1801 | Francesco Cernazai (Nomenclatura, f. 58v). | |
* | Affittuale don Angelo Miotti (ibid.). | |
1809 | * | Proprietà di Francesco Cernazai. Vi abita il barbiere G.B. Bianchi (Registro delli aloggi, f. 43v). |
1845 | Aveva portici (LAVAGNOLO-GARLATO, Pianta). | |
1840, giu. 2 | * | Il podestà comunica alla polizia una denuncia pervenuta da G.B. Bianchi del fu Leonardo, da oltre quarant’anni pizzicagnolo e venditore di pane nel borgo di S. Cristoforo al c.n. 1553: «Da pochi giorni lateralmente al porticato della di lui bottega — n. 1553 persone — ‹ignote› si sono arrogate di appostare di tavole di pane in vendita e precisamente sotto li porticati n. 1552 e 1555 e di piú le stesse persone stannovi a guisa di sentinelle chiamando a loro tutti quelli che sono diretti per consuetudine alla bottega del Bianchi —» (A.S.U., C.A. I, 315/VI, 3082 Orn. II C). |
1847-1849 | * | Vedasi n. 1549. |
1852 | * | Appartiene ai fratelli Cernazzai (Competenze, II, f. 4v). |
1853, mar. 22 | * | Progetto di riforma della casa, inoltrato da Francesco del fu Giuseppe Cernazai (A.S.U., C.A. II, 66, 2073 Orn. II C, dis. firmato dal muratore Valentino Dreussi). |