1487, genn. 15 |
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«Actum Utini, in Foro veteri in domo habitationis — ser Romanelli» (B.C.U., ms. 1468, not. Bernardino Lovaria, vacch. 1487, f. 32v — 34r). |
1490, magg. 6 |
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«In Foro veteri sub porticu domus ser Romanelli de Suardis1 a Sale» (A.S.U., N., Roberto da Latisana, 5341, Istr. 1490, f. 4r). |
1518, sett. 6 |
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«— Sp. legum doctor Laurentius de Suardis suo et fratrum nomine — affictavit ser Francisco Lipoldo notario Utiniensi — unam ipsorum fratrum domum sitam in contratam de Sub monte, nunc tentam et habitatam per eundem ser Franciscum, qui pro dicta domo promisit — solvere — d. Laurentio — et fratribus ducatos septem cum dimidio in anno» (A.S.U., N., Roberto da Latisana, 5341, Prot. istr. 1487-1533, f. 42v). |
1645, febbr. 9 |
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«Scipione Suardo, — a nome anco del — mons. Carlo suo fratello, canonico di Udine —, vende — alli — sigg. Melchiore et — Giacomo suo nipote Pistochi — una — parte di staletta posta nella corte di detti — Pistochi nella contrada di Sottomonte giusta la stima fatta dal — sig. Agostino de Nipoti publico perito — et questo per prezzo di d 86 L 4 s 9 —» (A.S.U., N., Giovanni Lughera, 7237, VI instr., f. 31v — 32v). |
1649, febbr. 20 |
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«Udine, 2 nella contrada di Mercavechio in casa de’ — sigg. fratelli Suardi, nella camera di sopra verso la strada, cioè sopra li portici —. Carlo e Scipione, — fratelli, figli del q. nob. — Bonaldo Suardo vendono al — magn. — Hieronimo Badoer, mercante in questa città —, una — casa di muro, coperta di coppi, — hora habitata dai su-detti — fratelli Suardi, — nella contrada di Mercavechio et finisce Sottomonte, con tutte le stanze a quellà annesse, il tutto fra li suoi confini —; essendo le parti convenute, conforme alla — scrittura 11 decembre passato, che li — Suardi — possino godere la casa sino al S. Iacomo del mese di luglio 1651, al qual tempo debbano — evacuar detta casa —; et il — sig. Badoer comprante esborsò alli — Suardi ducati trecento —» (A.S.U., N., Giacomo Causilico, 7267, Instr. XVIIII, f. 71v — 73v). |
1665, mar. 7 |
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«— Scipione Soardo del q. — Bonaldo — vende — all’ill.mo — Michele co. della Torre e Valsassina e del S.R.I. — un annuo livello — di ducati sette —, spetialmente sopra la casa habitata dal sig. Girolamo Badoaro, mercante, posta — nel borgo di Mercavecchio, qual confina a sol levado con contrada detta Sottomonte, a mezo dí con il sig. Lorio Lorio, a sol a monte col borgo et alli monti con li sigg. Francesco e fratelli Santini —» (A.S.U., N., Antonio Tarondi, 7622, Istr. 1660-1772, f. 185r — 186r). |
1685, ag. 25 |
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«In casa delli sigg. Agostino e Antonio fratelli Badoveri, in una camera di sopra, la prima verso la strada di Mercavecchio» (A.S.U., N., Domenico Cancianini, 7642, Istr. 1685-1686, f. 76r — 78v). |
1739, apr. 18 |
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«— Polidoro q. — Agostino Badoero — vende — al p. — Paolo Celoti3, teologo e consultore in iure della — Repubblica di Venezia, per il quale interviene il — p. Michiel Picco, sindaco del — convento della B. Vergine delle Grazie di questa città —, un annuo livello — di L 24 s 16 in raggion di 4 per cento per il capitale di d 100 — sopra tutti li di lui beni —, ma in specie sopra la sua casa posta in Mercavecchio, tenuta ad affitto semplice da Domenico Feruglio, managhinador, e dal sig. G.B. Fongarino4, stampatore, fra i suoi confini che qui s’abbia per espressi —» (A.S.U., N., Francesco Lorio, 8710, X instr., f. 37r — 37v). |
1798, giu. 2 |
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«— Girolamo figlio — del nob. — Romanello Soardi — in affitto emfitteotico — concede al sig. G.B. q. Francesco Pilosio, detto Moisetti —, una casa posta in — contrada di Sottomonte, consistente in due piani —, cioè pian terreno e primo appartamento essendo al di sopra di ragione di detto — cedente, tenuto in emfitteusim dalla sign. Anna Posleppi; qual casa viene occupata presentemente per — affittanza da — Paolina Zai; confina a lev. la monte — di detto — Soardi, mezz. altra casa di detta ragione, tenuta dalla sign. Anna Posleppi, pon. la contrada ed a tram. il — Pilosio —. E questa cessione fa —, perché — detto Pilosio s’obbliga — di pagare d’annuo canone L 100 —» (A.S.U. N., Liberale Girardi, 10345, II instrom., 127, f. 131v — 132r). |
1801 |
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Nob. Girolamo Soardi (Nomenclatura, f. 61v). |
1803, ag. 26 |
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«— Girolamo q. — Romanello de’ Soardi e — Teresa n. co. Soardi, di lui moglie —, hanno — in affitto enfiteotico concesso — al sig. Filippo Mander, nativo di Solimbergo ed ora abitante nella città di Venezia —, stipulante il rev. Filippo Cristofoli da Sequals, — abitante in questa città —, una stanza appiepiano con annesso mezzado, posti sotto l’abitazione delli cedenti — Soardi in — Mercatovecchio, confina a lev. cortivo di detta casa d’abitazione mezz. casa d’abitazione del sig. Leonardo Morandini, pon. — Mercatovecchio ed alle monti la casa d’abitazione del sig. Domenico Facendi —. E ciò — hanno fatto — perché all’incontro lo stesso rev. Cristofoli, per nome — come sopra, si obbliga di corrispondere anticipatamente d’annuo canone — d 115 —» (A.S.U., N., Giovanni Bertoldi, 10566, 73). |
1806, genn. 21 |
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«— Paolina Zanetti, rei. del q. — Giuseppe Cigaina —, curatrice — del — Marco — figlio, nonché Nicolò Cancianini curatore di detto pupillo —, hanno — venduto — al sig. Antonio Rossetti di Marano — la casa con beni annessi —, posta nelle pertinenze del Casino, denominata il Maranuto, descritta nell’istr. 5 ag. 1790 in atti Schiozi —, acquistata dal q. Giuseppe Cigaina e dal sig. Giacomo Mazorini dalle mani del sig. G.B. Miliotti di S. Giorgio — per L 12000 —» (A.S.U., N., Francesco Girardi, 10616, f. 72v — 73r). |
1809 |
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Appartiene a Girolamo Soardi (Registro delli aloggi, f. 45v). |
1828, dic. 4 |
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Marco Cigaina ed Amalia nob. Soardi coniugi vendono per L 11000 a Filippo fu Giovanni Mander la casa n. 1647 «costrutta di muri, coperta di coppi —, consistente in un fabbricato sopra Mercatovecchio, ad esclusione della bottega e mezzado contiguo con suo cortivo intermedio, ed altro fabbricato a lev. con pergolati a mezz. sopra volti di cotto, serve di comunicazione, che tutto unito confina a lev. la contrada — di Sotto-monte e parte la cantina fu di questa ragione, ora di proprietà del — Domenico Facendi, mezz. — Pietro Campiutti, pon. parte mezzado del — Mander e parte Mercatovecchio, tram. — Domenico Facendi —. Qual bene immobile divenne proprietà della nob. Amalia Soardi li 12 luglio 1825 —» (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10554, 3160). |
1828, dic. 22 |
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È di Filippo Mander. Casa a tre piani di due finestre. Domanda di rivestire le colonne e di ridurre i due archi a piattabande bugnate (A.S.U., C.A. I, 148/X, 5249 Orn. II C, con dis.). |
1842, lugl. 12 |
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Vincenzo Mander presenta progetto per operare «una riduzione piú decorosa nel prospetto del negozio posto — al c.n. 1647» (A.S.U., C.A. I, 342/IV, 4485 Orn. II C, con dis.). |
1851 |
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Appartiene a Vincenzo Mander (Competenze, II, f. 6v). |
1876 |
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Vi hanno negozio Pietro Masciadri, il quale, oltre a gestire un cambiovalute, vende articoli di profumeria e chincaglieria, e Filippo Mander5 che vende cappelli. L’edificio ospita anche lo studio dell’avv. Luigi Canciani e l’ambulatorio del medico chirurgo Gabriele Mander (COSMI-AVOGADRO, 85, 88, 90, 101, 111). |
1883 |
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È ancora segnalata la presenza dell’avv. Conciani. La cappelleria è di Angelo Vatri5 (AVOGADRO, 138, 141). |
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L’edificio è vincolato con D.M. del 09 genn. 1999 ai sensi della L. 1089/1939. |
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NOTE |
1 |
Per la famiglia Soardi: MONTICOLI, Cronaca, 64. Dal documento si ricava che il personaggio appartiene alla famiglia «de Suardis de Tarvisio». |
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2 |
L’atto potrebbe riferirsi alla vendita di una parte della casa, data la continuità di testimonianze seguenti a nome dei Soardi. |
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3 |
Per il Celotti: PRETO, Celotti Paolo, 466-469. |
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4 |
Per il Fongarino: COMELLI, L’arte della stampa, 13, 166; DE GRASSI, Provincialismo, 99, 106. |
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5 |
Per la fabbrica di cappelli Mander, poi Vatri: FALCIONI, Industrie udinesi, 329-330; PICCO, Ricordi, 125. |