Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1559
    Era un mulino, abbattuto nel 1924.
1528, giu. 30 * «In capitulo ecclesie B. Marie Maioris collegiate de Utino — canonici — penes eandem ecclesiam — francaverunt et tradiderunt mag. Bernardino q. Stephani Nigri de Monte Regali, molendinario Utini, habitanti in vico S. Christophori —, livellum — frumenti starii sexdecim ad mensuram Utini — super molandino — concesso Thome molendinario socero — prout de ipsa livellatione — patuit publico instrumento in membrana sub anno 1469 die — penultimo ianuarii sub signo et nomine q. ser Francisci a Fabris not., cuius molendini — hi dicuntur esse confines —: Utini, in vico S. Christofori et dicitur “molin de Roste”, super rugia latenti in burgo Glemone a parte superiori rugie est molendinum heredum mag. Iacobi Vassellarii molendinarii et ab inferiori molendinum fraternitatis Batutorum de Utino tentum per Barnabam molendinarium et iuxta domos contiguas dicti francantis ac rostam cerdonum e regione et alios suos plures et veriores confines —» (A.S.U., N., Germano Belloni, 5707, Istr. 1528-1538, f. 92r).
1587, dic. 5   «Excellens — doctor Hieronymus Suardus — uti curator q. ser Bernardini a Nigris de Utino pretio duc. 50 — vendidit — eccellenti — doctori — Thomæ a Porta q. — Maphei — dimidiam tertiæ partis unius rotæ molendini eorundem minorum, siti Utini in contrata S. Christofori in loco dicto1 della Rosta, iuxta a parte superiori molendinum excellentis doctoris — Iosephi Trenti — et ab inferiori aliud molendinum pii hospitalis S. Mariæ a Misericordia de Utino —» (B.C.U., ms. 1460, not. Leonardo Agricola, Prot. 1584-1588, f. 131v — 132v).
1636, giu. 4 * «— G.B. Collogna — alienò al — sig. Lonardo Caisello — un affitto — di formento staro uno — in spezie sopra la sua parte del molino posto — nella contrada di S. Christofforo, detto il molino ascosto —» (A.S.U., Arch. Caiselli, Istrumenti acquisti e vendite Udine e pertinenze, not. Bertrando Brunelleschi).
1668, magg. 10 * «Il sig. Steffano Madrisio da una et il sig. Carlo Alessandro Collogna dall’altra — concordemente presentarono appresso di me nodaro la scrittura dell’aggiustamento seguito fra di loro mediante — Giacomo Pistocchia, loro comune amico —, volendo concordemente che habbia forza di pubblico instromento» (A.S.U., N., Simone Paderni, 7501, XXV instr., f. 17v).
    Dal testo non si ricava alcuna allusione al mulino.
1669, giu. 22 * «— Antonio Madrisio, facendo a nome del — sig. Steffano suo padre —, in ragion di semplice affitto — d’anno in anno — reloca — a ser Antonio Greba monaro, habitante in questa città —, il suo molino posto — nel borgo di S. Christoforo, chiamato il molino ascoso di quatro sentimenti cioè due di toffo et due di mole a minuto, con un sborador, nel stato e nel grado, tolto in nota da m. Lonardo Marzona —; et questo per l’affitto annuo di formento — st 95, carne porcina lb 200, caponi para due, d’affitto di corte di S. Marco L 18 s 12 et il macinar — quel tutto farà bisogno al — locatore per uso di sua casa —» (A.S.U., N., Simone Paderni, 7501, XXV instr., f. 136r — 137r).
1746, sett. 4   «Pressati li — coo. Giuseppe e fratelli Madrisii dalla — co. Catterina Antonini Pappafava figliuola et erede del — co. Daniele Antonini alla francazione di capitali livellari —, hanno — fatto offerta alli — coo. Antonino e Giovanni Alfonso fratelli q. — Giovanni Daniele Antonini di un loro molino, posto — nel borgo di S. Cristofforo, detto delle Roste, o mollino ascoso, nella casa d’essi — coo. fratelli Madrisii pervenuto, come appar da pubblico concordio seguito con la casa Cologna il dí 5 aprile 1668 nelle note del q. — Simon Paderno not. —, di qui è che gl’antedetti — coo. Giuseppe e Giovanni Antonio fratelli Madrisii, facendo per nome anco delli — coo. molto rev. Francesco e Da-niello loro fratelli —, hanno — venduto — alli — coo. fratelli Antonini — il molino di confine con il loro palazzo, per il prezzo — risultante dalla stima Glereani di d 1816 —» (Francesco del fu Alessandro Brunalleschi, 9194, III instrom., f. 126r — 129r).
1775, dic. 11   I Madrisio ricuperano il mulino (Atto privato, come dall’atto notarile del 31 dic. 1822).
1801   Co. Francesco e fratelli Madrisio (Nomenclatura, f. 58v).
  * Affittuale il mugnaio G.B. Danelutto (ibid.).
[1807] * In esecuzione dell’invito del 12 giugno 1807, Giovanni Rioli segnala, come abitante in questo edificio, Simeone Celotti, affittuale del mulino (A.S.U., C.A., 1/2).
[1808] * Mulino a cinque ruote di proprietà di Lucrezio e fratello Madrisio (A.S.U., C.A., 1/2, 283).
1809 * Il mulino appartiene a Lucrezio e fratelli Madrisio. Vi abita il mugnaio Simone Celotti (Registro delli aloggi, f. 43v).
1822, dic. 31   Il co. Lucrezio fu Giuseppe Madrisio vende a Giacomo q. Paolo Noni «il mulino delle Roste, ossia nascosto, portante il c.n. 1559; qual — confina a lev. piazzetta di ragione Madrisio oltre la roia, mezz. strada, pon. e tram. — coo. fratelli q. — Antonio Antonini, ed è il molino stesso pervenuto nella famiglia — Madrisio in virtù del concordio seguito colle famiglie Cologna fin dal 5 apr. 1668, consta dalle note del — sig. Simon Paderno poscia venduto, colla riserva del patto di recupera, alli — coo. Antonino e Giovanni Alfonso fratelli q. — Giovanni Daniello Antonini col pubbl. instrom. 1746, 4 sett., appar nei rogiti del — not. — Francesco Brunelleschi et indi restituito in possesso della — famiglia Madrisio, per recupera verificata con scrittura — 11 — dec. 1775 —, atti del — not. Francesco Prodoloni —; ed è soggetto esso molino a marca di feudo censuale —. Questa — vendita — viene — fatta — per il prezzo — d’it. — L 4800 —» (A.S.U., N., Francesco Nicolettis, 10632, 3524).
1852 * Eredi di Giacomo Noni (Competenze, II, f. 4v).
1883   Vi lavora il mugnaio Francesco Basaldella (AVOGADRO, 149).
     
BIBLIOGRAFIA   JOPPI, Il castello di Moruzzo; della PORTA, Toponomastica, 136-137; C. SOMEDA de MARCO, Udine che scompare ed i filatoi, 262.