Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1513
1736, sett. 17 * «Gl’ill.mi — deputati — hanno — concesso a ser Andrea Mesaglio monaro il pezzo di sito da lui supplicato nel pubblico Giardino, appresso il suo molino, lungo la riva della pubblica roia, contenuto nella pianta, fatta sengare sopra luogo —» (A.S.U., C.A., 14/9).
1766, magg. 2 * I mugnani Francesco Fabro e Giuseppe Mesaglio ricevono l’ordine di scavare l’alveo delal roggia a monte del loro mulino1 «dal luoco in cui entra la roia presso le pubbliche mura fino all’acquedotto per cui sorte l’acqua del monastero di S. Agostino» (A.S.U., C.A., 1/II, n. 134).
1801   Co. Daniele Antonini (Nomenclatura, f. 56v).
  * Affittuale Antonio Mesaglio, mugnaio (ibid.).
1807 * Dalla relazione dell’usciere Mattia Rigatti che, in obbedienza all’invito del 12 giugno 1807, per il n. 1513 segnala: «Antonio Mesaglio di questa comune, molinaro affittuale del — co. Danielle Antonini, con corenti n. 4» (A.S.U., C.N., 1/2).
1809 * Il mulino appartiene a Daniele Antonini. Vi abita il mugnaio Antonio Mesaglio (Registro delli aloggi, f. 42v).
1838, apr. 5   È del co. Gerardo q. Francesco Beretta (A.S.U., C.A. I, 285/1838/VII, 1670 Pol. Giud. IX D, con dis.).
  * Il proprietario «possiede — la fabbrichetta ad uso stalla e porticale con cortivo annesso, posti alle finestre della roia, rimpetto al molino sotto delle Grazie, pure di sua proprietà sotto il c.n. 1513, tutt’unito ha per confini verso lev. e tram. la casa con fondo al c.n. 1511 di proprietà del sig. Monfredo Antonio ed a pon. e parte di mezzodν l’alveo della roia. Stando nel divisamento di alzare alquanto la parte che serve di porticale e di riformare affatto la stalletta coll’aggiunta di nuova fabbrichetta verso il cortile e pure con alzamento —», chiede la possibilità di discutere col vicino coi buoni uffici dell’autorità competente. La conciliazione tuttavia non avviene (A.S.U., C.A. I, 285/VII, 1670 Pol. Giud. IX D, con dis.).
1844, dic. 19 * Gerardo Beretta, «proprietario del molino — presso il c. n. 1513, desidera di chiudere una porta nel prospetto minore di esso molino, sostituendovi due finestre simmetricamente collocate e di aprire una porta nell’estremità superiore del prospetto maggiore, in luogo della finestra che attualmente vi esiste». Il progetto è giudicato tollerabile (A.S.U., C.A. I, 375/1844/III, 8268 Orn. II C, con firma, del muratore G.B. Madrisotti).
1852 * Co. Gerardo Beretta (Competenze, II, f. 3v).
1868, mar. 9 * Descrizione sommaria del mulino in vista di un’asta contro i Mesaglio: «Fabbricato diviso in due sezioni, posto — nel pubblico Giardino al lato di ponente della — chiesa della B. Vergine delle Grazie, diviso in due sezioni, parte ad uso di abitazione e parte ad uso di molino di grano con stalla e finile, foccolo relativo e corte, che confina a lev. con Di Biaggio Bernardo e Teresa, a pon. con strada pubblica ed a tram. con strada pubblica, roiale e Manfredi Giacomo» (“Giornale di Udine”, 3, LVIII, 9 marzo 1868, 4).
1876 * Il mulino è gestito dai mugnai Francesco Birri e Rosano Basaldella. In questa casa inoltre ha recapito il negoziante di seta Giovanni Brunich (COSMI-AVOGADRO, 102, 114).
1883 * Il mulino è retto da Francesco De Filippo (AVOGADRO, 149).
     
NOTE 1 L’esistenza di un mulino è documentata in questa zona almeno dal 12 lugl. 1305, anche se al momento attuale non si possiedono elementi per identificare il suo posto preciso: «Henricus q. Suntachi de Utino — titulo donationis que dicitur inter vivos — dedit Dominico — q. Hermanni de Martingiaco, qui moratur Utini, recipienti vice et nomine Francisci de Spilimbercho f. Carneri domos suas de Utino et domos suas de villa Utini, molendinum suum de villa Utini prope S. Gervasium et omnes sues compos, pratos et omne suum aliud territorium tam de pertinentiis Utini quam ubique —» (A.S.U., N., Osvaldo Pitta, 5118, vacch. 1305, f. 51v — 52r).
     
BIBLIOGRAFIA   Archivum...Catastico, I, 359; Parti prese...1881, 109-110; Parti prese...1894, 99-100.