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A partire dal 1420 la casa risulta gravata da un livello a favore della fabbrica del duomo, come attestano i rotoli dei secoli XVII e XVIII che ne riportano i fondamenti. |
1420 |
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La casa era di Daniele di Beivars, poi di Francesca sua moglie. Confinava con Driusso da Godia, Michele da Beivars, dalla parte davanti la roggia, mediante la strada e dalla parte di dietro certa androna (B.C.U., ms. F. XXV, f. 345r). |
1429 |
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Eredi di Francesca, cioè Orsola moglie di Pietro figlio di Lodovico da Tricesimo (ibid.). |
1466 |
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Daniele figlio di Orsola (ibid.). |
1511 |
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Antonio, detto Bressan, «sta appresso lo ponte drio S. Maria delle Grazie, — paga de livello — oio libra una —» (ibid.). |
1534 |
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Eredi di Antonio Bressan (B.C.U., ms. F. XXV, f. 345v). |
1550 |
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Nicoletto da Bergamo (ibid.). |
1565 |
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Gio. Maria di Lucca «speciaro» (ibid.). |
1647 |
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Eredi del q. Ottaviano della Porta «pagan sopra una casa appresso il ponte di pietra dietro il cimitero di S. Maria delle Gracie —» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 345v — 346r). |
1718, genn. 15 |
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«Casete acquistate da d. Menega e Virgilio madre e figlio Cavalli, poste al ponte delle Gratie» (A.S.U., Arch. Venerio, 3, Asse... Venerio, f. 17v - l 8v , n. X). |
1721-1743 |
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Antonio Cavalli: «Casa appresso il ponte di pietra dietro il cemeterio di S. Maria delle Grazie» (B.C.U, ms. F. XXV, f. 346r). |
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Ai Cavalli deve essere passata ancora dal 1700: «ultimamente da d. Menega Cavalli sua moglie» (ibid.). |
1743, febbr. 10 |
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«La casa confina a lev. con la strada pubblica presso il ponte della roia, mezz. casa di ragione del rev. p. Francesco Zoruto q. Valentino e parte li nobb. sigg. Vicenzo e fratelli Agricola, a sol a monte col ven. monastero di S. Agostino mediante la corte —, et alli monti con casa degli on. ser Girolamo e nipoti Venerii —». Ed inoltre: «Dissero i confinatori che la casa antecitata, essendo pervenuta nelli rr. pp. de’ Servi, fu venduta al pubblico incanto e pervenuta in ser Virgilio Cavali, viene presentemente possesa da ser Antonio Segati» (A.S.U., C.A., 89/20, partita 25). |
1750 |
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Antonio Segati (B.C.U., ms. F. XXV, f. 346r). |
1801 |
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Vincenzo Micheli di Campolongo (Nomenclatura, f. 54v). |
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Affittuale Elena Ferruglio (ibid.). |
1809 |
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Appartiene a Vincenzo Michieli. Vi alloggia il portinaio Giuseppe Barbetti (Registro delli aloggi, f. 40v). |
1812 |
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Osteria “Alla fenice” (Esercenti). |
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Gestione di Giovanni Oruzio (ibid.). |
1832, mar. 22 |
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Relazione del capoquartiere Domenico Di Giusto sulla comunicazione di avviso n. 1050, diretto ai venditori che ingombrano le strade «con merci di fruti ed oggetti riguardanti la salubrità»; al n. 1440 ha recapito il «casolino» Antonio Padoani (A.S.U., C.A. I, 193, Relazione di capoquartiere). |
1852 |
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Appartiene a Tommaso e Vincenzo Michielli (Competenze, II, f. 2v). |
1876 |
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Caffè “Al ponte” di Caterina Mondini (COSMI-AVOGADRO, 87). |