1673 |
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Appartiene al convento delle Grazie. Vedasi n. 1568. |
1801 |
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Giuseppe Bossi (Nomenclatura, f. 58v). |
1809 |
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Giuseppe Sborz, cursore (Registro delli aloggi, f. 43v). |
1809, ott. 23 |
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Giuseppe q. Pietro Sborz — vende a Leonardo q. Valentino Tomasini «casa — n. 1569 composta in piano da stanza terranea divisa con paradana in due e da due solari sopra; confina a lev. con — Portanuova, a mezz. con casa delli rappresentanti il q. Giuseppe Comini, a pon. con case delli — G.B. e fratello — Bertoli, ed a tram. con casa — dell’acquistante —. La — vendita — viene fatta — per la — summa — di it. — L 2537,93 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10295, 54). |
1811, magg. 13 |
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Leonardo Tomasini vende ad Anna Maddalena Pistocchia, moglie in secondi voti di Giacomo q. Sebastiano Corra e figli di Michele Sbroiavacca, la casa 1569 per L 3013,79. «Confina a lev. il — borgo, — a mezz. con casa delli rappresentanti il q. Giuseppe Comino, a pon. con casa — delli — G.B. e fratelli — Bertoli, ed a tram. con casa — Tomasini —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10296, 160). |
1820, apr. 24 |
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Teresa del fu Giacomo ed Anna Madalena n. Pistochia coniugi Corra, moglie del sig. Nicolò di G.B. Pittoni, «vende — al — sig. Giuseppe Sbroiavacca — il giusto carato di propprietà della — casa e fondi sita — nel borgo di S. Cristofolo al c.n. 1569 — per — it. — L 205 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10307, 1443). |
1834, ag. 9 |
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«Giuseppe — fu Michele Sbroiavacca — vende alla — sign. Maria Giulia Boreatti Zai — una casa — portante i c.n. 1569, 1570 »; confina a lev. — Portanuova, mezz. con casa — Comino, pon. con casa — Bertoli, tram. con casa del sig. Carlo Tomasini. Questa vendita — si fa pel prezzo — di austr. — L 2289,28 —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10611, 4646). |
1846, apr. 2 |
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Paolo fu Girolamo Zai da Tarcento, chiede ed ottiene di cambiare gli stipiti di una finestra a pian terreno nella casa 1569 «i quali attualmente sono di tavole d’albero» (A.S.U., C.A. I, 406/II, 2238 Orn. II C). |
1852 |
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Appartiene a Maria Zai (Competenze, II, f. 5v). |
1856, nov. 16 |
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Paolo Giacomo Zai «volendo — riattare esternamente una sua casa posta — al c. n. 1569 —, alterando la prospettiva nel modo che nell’unito tipo apparisce» chiede il permesso per i lavori. Il nulla osta gli viene accordato (A.S.U., C.A. II, 66/1856, 8103 Orn. II C, con dis.). |
1883 |
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Vi ha sede la «Società fra i docenti elementari» (AVOGADRO, 134). |