1801 |
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Carlo Zorzi, orefice1 (Nomenclatura, f. 57v). |
1809 |
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Appartiene all’orefice Carlo de Zorzi che vi abita. La sua casa è ritenuta idonea ad ospitare un sottotenente (Registro delli aloggi, f. 43v — 44r). |
1813, giu. 27 |
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Carlo Zorzi chiede ed ottiene «di far sofitare il sottoportico al di fuori della sua casa situata nel borgo di S. Cristoforo al c.n. 1545» (A.S.U., C.N., 180). |
1840, lugl. 24 |
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Giuseppe fu Antonio de Zorzi vende a Francesco di Saverio Orter, negoziante di ferramenta, le case 1545-1588, confinanti a lev. strada, mezz. eredi Sturolo, pon. e tram. strada, per austr. L 10000 (A.S.U., N., Giovanni Giuseppe Clochiatti, 4809, Rep. IV, 3004, f. 131r). |
1845 |
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La facciata era sostenuta da modiglioni. La casa è di Francesco Orter, che la rifabbrica dalle fondamenta, arretrandola di cm 42 (A.S.U., C.A. I, 407/XXXIII; preventivo di spesa dell’ingegnere municipale A. Lavagnolo in data 30 lugl. 1845). |
1850, lugl. 17 |
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Il capo del quarto quartiere denuncia al commissario d’ordine pubblico come il cane di un maestro di lingua francese, domiciliato al c.n. 1545 presso Francesco Orter, abbia morso la bimba cinquenne Rosa Petrossi domiciliata al n. 1364 (A.S.U., C.A. I, 485, 803). |
1852 |
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Francesco Orter (Competenze, II, f. 4v). |
1876 |
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Libreria dei fratelli Tosolini (COSMI-AVOGADRO, 98). |
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NOTE |
1 |
Per lo Zorzi vedasi anche al n. 748. |
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BIBLIOGRAFIA |
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BERGAMINI-GOI, Testimonianze artistiche, 338; [CORGNALI], Sù e jù par Marciatvieri. Tre ciasis e une vitrine, 2; GANZER, Orafi, 357, 360; PICCO, Ricordi popolari. L’antica piazza, 165, 166. |