Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1443 Chiesa di S. Agostino
1800, apr. 26 * « — Il nob. — Giulio q. nob. — Vicenzo Agricola — vende — unà casetta posta — nella parrochia di S. Valentino — la quale esiste presso la — chiesa delle — monache — di S. Agostino, e confina questa casetta a lev. con strada pubblica, a mezz. con — Giuseppe Tommasone, a sol a monte con — Lorenzo Miano ed alle monti con la — chiesa del monastero di S. Agostino —, consistente la casetta — in una stanza a pian terreno che serve di cucina, in altra stanza sopra ad uso di camera da dormire, la quale è sottostante all’angusto tratto del padiglione di coppi con piccola corticella in cui — esiste altro picolo coperto, al nob. — Gabriele q. — Augusto Conti — e ciò pel — prezzo — di d 300 —» (A.S.U., N., Antonio Marchi, 9866, III instrom., 466, f. 458v — 459r).
1801   Chiesa1 delle rr. madri di S. Agostino (Nomenclatura, f. 54v).
  * Affittuale Caterina Fasana.
1806, lugl. 28   Soppressione del monastero di S. Agostino.
1809   Gabriele Conti (Registro delli aloggi, f. 40v).
  * Vi abita lo stampatore G.B. Passalenti (ibid.).
1826, lugl. 28   Francesco Heidersdorf indirizza domanda alla congregazione municipale: «Determinato avendo di servirmi di una parte del fabricato della fu chiesa di S. Agostino ad uso di magazzino di pane, accompagno in duplo il disegno —; sicome poi la stanza, che riferisce sulla strada, ha di servire su la strada, ha di servire per la dispensa del pane, cosa va ad occorermi un foro provisorio per tal uso —» (A.S.U., C.A. I, 100/1826/II, 2669 Orn. II C, con dis.).
1826, ott. 13 * Francesco Heidersdorf chiede il permesso «di proseguire una porzione di fabbrica nella fu chiesa di S. Agostino nella contrada che conduce alle mura urbane —» (A.S.U., C.A. I, 100/1826/II, 3627 Orn. II C, con dis.).
1849, nov. 22 * Caterina Sburlini chiede il permesso «per intraprendere la riforma della faciata nel locale al c.n. 1443, calle S. Agostino». La deputazione d’ornato constata che l’opera è già costruita e che «spetta quindi alla congregazione di punire l’arbitrio». Ai proprietari viene pertanto applicata una multa, in data 4 dic. Il 17 dello stesso mese la Sburlini, «levatrice in Udine», chiede di esserne esonerata. Il 29 dic. viene convocato il capomastro Salvador che si giustifica (A.S.U., C.A. I, 487/VI, 7899 Orn. II C, con dis. firmato da Giuseppe Salvador).
1852 * Appartiene a eredi del fu Pietro Tomadoni (Competenze, II, f. 2v).
     
NOTE 1 Per la bibliografia, vedasi il convento, n. 1444.