1771, ott. 5 |
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« — Tomasina, moglie del sig. Marco Bernardi — ed Orsola sorella Pichissine — hanno — venduto a — Giovanni Simonetti — la porzione di casa — posta nel borgo di Pracchiuso in capo alla corte, sito ed orto il tutto unito — per il prezzo — in L 2435 s 5». Nella stima allegata, si precisa che si tratta di «una casa di muri in due facciate di un piano, coperte di coppi, con altre fabriche in capo la corte, sito ed orto; tutto unito confina a lev. parte le case possesse ad affitto dagli eredi Trabaldi, servono per uso di fillatoio, e parte il sig. Giacomo Borghi, e pon. casa ed orti — del — convento della B.V. delle Grazie — ed alle monti pubblica strada del — borgo di Pracchiuso —» (A.S.U., N., Antonio Marchi, 9866, I instr., 20, f. 49r — 54r). |
1785, ott. 3 |
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«Desiderando — Nicolò e Pietro zii e G.B. q. Alberto nipote Pichissini di passare alla vendita della porzione di casa abbracciata dall’escorporazione 30 sett. 1772 praticata dalli — Venerio a pagamento d’un loro credito di L 1713 s 7, — Ermenegildo Pichissini, per nome — del sig. Nicolò di lui padre —, e Pietro zio e G.B. nipote Pichissini hanno — venduto — la porzione di casa situata nel borgo di Prachiuso — al sig. Antonio Feruglio — e ciò per il prezzo — di L 3661’ s 15 —» (A.S.U., N., Camillo Merluzzi, 9692, III instr., 438, f. 327v — 328r). |
1801 |
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Antonio Feruglio (Nomenclatura, f. 56v). |
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Affittuale Giulio del Torso (ibid.). |
1809 |
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Proprietà di Elena Feruglio, che vi abita (Registro delli aloggi, f. 41v). |
1852 |
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Caterina Feruglio (Competenze, II, f. 3v). |
1852, sett. 14 |
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Antonio Venerio chiede di riformare il pian terreno della casa, di sua proprietà. La deputazione d’ornato accetta, raccomandando anche la sistemazione della porta superiore (A.S.U., C.A. II, 66, 6624 Orn. II C, con dis. firmato da Valentino Dreussi). |
1852, ott. 12 |
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Antonio Venerio, proprietario della casa chiede ed ottiene di «far costruire una semplice cornice alla linda e biancheggiare la facciata» (A.S.U., C.A. II, 66, 7340 Orn. II C). |
1883 |
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Osteria “Al dragone” (AVOGADRO, 150). |
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Gestione di Maria Blasuttig Tonini (ibid.). |