. Florianis).
1566, magg. 16 * «M. Martin taiapiera, habita in Pracluso all’incontro delle moneghe de S. Chiara, die haver per accordo fatto con il — luogotenente per» la fornitura «de quatro pezzi de piere greze de Gradisca per far doi arme et doi epitaphii della qualità et mesura che gli ha dato mess. Francesco de Florianis ducati ondese — per chadauno, le qual piere esso m. Martin è obligato far che siano condutte in questa città all’ultimo del presente mese —» (A.S.U., ms. Florianis, f. 5v).
1566, giu. 22 * «M. Gasparo Toreto de Venetia, habita in Gradisca, die haver per sua mercede de far le doi fenestre che guarda verso la corte con doi ovadi sopra, come appar scritto de man de mess. Piero Contrin de dν soprascritto, d 27 —» (A.S.U., ms. Florianis, f. 3v). Seguono pagamenti allo stesso registrati in dieci rate (A.S.U., ms. Florianis, f. 4r). Inoltre, in una carta sciolta, inserita nel quadernetto, sono segnati altri pagamenti a Gasparo Torretto, redatti da Gerolamo Brazzacco per sei voci e di nuovo di mano del Floreanis per la settima e ultima. Non ne è precisato il motivo.
1567 * «Si pagano ogn’anno imposizioni per la fabrica del castello di Udine e l’anno passato solamente per la fabrica di una scalla di esso castello L 62» (A.S.U., C.R.S., 287/1, Allegato alla stampa per il canale di Corto. Notifica giurata dell’abbazia 1567, f. 3r).
1655, ott. * «Disegno del palazzo del luogotenente d’Udine et inventari della robba portata da ser Nicolò Venier, che al presente si ritrova in detta carica dattami da Carlo Ferri, fu nostro cameriero» (B.C.U, copia mss. fondo Perusini nel museo civico di Udine).
1678, lugl. 11 * «Fatto in Udine, in castello, nella casa dell’habitatione del — maggior Pietro Craina, in una camera d’abasso verso il giardino a man drita —» (A.S.U., N., Giulio Bonecco, 7861, IV instr., f. 40r).
1725, sett. 10 * «Udine, in castello, nelle stanze d’habitatione del sig. Zuane Lorenzuto, custode delle priggioni» (A.S.U., N., G.B. Fabrizio, 8137, Istr. 1724-1729, f. 83v).
1727, nov. 15 * «Udine, in castello, nelle stanze habitate dal strenuo Giovanni Lorenzuti, capitano delle prigioni» (A.S.U., N., G.B. Fabrizio, 8137, Istr. 1774-1729, f. 163v).
1752, mar. 4 * Ordine di pagamento al — falegname Giuseppe Del Forno «per mercede di sue opere fatte nel castello del guardiano de’ fuochi notturni» (Annales, CXIII, f. 175v).
1783, genn. 9 * Ricevuta di pagamento a Leonardo e fratello Minotti «del borgo di sopra» per aver «condotto botte n. 3 di acqua nella cisterna in castello alle ore tre circa della notte suddetta» (A.S.U., C.A., 1/213).
1795, mar. 3 * «— L 296 s 9 contate a m. Francesco Piva protomuraro a suo rimborso di tale summa impiegata in ps 68 pd 2 di profilli di pietra del castello —» (Annales, CXXVI, f. 27r).
1797-1819   Servi a quartiere dei soldati (FACCIOLI-JOPPI, Chiese, f. 24r).
1802, apr. 5 * Nel prospetto preparato da Prospero Verzegnassi sulla capienza dei locali adibiti a caserma, nel castello sono previsti 858 soldati (A.S.U., C.A., 153/115).
1809 * «Il castello della comune. Serve ora ad uso di caserma militare e per le carceri civili» (Registri delli aloggi, f. 45v — 46r).
1818-1848   Fu adibito a tribunale3.
1848-1899   Fu adibito a caserma.
1848, magg. 17 °° Vedasi n. 1659.
1852 * Appartiene all’erario (Competenze, II, f. 7v).
1876, ott. 16   È approvata la proposta di aprire un passaggio pedonale fra la Piazza Vittorio Emanuele ed il Giardino attraverso il colle del castello, con la spesa di L 3722,67 (Parti prese...1880, 254).
1883, magg. 26   Convenzione stipulata con l’autorità militare per il passaggio dalla piazza al Giardino (Parti prese...1887, 62).
1899, genn. 20   Il consiglio comunale accetta lo schema di convegno proposto dal ministero dell’istruzione pubblica per la cessione del castello al comune di Udine (Parti prese... 1903, 4).
  °° L’edificio è vincolato dal M.P.I. con D.M. del 06 nov. 1970 ai sensi della L. 1089/1939.
     
NOTE 1 Il passo, inserito nel protocollo dei rogiti dell’anno, segue l’altro scritto De clade Turriana (f. 107r - 109v), ugualmente estraneo al normale contenuto dei rotoli notarili. Va ricordato che il noto disegno dei castelli, al centro del quale si tende a identificare quello di Udine, assume un valore particolare in quanto collocato in relazione al testo seguente.
  2 Debbo la segnalazione del ms. alla cortesia della dott. Ivonne Zenarola, direttrice dell’Archivio di Stato. Nel fascicoletto composto di 8 fogli, sono inseriti 3 ff. volanti della stessa mano. Proviene certamente da una miscellanea, recando ancora il n. 880.
  3 Senza indicazione di fonte nel ms. della Porta. Sia la notizia del periodo 1818-1848 sia quella del 1848-1849 possono essere desunte dal BATTISTELLA, Il Castello, 68-70.
     
STUDI INEDITI   DRI, Il castello di Udine; FACCIOLI-JOPPI, Chiese, I, f. 13v, 10v — 15r, 24r — 31r; LIBERALE, Topografia urbana, XXX-XXXII, XXXIV.
     
BIBLIOGRAFIA   ANTONINI, Cenni statistici, 31, 35; Archivum...Catastico, I, 299-302; AVOGADRO, Guida, 53; BASCAPÈ, I sigilli, 84; BATTISTELLA, Il castello; BATTISTELLA, Quisquilie, 151; BATTISTELLA, Udine nel secolo XVI, 118; BATTISTELLA, I vecchi teatri, 83; BATTISTELLA, Brevi note, 70-72; de BENVENUTI, I castelli friulani, 19-24; de BENVENUTI, Il castello di Udine, 11-15; de BENVENUTI, Il volto di Udine, 333-343; BERGAMINI, Affreschi nei castelli, 44; BERGAMINI, Il pittore Giovanni Battista Grassi; BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 268-276; BERTOLLA, Note storiche; BRAGATO, Guida, 1-6, 165; BRAIDOTTI, Tomaso Lippomano; CANDIDO, Cronaca, 20, 25, 27; CAVALCASELLE, La pittura friulana, 106, 115, 116, 154, 213-215; CERGNEU, Cronache, 77; CICONI, Udine, 446-448, 455-456; CHIURLO, Epigrafi, 55, 57, 58, 73; COMELLI, Passeggiate, 93-97; Commissione provinciale... 24 marzo 1932, 206; CORGNALI, Scultura del Seicento, 5-6; D’AGOSTINI, Esecuzioni, 161-166; DAMIANI, Arte... Il Liberty, 67; DEL BASSO, Araldica civica, 287; DEL PUPPO, Un’interpretazione degli affreschi del castello, 321-331; DEL PUPPO, Monumenti cittadini, 202; DEL PUPPO, Un’interpretazione degli affreschi che ornano il salone, 13-28; Emersi durante gli scavi per la centrale; FIOCCO, L’architetto del castello, 194-203; FONTANA, Lettera dell’architetto; FURLAN, Temi profani, 63; FORLATI, Restauri, 55; GIOSEFFI, Udine, 35, 86, 91-92, 106; GIRARDINI, Il castello; GIUST, Castelli, 10; JOPPI, Contributo IV, 10, 128; JOPPI, Udine prima del 1425, IV, V, VI, X, XI, XV; I lavori di restauro del castello; LAZZARINI, Le lapidi; LAZZARINI-DEL PUPPO, Castelli, 39-120; P.S. LEICHT, Una notizia inedita, 125-127; di MANIAGO, Guida, 15-18; di MANIAGO, Storia, 32, 118, 124, 288, 361; di MANZANO, Annali, I, 371, 376; III, 126-127, 310; IV, 110; MIANI, Pittura e scultura, 117; MILIZIA, Memoria, II, 46; MIOTTI, Cenno, 19-29; MIOTTI, Castelli...Gastaldie, 357, 379; MIOTTI, Storia, 258-259; MOR, Profilo giuridico, 17; MUTINELLI, Il gotico, 253; O[STERMANN], Il castello, 65-71; G.F. PALLADIO degli OLIVI, Historia, II, 139-140; Parti prese... 1880, 77, 83, 103, 254, 263, 269; Parti prese... 1893, 62; Parti prese... 1903, 36, 206; Parti prese... 1906, 102; Parti prese... 1913, 12, 204, 229; PASCHINI, Bertoldo di Merania, 87-90; PASCHINI, Il cardinale Domenico Grimani, 88, 90; PASCHINI, Il patriarca Antonio Caetani; PASCHINI, Raimondo della Torre, 20; PICCO, Il colle e il castello; PICCO, Fabbricazione degli zolfanelli; PICCO, Le fortificazioni del castello; PICCO, Il nostro castello; PICCO, Ricordi popolari, 64, 189; della PORTA, Toponomastica, 45; Promemoria, 93-94; PUTELLI, Sul riscatto, 91-94, 97; QUARINA, Castellieri, 61-62; de RENALDIS, Della pittura friulana, 76, 79; Restauri a Udine, 200; Restauro del Castello, 305-306; RIZZI, La Galleria d’arte antica; RIZZI, Pluralità, 65, 79, 117, 173, 232, 302, 304-309, 350, 471, 478; RIZZI, Profilo...Il Quattrocento, 18, 101-102, 105-107, 112; RIZZI, Tiepolo a Udine, 96; RIZZI, Udine, 58, 64, 74, 75, 84, 149-150, 157, 158, 163, 165, 167, 175, 176, 183, 184, 188, 199, 202, 216; RODARO, Castello; ROTA, Cenni, 14-15; de RUBEIS, Catalogo, 2 (1937), 12; 2 (1937), 14; 5 (1938), 9; S[ACCOMANI], Il ristauro, 26, 35; SBUELZ, Castello; SBUELZ, Il Guardiafuoco; SCALON, La biblioteca, 35, 37, 38; C. SOMEDA de MARCO, Il Castello, 153-164; C. SOMEDA de MARCO, Il nostro castello, 29-34; C. SOMEDA de MARCO, Il Museo civico; SPECTATOR, Gli spettacoli, 306-309; VALENTINIS, Udine antica, 6, 12-13; VALENTINIS, Cinquecento epigrafi, 20, 24, 26, 27, 41, 42; VENTURI, Storia, XI, I, 335-340; VILLANI, Cronica, LII, cap. 123-124; ZORZI, Le opere pubbliche, 81-84; ZENAROLA PASTORE, Atti, 45, 47.
     
ICONOGRAFIA   CARLEVARIJS, Trittico con vedute prospettiche, A; CORONELLI, Udine, in Repubblica di Venezia in terraferma, f. 39; GAZOLDI-COSATINO-RUFFONI, Udine metropoli, n. 1; GIRONCOLI-de BAURAIN, Stemma della città, n. 1; [LASOR A VAREA], Udine metropoli del Friuli; LEONARDUZZI-ZUCCHI, Castello di Udine, in Lo stato presente di tutti i paesi, XX, 131; MAJERONI-LEONARDUZZI, Città d’Udine, n. 21; MURERO, Udine metropoli, n. 1; RASICOTTI, L’antica e nobilissima città; SPINELLI-DALLA VIA, Novissima pianta, n. 1.