1323 |
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«Michella rel. olim Leonardi cerdonis solvit de livello cuisdam domus, que olim fuit m. Iacobi fabri site in angulo Mercati veteris Utini iuxta Margarussam et iuxta Victorem berchandarium mediante quadam androna et vias publicas, denarios quadraginta et eciam olei libras duas» (A.S.U., Confraternita dei Calzolai, 425, Libro rosso, II, f. 14v). |
1406 |
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«Hellarus corthelarius solvit annuatim eidem fraternitati in festo nativitatis Domini de livello domus sue habitationis murate et tegolis coperte site in sumitate Fori veteris, super angulo, iuxta quandam domum mag. Victoris berchandarii, iuxta domum heredum q. mag. Leonardi corthelarii et duplicem viam publicam den. quadraginta et duas libras olei, ut constat publico instrumento scripto manu Osualdi dicti Pitta notarii de Budrio in millesimo CCC°XXIJ° ind. quinta, die ultima mensis februarii». |
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Nota aggiunta in calce: «Venditum fuit comunitati quum amplificaverunt viam in capite Fori veteris sub cameraria m. Georgii de Labroza de Poscolle ut apparet in suo quaterno» (A.S.U., Confraternita dei Calzolai, 425, Libro rosso, III, f. 35v). |
1441 |
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«La comunitade e Universitade de Udene paga de livello sora una casa che fo de m. Cristoful Sapozis falzar, la qual fo di Heller cortelar, la qual fese ruinar la dita comunitade, posta in cavo de Marchà vechio sulo canton apresso la casa de m. Vitor berchandar, apresso la casa fo delli heredi di m. Lenart cortelar e due vie publice, denari XL, libre de olio ij, segondo che apar in uno publico instrumento scrito per man de ser Osvalt dito Pita nodar de Buri il millesimo IIJcXXIJ ind. quinta adν hultimo de fevrar» (A.S.U., Confraternita dei Calzolai, 425, Libro rosso, I, f. 32r). |
1480-1489 |
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All’ospedale di S. Maria della Misericordia «la magnifica comunità paga ad ano de livello per una caxa che fo de m. Denel de Sapazis fauro, la qual fo butada per tera, L 9 s 6» (A.C.U., A.A.O., Rotolo livelli e affitti 1480-1489, f. 193r). |
1521 |
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«Actum Utini in capite superiori Fori veteris in apotheca drapperia ser Iohannis Antonii de Bertholinis» (B.C.U., ms. 1340, f. 1r). |
1643 |
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«Alla partita di m. Sebastiano q. Antonio Sacchia1 sopra la casa sul cantone in Mercatovecchio, per mezo il Pinzano dalla banda destra per andare nel borgo di S. Cristoforo ; pagava già mess. Alvise speciale, poi mess. Pietro Tilino intagliatore2, inquilino della casa, hora Elena Tilina ; confina a sol levado Antonio Rigla, a mezz. Defendo Alberghetti, sol a monte e ai monti la strada publica» (A.S.U., C.A., 87/3, p. 86). |
1668, mar. 27 |
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Documento redatto in casa del mercante Francesco Turchetti, «nel borgo del Giglio nella camera di sopra, appresso la cosina » (A.S.U., N., Giulio Bonecco, 7861, I instr., f. 26r). |
1676, ag. 7 |
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Testamento del mercante Francesco Turchetto, che «lascia la casa sul canton di Mercà vecchio di sua propria habitatione sotto perpetuo fideicomisso, intendendo che la medesima casa vada usque infinitum di herede in herede maschio sino che ne saranno della discendenza di detto testatore e, non essendo maschi, succedino poi le femine sin che ne saranno e mentre non ne fossero piϊ , che succedino li figliuoli e figliuole discendenti dalli sigg. Giovanni Domenego Zanoglio e Valentina sua consorte » (A.S.U., N., Giulio Bonecco, 7861, IV instr., f. 34r — 36r). |
1705, febbr. 7 |
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Perizia di Andrea Coradino: «Stima fra li sigg. G.B. e Cattarina iug. Pizzati e li sigg. Giuseppe e fratello Turchetti, fatta da me sottoscritto pubblico perito, a richiesta delle parti, dell’infrascritte due case, una posta in Mercà vecchio di ragione di detti iug. Pizzati, quale intendono permutar con detti Turchetti, e l’altra casa posta nel borgo di S. Giustina che intendono cedere in permuta». Della casa di Mercato vecchio si dice: «Una casa di muro, coperta di coppi, posta nella contrada di Mercà vecchio ; confina a lev. heredi q. Francesco Girardis, fu del sig. Liberai, mezogiorno casa parte di detti Girardis, parte nob. G.B. e fratello Bertolini e parte Lonardo Natolo et parte, pur a mezogiorno, altra porzione di casa di detti Pizzati et parte, per quello riguarda il granaro di ponente, il detto Natolo, pon. strada di Mercà vecchio et tram. parte detti Turchetti et parte Bertolini». Il Coradino indica il valore dell’edificio in d 573 L 4 s 6 (A.S.U., N., Antonio Martinelli, 8259, filza). |
1735 |
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«Gioseffo e fratello q. Francesco Turchetto linarolo, alla partita di ser Gioseffo Tilliano intaiador, in loco di ser Alvise speciale, già di ser Sebastiano q. Antonio Sacchia, pagano sopra la casa al canton in capo Mercà vechio della parte di essa per andar in S. Christofforo in contadi L 3 s 3» (B.C.U., ms. D. 42, f. 55v). |
1743, giu. 8 |
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« Gioseffo e fratelli q. Francesco Turchetto, linarollo, alla partita di ser Gioseffo Tilliano, intaiador, in loco di ser Alvise speciale, già di Sebastiano q. Antonio Sacchia, pagano sopra la casa al canton in capo Mercà vecchio dalla parte di essa per andar a S. Cristofforo, confinata nel catastico 1643, in contadi L 3 s 3. Dissero i confinatori che la casa soprascritta è ora di Giuseppe Turchetti, confina a lev. il co. G.B. Bartolini mediante casa fu di ragione Rigla, a mezz. casa delli Turchetti, abitata dal sig. Francesco Vittorio barbier, a sol a monte et ai monti la strada publica; la qual casa fa cantone per andar al borgo di S. Cristofforo» (B.C.U., ms. F.XXI, f. 75r — 75v). |
1774, sett. 30 |
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Sulla casa ab antiquo grava un censo annuo di L 12 s 8 per il convento di S. Pietro Martire, come si deduce dalla confinazione, operata nella data sopra indicata, dal pubbl. per. Nicolò Codutti. Il Codutti annota: «Casa sittuata in capo Mercavechio, possessa dal sig. G.B. Braida per aquisto da esso fatto dalle mani del sig. Vicenzo Malisano e da esso Malisano acquistata dal rev. Giovanni M. Turcheti di Adorgnano, censiva al convento ; dissero confinar detta casa a lev. con li coo. Bertolini, mezodν col sig. Antonio q. Giacomo Pilosio, pon. strada publica di Mercavechio et a tram. strada publica detta contrada del Giglio, corrispondente in Mercavechio (A.S.U., C.R.S., 783/29, n. XIII). |
1801 |
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Andrea Turchetti (Nomenclatura, f. 60v). |
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Affittuale Valentin Tommada (ibid.). |
1809 |
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Appartiene ad Andrea Turchetti. Vi abita il negoziante Valentino Tomada (Registro delli aloggi, f. 45v). |
1810. magg. 15 — giu. 3 |
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Nell’inventario dei beni del fu Valentino Tomada sono presi in considerazione i generi e i mobili esistenti nella pizzicheria e bottega di grassina a pian terreno (tra cui bilance, stadere, mortai, caldaie, vasellame) nonché nei magazzini, in granaio e in cantina (A.S.U., N., Antonio Lorio, 10421, 279). |
1822, genn. 29 |
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Orazio del fu Andrea Turchetti, domiciliato in Adorgnano «possedendo la casa in Mercà vecchio, contrada del Giglio al c.n. 1623, dovendo eseguire la riforma delle finestre delli locali a pian terreno, ha fatto redigere dal sig. Presani ingegnere» il disegno del progetto (A.S.U., C.A. I, 68, 425 Orn. II C, con dis.). |
1830, ott. 19 |
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È di Giovanni M. Turchetti. L’edificio è pericolante, tanto che il proprietario, dovendo porvi riparo, pensa di riformare il complesso e presenta un progetto: vuole innalzare la parte piϊ bassa al livello dell’altra. Gli viene concesso (A.S.U., C.A. I, 206/I, 4511 Orn. II C, con dis.). |
1832, febbr. 3 |
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Il Turchetti si obbliga a dotare la casa di cornicione e di rinnovare la tinteggiatura dell’esterno. La deputazione d’ornato, esaminandone il progetto, rileva che «la facciata di questa casa manifesta delle fenditure e spostamenti considerevoli». Invita il proprietario alla esecuzione delle opere necessarie ricordando che «la sistemazione già eseguita della contrada vicina coll’atterramento di una parte della casa n. 768, abbellendo quella situazione, fa comparir piϊ sconcia e deforme la casa del sig. Turchetto e piϊ necessario il restauro» (A.S.U., C.A. I, 193/7). |
1840, ott. 14 |
°° |
Vedasi n. 1624. |
1852 |
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Andrea Turchetti (Competenze, II, f. 6v). |
1854, mar. 15 - ag. 25 |
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Angelo del fu Osvaldo Peressini3 presenta progetto di riforma della bottega sotto il portico e ne ottiene l’approvazione (A.S.U., C.A. II, 66, 1941 e 6016 Orn. II C, con dis.). |
1854, ag. 25 |
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Angelo Peressini ottiene il permesso di riformare la parte superiore della casa (A.S.U., C.A. II, 66/1854, 6016 Orn. II C, con dis.). |
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°° |
Il disegno è firmato da «Brida Giacomo Muratore». |
1876 |
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Libreria di Angelo Peressini (COSMI-AVOGADRO, 98), segnalata ancora nel 1883 (AVOGADRO, 147); |
1890 |
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È dei fratelli Peressini cartolai. |
1939 |
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Viene demolita. |
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Ricostruita in un unico edificio insieme con i n. 1621 e 1622. |
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NOTE |
1 |
Per i Sacchia vedasi n. 788. |
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2 |
JOPPI, Contributo IV, 128-129 e supra n. 108, chiesa del Cristo. |
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3 |
Per la cartoleria Peressini: PICCO, Ricordi, 123. |
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BIBLIOGRAFIA |
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BATTISTELLA, Udine nel secolo XV, 60; PICCO, Via Mercatovecchio. Abbellimenti, 364; della PORTA, Udine scomparsa, 44; TENTORI, Architettura e architetti, 351. |