Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1520
1801   Consorti Tommasoni (Nomenclatura, f. 57v).
  * Affittuale Giacomo Ermacora ed altri (ibid.).
1809 * Appartiene all’oste Bartolomeo Tomasone. Vi abita il falegname Francesco Tomasone (Registro delli aloggi, f. 42v).
1811, genn. 26 * In seguito ad atto oppignorativo del 23 ott. 1810, asta senza esito di «metà della casa» di Sebastiano Tomasone, nel borgo d’Isola, al n. 1520 (A.S.U., C.N., 81, Bollettino asta).
1823, genn. 18   Maria q. Bortolo Della Giusta vende a Sebastiano q. Francesco Onofrio una casetta in borgo d’Isola al n. 1520, mappale 950-952, «confina a lev. — Pietro Caligaris, mezz. e pon. — Vincenzo e fratelli Agricola, tram. — Braidotti di Bertiolo e parte strada del borgo d’Isola, qual casa pervenne in essa Maria quale erede di Leonilda Merlini. Questa — vendita — si fa pel prezzo — di it. L 800 —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10603, 2980).
1829, nov. 21   I consorti Tomadoni vendono a Leonardo Tavosanis la casetta n. 1520 per L 2070 «composta — da tre stanze a pian terreno con tre porte d’ingresso sul borgo, con due stanze sopra, una grande ed una picciola, divise da paradana di tavole, con due scalette rustiche per andare in queste due stanze e confina a lev. — Pietro ed Antonio fratelli Caiigaris, mezz. — Lucietta Folini Bigozzi, pon. la stessa Folini, tram. il borgo d’Isol —. Questa — vendita — si fa — pel prezzo — di it. — L 2070 —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10608, 4009).
1834, apr. 12 * Leonardo del fu G.B. Tavosanis «ha divisato di riformare la casa di sua ragione — n. 1520 in borgo d’Isola». Il 20 genn. 1846 il proprietario viene multato perché all’edificio riformato non è stata applicata la grondaia. L’ 11 febbr. l’ingegnere municipale G.B. Locatelli riferisce che i lavori sono compiuti (A.S.U., C.A. I, 406/1846/II, 1578 Orn. II C, con dis.).
1834, ag. 29   «— Leonardo q. G.B. Tavosanis — vende — al — nob. — Giacomo Caino Dragoni — casetta — n. 1520 — composta — da tre stanze a pian terreno con tre porte d’ingresso sul borgo, con due sovraposte stanze con due scalette rustiche per andare in queste due stanze, e confina a lev. — Pietro ed Antonio fratelli Caligaris, mezz. — Lucietta Folini Bigozzi, pon. la stessa — Folini, tram. il borgo —. Questa vendita — si fa — per it. L 2356 —» (A.S.U., N., Nicolò Cassacco, 10611, 4648).
1846   È di Leonardo q. G.B. Tavosanis (A.S.U., C.A. I, 406/II, 965).
  * La congregazione municipale lo multa per L 88,27, in quanto egli non ha sistemato nell’edificio la grondaia con i tubi fino a terra. A questo punto il Tavosanis è costretto a provvedervi (A.S.U., C.A. I, 406/II, 965 Orn. II C).
1852 * Proprietà del convento di S. Chiara (Competenze, II, f. 3v).
1867, ott. 10   Il demanio pone all’asta la «casa civile» n. 1520, già proprietà ecclesiastica (“Giornale di Udine”, 2, CCXLI, 10 ott. 1867, 4).