1495, sett. 18 |
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Il nob. Giovanni di Zucco chiede al comune 26 passi di terreno in Giardino, volendo edificare una casa1 (Annales, XXXIX, f. 50r). |
1697, giu. 23 |
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Permuta tra il comune, che cede un pezzo di Giardino, ed il co. Federico di Zucco che cede un pezzo del suo orto (poi case dell’osteria del Nord) per allargare la strada avanti la nuova scalinata delle Grazie (B.C.U, ms. 1358/2). |
1798, magg. 2 |
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«— Giovanni q. Zuanne Toneghello della fortezza di Osoppo — ha — venduto — al sig. Armando Seraffini di Ziracco — una — casa di una sola stanza terranea con granaretto sopra in cativo stato, posta — nelle pertinenze del luogo detto il Giardino —, confina a lev. un cortivo e staletta di G.B. Zampa, mezz. eredi nob. — Feliciano Agricola, pon. — Giardino, ed a tram. —Zampa —. Al qual effetto — lo steso sig. Armando ha esborsata la somma di L 130 —» (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10351, 242, f. 307r — 307v). |
1801 |
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Eredi q. sig. Feliciano Agricola (Nomenclatura, f. 56v). |
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«Osteria, stalloni e varie affittanze» (ibid.). |
1809 |
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Il locale al n. 1516 era destinato ad uso della gendarmeria che vi entrò nel marzo e rimase sino al febbraio 1810 (A.M.U., Gendarmeria 1809-1813). |
1809 |
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Appartiene a Rizzardo e fratello Agricola. In una parte abita il fabbro Giuseppe Pascoli. L’edificio è inoltre adibito a «caserma di gendarmeria» (Registro delli aloggi, f. 42v). |
1821, apr. 6 |
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Nicoletto del fu Feliciano Agricola presenta progetto di riforma della casa n. 1516 e ne ottiene l’approvazione (A.S.U., C.A. I, 53/1821/III, 1541 Orn. II C, con dis.). |
1825, mar. 14 |
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«Convenendo alla deputazione di far eseguire il trasporto della terra dalla casa Zucco in Giardino, per sopraporla alla materia solida per la livellazione della medesima, convenne con Andrea e Giovanni fratelli Cremese e Paolo Modotti il trasporto contro il pagamento di austr. L 22 —» (A.S.U., C.A. I, 100/1825, I). |
1835 |
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Recapito della levatrice Caterina Clochiatti (A.S.U., C.A. I, 237/XII, Elenco del personale sanitario). |
1837, nov. 15 |
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Nicolò Agricola chiede ed ottiene di costruire un forno nella casa di sua proprietà al c. n. 1516 (A.S.U., C.A. I, 269/1837/III, 6579 Pol. II, con dis.). |
1843, febbr. 16 |
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Nicolò Agricola, possidente, domiciliato in Risano «ha divisato d’aprire una porta sulla facciata di pon. della di lui casa, posta nel pubblico Giardino — n. 1516». La deputazione d’ornato giudica il progetto tollerabile (A.S.U., C.A. I, 359/1843/IX, 1514 Orn. II C, con dis., firmato dal capomastro F. Nardini). |
1849, febbr. 11 |
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Nell’elenco di pistrinai e venditori di pane del primo quartiere, è segnalato a questo numero Olivo Mondini (A.S.U., C.A. I, 465, 135). |
1852 |
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I n. 1516 A e 1516 B appartengono a Nicolò Agricola (Competenze, II, f. 3v). |
1876 |
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Osteria “All’ancora” (COSMI-AVOGADRO, 105). |
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È gestita da Domenico Canciani, che tiene anche stallaggio (COSMI-AVOGADRO, 114). Il complesso ospita anche la bottega del tagliapietra Giuseppe Gregorutti (COSMI-AVOGADRO, 96), segnalata anche nel 1883 (AVOGADRO, 156). |
1883 |
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Osteria “Al Nord” (AVOGADRO, 151). |
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Gestione di Valentino Gervasi (ibid.). |
1938 |
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Osteria “Al Nord”. |
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NOTE |
1 |
La casa dovrebbe essere «pulcra». Si aggiunge però che «nichil fuit deliberatum quum — locumtenens et — deputati — dixerunt velle ire ad videndum et mensurare faciendum locum —». Nel rimanente periodo dell’anno non si trovano altri cenni alla faccenda. |
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BIBLIOGRAFIA |
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BATTISTELLA, Il giardino, 14-15; Parti prese...1880, 248, 270. |