1772 |
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Abitazione di Giovanni Ziracco. Vedasi n. 1641. |
1774 |
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La casa appare gravata da un livello a favore del convento di S. Pietro Martire, come attesta la confinazione di Nicolò Codutti: « Casa censiva al convento, possessa di presente dal nob. G.B. q. Giulio Pisenti, tenuta ad affitto dall’ecc. Giovanni Ziraco , dissero confinar a lev. con l’androna Sottomonte, mezodν anticamente confinava con una androna che conduceva da Mercà vechio in detta androna Sottomonte, ed ora casa del sig. Giovanni Porta, pon. merchà vechio et a tram. con casa delli sigg. Francesco e fratelli del Dose . E paga il p. ospitale di questa città di censo perpetuo infisso sopra detta casa al convento di contadi ogn’anno L 14 » (A.S.U., C.R.S., 783/7). |
1801 |
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Alvise Duodo (Nomenclatura, f. 61v). |
1807, sett. 14 |
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Maurizio Moretti acquista la casa 1640 all’asta in danno di Alvise Duodo1. |
1808, genn. 6 |
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Giulio, Marino e Fiorendo q. G.B. Pisenti per L 5075,85 vendono a Carlo q. G.B. Facci due botteghe della casa n. 1640 che erano state del q. Alvise Francesco Duodo (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10583, 13). |
1808, mar. 31 |
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«Acquisto e rispettiva cessione fatto dal sig. Maurizio Moretti dalle mani del sig. Giulio Pesenti della terza parte di una porzione di casa in Mercavecchio al n. 1640 per it. L 1893,45» (A.S.U., N., Domenico Prodolone, 10075, Rep. I, 14, f. 2r). |
1808, giu. 17 |
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«Istrumento di compra e vendita rispettive con cui il sig. Maurizio Moretti q. G.B. ha acquistato dal sig. Giulio Antonio, Fiorendo Maria Pesenti, ambi di Udine, una terza parte di porzione di casa indivisa tra fratelli Pesenti al n. 1640, per ven. L 4526, sono d’Italia L 2113,86» (A.S.U., N., Domenico Prodolone, 10075, Rep.I, 38, f. 4r). |
1809 |
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La casa appartiene a Maurizio Moretti. Vi abita il locandiere Giacomo Bertuzzi (Registro delli aloggi, f. 45v). |
1812 |
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Osteria “Ai tre amici” (Esercenti). |
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Gestione di Angelo Bertuzzi, domiciliato nella stessa casa (ibid.). |
1813, mar. 15 |
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Maurizio fu G.B. Moretti per L 19476 vende ad Angelo di Giuseppe Bertuzzi la casa n. 1640 «di stanze a pian terreno, una con due sottoportici e due ingressi con un passalizio interno con cantina sotterranea e con corte, di altre camere quattro in primo piano e di altre cinque in secondo piano con granaio sopra e due camerini con sofitte relative e con altra fabbrica dirimpetto nella stessa corte, con cui si comunica mediante detto passali-zio, con una stanza a pian terreno e due camerini sopra con altra corticella al vento di levante; confina a lev. colla calle Sotto-monte, mezz. parte Francesca Menini, ved. del fu Sebastiano Sabbadini e parte col sig. Osvaldo Mazzorini, loco Quarta, pon. colla contrada Mercato vecchio e parte col sig. Carlo Facci ed a tram. parte Facci e parte col venditore » (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10361, 1247). |
1818, giu. 14 |
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Giuseppe Presani, commesso d’ornato, riferisce alla congregazione municipale di aver «esaminato nella cantina del sig. Angelo Bertuzzi la solidità del volto che sostiene il marciapiede sotto del arcato, appartenente parte al sarte Facci e parte al Bertuzzi» (A.S.U., C.A. I, 18). |
1824, dic. 31 |
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«Angelo Bertuzzi , domiciliato in Mercavecchio al c.n. 1640 , aliena alla sign. Orsola Marinigh Pistrello gli effetti mobili, utensili, rami e capi di ottone e di ferro stati alli Pistrello consegnati dal Bertuzzi e ricevuti dalli coniugi Pistrello a titolo di affitto dell’instr. 19 apr. 1821 in mie note » (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10550, 2344). |
1828, sett. 14 |
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Relazione dell’ing. Cotterli sull’ispezione compiuta, per conto della congregazione municipale, ai lavori nelle case 1639 e 1640. « Si è recato nella cantina ; al primo entrarsi, vedendo un bosco di puntellature di legname, poté facilmente attribuire al disordine della volta una tale cagione : sconnessa in molti punti , abbassata non solo per quel tratto che sostiene il piano del portico, ma ben anche in tutta l’estensione della cantina ». Segue in data 1 ott., la comunicazione della congregazione municipale alla delegazione provinciale sul fatto (A.S.U., C.A. I, 285/VII, 3813 Orn. II C). |
1838, sett. 25 |
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È di Angelo Bertuzzi e Carlo Facci, che vi aveva bottega di sarto (A.S.U., C.A. I, 285/VII, 5364 Pol. II). |
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Il Bertuzzi e il Facci hanno convenuto «di concorrere simultaneamente alla ricostruzione del volto della cantina e bottega sottoposta alla casa 1640 per le porzioni rispettivamente spettanti» (ibid.). |
1847 |
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«In una stanza di questa casa evvi dipinta a fresco la Sacra Famiglia da incerto autore, della scuola però del Pordenone. In mezzo la B.ma Vergine col Bambino fra le braccia, il quale ha in mano un uccello. Ai lati della Madonna, S. Giuseppe e S. Maria Elisabetta, e appiè due devoti di esso di verso. La Madonna ha un bel carattere, il Bambino è ben disegnato, bella è S. Elisabetta, ed i due ritratti nulla lasciano a desiderare» (ROTA, Cenni, 26-27). |
1850 |
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Il maestro elementare Giacomo Tomasi ha trasportato il suo domicilio al c.n. 1640, casa «presa da lui in affitto , composta di locali salubri e decenti, di cortile e sottoportico». Il Tommasi «è ora in grado di riaprire il piccolo collegio convitto che già prima del 1851 aveva attivato in altra casa » (“L’alchimista friulano”, 3, XXXIX, 26 sett. 1852, 316. Analogo avviso ne “Il Friuli”, 2, CCXXI, I ott. 1850, 884). |
1852 |
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I n. 1640 e 1639 appartengono ad Angelo Bertuzzi, il n. 1640 II a Carlo Facci (Competenze, II, f. 6v). |
1876 |
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Birreria trattoria e ristorante “Ai tre amici” (COSMI-AVOGADRO, 86, 116). |
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Gestione di Leonardo Zanchel (ibid.). |
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Litografia di Enrico Passero2, negozio di biancheria di Giuseppe Basevi e, nella parte verso Sottomonte, bottega del calzolaio Giacomo Vacchiani (COSMI-AVOGADRO, 88, 98). |
1883 |
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Birreria “Alle tre torri” (AVOGADRO, 139). |
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Gestione di Antonio Bardella (ibid.). |
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Verso Mercatovecchio, ancora negozio di biancheria di Basevi (AVOGADRO, 139, 147). |
1948 |
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Trattoria “Al monte”3. |
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NOTE |
1 |
Nel ms. della Porta, senza indicazione di fonte. |
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2 |
Per la litografia Passero: COMELLI, L’arte della stampa, 244, 245, 246, 269; FALCIONI, Industrie udinesi, 330-332, 439; PrICCO), Arte e industria; PICCO, Ricordi, 120-121. |
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3 |
Nota a margine di altra mano: 1954. Demolita. |
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BIBLIOGRAFIA |
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BRAGATO, Guida, 92, 174; ERMACORA, Vino all’ombra, 92; ROTA, Cenni su alcuni oggetti, 26; VALENTINIS, Udine antica, 5. |