Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1652
1515, febbr. 6   «Ego Henricus de Valentinis1 doctor livellavi suprascriptum hortum d. Bonaldo de Soardis2 recipienti nomine suo et fratrum» (B.C.U, ms. 2277, Quaedam fragmenta reperta ex familia Valentinorum qui Aquilegienses extiterunt ex scripturis antiquis repertis hic in terra Utini, f. 77r).
1643, magg. 12   Il sig. G.B. Bortoloni acquista dal nob. Antonio Soardo e moglie Cecilia q. Placido di Varmo tutte le ragioni ad essi spettanti in forza di contratto d’affittanza 9 nov. 1619 (atti Mario Gozzadini), sopra una casa «nel giron del castello pretorio — fatta loro dalla nob. Altabella Frangipana» (B.C.U., ms. DD. IV, f. 73r — 74v).
1643, lugl. 2   G.B. Bortoloni cede al luogotenente tutti i suoi diritti acquistati con atto 12 maggio 1649 su la casa già Frangipane «posta nel recinto del castello — alla sinistra dell’ascesa» riservandosi «quella — parte di cortile ed orticello col fondi di detta casa che resterà intatto dalla fabbrica della scalla nella montada del castello, verso mezzogiorno all’effetto di che S.E. ha fatto l’acquisto di essa casa per render più confacevole l’architettura ed abellir il prospetto del medesimo castello con la demolizione di quella che l’occupava — il sig. G.B. contenta che nella fabbrica della scalla possa S.E. pigliar quella parte del suo orto nel cantone, che occorrerà per ben situarla alla total soddisfazione di S.E. —» (B.C.U., ms. DD. IV, f. 74v — 77r).
1705, sett. 16 * «Fatto in Udine, in casa Bortoloni, appresso il portone del castello» (A.S.U., N., Girolamo Dell’Oste, 7907, VIII instr., f. 195r — 196v).
1801   «Casa della città sopra la Riva del castello» (Nomenclatura, f. 61v).
1809   Santo Gobetti, portiere (Registro delli aloggi, f. 45v).
  * Nella casa abita l’industriante Orsola Cumero (ibid.).
1839, sett. 3 * «— Rosa Manfredi Tonelli — cede — al — sig. Carlo Prucher — la di lei casa con fondi, situata — presso il pubblico castello, composta di più abitati, con corticella, orto e sottoportico, marcata col c.n. 1652 —, a cui fa coerenza a lev. e mezz. via pubblica, pon. Rainis dott. Francesco ed a tram. il — dott. Pietro Campiutti —. La — vendita — viene fatta — pel prezzo — di austr. L 3600 —» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10493, 12338).
1848, magg. 17 * Stato e grado della «casa c. n. 1652, posta a sinistra salendo per la scala maggiore, di proprietà Carlo q. Antonio Prucher». Nella stessa descrizione viene definita «amena abitazione» con giardinetto e, a levante di questo, «porticale coperto a coppi» (B.C.U., F. p., ms. 852 fasc. Schizzi di disegni/V, con schizzo della pianta e misure).
1849 * Vedasi n. 1659.
1852 * Proprietà dell’erario (Competenze, II, f. 7v).
     
NOTE 1 L’annotazione è preceduta da una prima notizia priva di data: «— Tempore quo inter consortes de Valentinis fuerunt divise domus que erant in Foro veteri. In portione d. Bartolomei avi mei inter cetera obvenit quidam hortus seu quedam pars montis que est posita Utini subtus montem. Confinat impresentiarum ab uno lathere cum d. Romanello de Soardis et cum via publica a parte anteriori. Quem hortum seu partem montis solemus annuatim locare pro libris tribus solidorum» (B.C.U., ms. 2277, Quedam fragmenta reperta ex familia Valentinorum qui Aquilegienses extiterunt ex scripturis antiquis repertis hic in terra Utini, f. 77r). I Valentinis possedevano ab antiquo case in Mercatovecchio. I documenti compulsati però non trasmettono dati sufficienti per identificare i fondi con quelli citati dalle testimonianze cinquecentesche. Per esempio il 13 magg. 1410 il not. Giovanni Missulini roga un atto «in Foro veteri, in camera cubiculari domus — Valantini — di ser Enrico Valentinis (A.S.U., Giovanni Missulini, 5150, Istr. 1410, f. 21r). Il 30 lugl. 1523 Gerolamo Vanni degli Onesti ne ricorda una torre: «Uno horto fra la casa de nostra habitation e la torre di quelli de Valentinis e la strada de Sottomonte, a noi venduto per ser Zuanne q. ser Artico de Valentini pro precio de ducati trentauno —» (A.S.U., Arch. Florio, 288, Rotolo Vanni degli Onesti). Per Enrico de Valentinis: SAMBIN, Gregorio Amaseo, 42. Sulla famiglia Valentinis in generale: Appendice alla stampa della vita della b. Elena da Udine, 7 e anche infra ai n. 1810, 1811 e 1812.
  2 Per la famiglia Soardi: MONTICOLI, Cronaca, 64. Vedasi inoltre n. 1647.