1655, giu. 13 |
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«� Francesco Romanetto, cittadino di questa città, e � Bortholomio Someda, marangon in Mercà Vecchio, a requisitione di � Ioseffo Dell’Oglio � si sono costituiti � manutentori tanto del capitale � di d 300 quanto dei livelli � havuti � a sette per cento dalla � fraterna del Ss.mo Crocifisso. � Il sig. Bartholomio Someda obligò alla manutentione � la casa di sua habitatione aquistata dal sig. Belgrado per d 2041, come nell’istrum. 18 decembrio 1635 di mano del q. Matthioli nodaro �» (A.S.U., C.R.S., 631/1, f. 155v). |
1666, mar. 20 |
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I pubbl. per. Valentino Rizzo e Lorenzo Prodolone redigono la «stima della casa che Francesco e fratelli Someda vogliono vendere a Giovanni Prontner». Il documento è corredato da una pianta. L’edificio viene descritto come «casa di muro solerata con suo coperto di coppi, fondi della medesma, due corti, horto et stalla di muro �, con suo coperto di coppi, che il tutto confina a lev. con l’ androna Sottomonte, a mezod� casa delli sigg. Pistocchia, a pon. la strada del borgo � et ai monti casa fu del � sig. Gierolamo Polame acquistata già per detto sig. Prontner et casa fu delli fratelli Spilimberghi fabri. q. mess. G.B., hora del sig. Antonio Piasenti �» (A.S.U., N., Cristoforo Orgnani, 7877, filza prodotte). |
1707 |
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Eredi di Francesco Sporeno1. Vedasi n. 1642. |
1772, mar. 11 |
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Giovanni fu Francesco Quarta vende a Gottardo Venerio «� un’annua pensione livellaria di L 223 s 18 alla ragione del cinque per cento �, fondata � in specie sopra la casa d’attual di lui abitazione posta � nella piazza o contrada di Mercà vecchio, con corte ed altra casa interiore, che confina a lev. corte e casa del sig. Sebastiano Sabbadini, pon. il Mercà vecchio, a mezz. *** ed a tram. casa abitata dell’ecc. � Giovanni Ziracco �» (A.S.U., N., Giovanni Socrate, 9788, VI instrom., 466, f. 1032r — 1034r). |
1801 |
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Osvaldo Mazzorini (Nomenclatura, f. 61v). |
1809 |
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Appartiene a Osvaldo Mazzorini (Registro delli aloggi, f. 45v). |
1812 |
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Osteria alla “Primavera” (Esercenti). |
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Gestione di G.B. Candotti (ibid.). |
1839, magg. 1 |
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Giacomo Tomaselli «dovendo � riformare la porta d’ingresso della casa � al n. 1641», presenta progetto, che viene respinto (A.S.U., C.A. I, 299/XX, 2240 Orn. II C, con dis.). |
1843, magg. 11 |
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Vedasi n. 1642. |
1844, magg. 8 |
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Vedasi 1642. |
1846, febbr. 3 |
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«� Anna � Calligaris ved. di Osvaldo Mazzorini rimaritata con Ercole Benuzzi, � vende � per L 19000 a Rocco q. Rocco Sartoretti «una casa eretta da muri e coperta di coppi con corticella in uno, posta � sul Mercatovecchio, segnata col c.n. 1641 �, cui confina a lev. e mezz. casa del sig. G.B. Cantarutti, fu del sig. Demetrio Mansutti, loco Sabbadini, pon. Mercatovecchio, ed a tram. casa e corte del sig. Angelo Bertuzzi; detta casa componesi al piano terra di un portico soggetto a servitù pubblica, vasta bottega o magazzino e corridoio con scale, indi corticella con cantina; al primo piano in stanze e anditi sovra il portico e magazzino e cucina nel fabbricato al di là della corticella con cantina; al primo piano in stanze e anditi sovra il portico e magazzino e cucina nel fabbricato al di là della corticella; al secondo piano camere e corridoi; al terzo piano granaio e camerini e bastardello superiore. La � casa apparteneva fino all’anno 1789 a Daniele Bonfini e la di lui moglie in secondi voti � Anna Calligaris Benuzzi �. Era tra essi coeredi ormai seguita la divisione � coll’atto 26 genn. 1838 �» (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10512, 17751). |
1852 |
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Appartiene a Rocco Sartoretti Bonfini (Competenze, II, f. 6v). |
1854, mar. 7 |
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Rocco Sartoretti, «nella determinazione di modificare il prospetto della bottega � al c.n. 1641», presenta progetto. «Nell’istesso incontro intende di rialzare il marciapiedi esterno di m 0,03, giacché di tanto attualmente è pi� depressa di quella ai lati». L’autorità approva (A.S.U., C.A. II, 66, 1693 Orn. II C, con dis.). |
1876 |
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Proprietà dei cappellai Umech e Grassi2 (COSMI-AVOGADRO, 89). |
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NOTE |
1 |
Per gli Sporeno: P. SOMEDA de MARCO, Notariato, 77; A. SPORENO, L’honorata serie. |
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2 |
Sull’attività di questi cappellai: Esposizione, 18, 95, 117. |