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Questa casa in antico forse era tutt’uno con il n. 1437. Ora anch’essa è divisa in due parti. |
1511 |
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«Iacopo Cargnello tessaro paga de fitto a s. Canciano sopra una casa, posta sopra li doi molini, confina da un canto appresso Domenico Quarnaro de Bayvars e appresso Iacomo Sef di Godia e appresso Antonio di Monfalcon » (B.C.U., ms. F. XXV, f. 24v). |
1513, lugl. 20 |
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« Ser Iacobus de Cavalcantibus, tanquam camerarius fabricę Maioris Utinensis, affictavit Iohanni q. mag. Parti calderarii de Utino unam domunculam muratam, soleratam et tegulis coopertam, sitam Utini in contrata divę Marię Gratiarum ad ripam Zardini communis, iuxta domum Danielis Baldane aromatarii; iuxta domum ser Gratiadei de Brixia, a duobus lateribus iuxta stratam publicam et quandam andronam consortivam » (Acta, VI, f. 187v — 188r). |
1519, apr. 12 |
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La casa fu affittata dalla fabbrica del duomo a mons. pre’ Graziadio de Manerbis e prima l’aveva in affitto Bertolo di Zulian di Loza (A.S.U., C.A., 89/20, part. 35). |
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In quel periodo è abitata da Gerolamo Onesti (ibid.). |
1586, apr. 15 |
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Da istrumento rogato da Leonardo Agricola: «Utini, in Ripa Zardini, in camino mei notarii» (B.C.U., ms. 1460, not. Leonardo Agricola, Istr. 1584-1588, f. 64v — 65r). |
1643, apr. 14 |
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«Alla partita di Gaspare Agricola sopra la casa della sua habitatione in Riva del Giardino, altre volte affittata ad un mons. pre’ Graciadio de Manerbis per mano di mess. Lonardo Agricola adν 12 d’aprile 1519, con patto che dovesse spender in migliorarla d 20, da essergli restituiti ogni volta che sarà dato comeato; hora paga il sig. Pietro Agricola, possessore della casa; dissero i confinatori che la casa è di presente possesso per lo sudetto Pietro Agricola, posta sopra la Riva del Giardino; confina a sol levado con la via consortiva, a mezodν la strada publica, a sol a monte col sig. Giovanni Rinoldi et ai monti col terrapieno della città» (A.S.U., C.A., 87/3, p. 51-52). |
1657, sett. 4 |
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«In Udine, sula riva del Giardin, in casa dell’infrascritto sig. venditor, a basso, nel mezzado, dove il nob. Lugrezio Agricola ha venduto al sig. Valentino q. Angelo Mularo un teren di campi dieciotto » (A.S.U., N., Orazio Agricola, 7735, I instr., f. 18r). |
1658, ag. 17 |
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«Utini, domi mei notarii positae in Rippa Viridari» (A.S.U., N., Gaspare Agricola, I instr., f. 46r). |
1707 |
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«Guglielmo Bonecco, erede del q. Girolamo Agricola fu del sig. Pietro, paga» (A.S.U., C.A., 89/20, part. 35). |
1708 |
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Paga Girolamo Mangili [con il fratello]. |
1735, apr. 10 |
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« Pagava il sig. Girolamo Agricola possessore et ora paga il sig. Gulielmo Bonecco. Et hora paga il sig. Martino Mangilli» (B.C.U., ms. D. 42, D Città di Udine, f. 3v). |
1743 |
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Proprietari e possessori i Mangilli; «confina a levante strada tendente alle pubbliche mura denominata stradella degli Ebrei, mezzodν con la pubblica strada della Riva del Giardino, a sol a monte case furono Rinoldi, presentemente dalli nobb. ser co. Costantino e fratello Percotti et alle monti mediante orto di detta casa con il sito denominato cimitero degli Ebrei che confina con il terrapieno della città (A.S.U., C.A., 89/20, part. 35). |
1743, magg. 6 |
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Dalle confinazioni condotte in collaborazione con gli anziani della vicinia del borgo: «Dissero i confinatori che la casa viene presentemente possessa et abitata dallo sp. ser G. Martino Mangilli q. Gerolamo » (B.C.U., ms. F XXI, f. 24r — 24v). |
1744 |
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«La casa di Gasparo Agricola, morto senza successione mascolina, era quella che si vede a mano sinistra entrando nella via che conduce al cimitero degli ebrei ora posseduta dal signor Gammartino Mangilli» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 174). |
1753 |
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Tommaso Patrielli paga all’ospedale «al nome di Gasparo Agricola» di L 1 s 11 «sopra una casa a livello nell’anno 1484, 19 genn., nod. ser Lorenzo de Papiriis» (A.C.U., A.A.O., Cattastico... 1753, f. 371v). |
1801 |
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Antonio Mesaglio (Nomenclatura, f. 53v). |
1809 |
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Appartiene agli agricoltori Giuseppe e Paolo Mesaglio. La parte del primo è occupata dall’industriante Valentino Passalent, quella del secondo dal sensale Beltrame Zanuzio e dal falegname Giovanni Schiattone (Registro delli aloggi, f. 40v). |
1825, magg. 19 |
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Giuseppe fu Antonio Mesaglio vende a Francesco Mondini per austr. L 1689 porzione di casa al n. 1438 «consistente in due stanze peppiano, due camere in primo appartamento, grannaro sopra, fondi relativo e diritto d’ingresso dal maggior corpo d’essa casa ; confina a mezz. Riva del Giardino, pon. rappresentanti Percotto» (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10550, 2440). |
1825 |
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È di Teresa Percoto, Anna Piva, Angiola Del Negro. Vedasi n. 1437 (A.S.U., C.A. I, 100/1825-1V, Strade, marciapiedi...). |
1847, dic. 11 |
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Il G.B. fu Giuseppe Zamparo vende a Cristoforo fu Francesco Milanese casa n. 1438 A e B per L 10600. La casa comprende anche filanda di otto fornelli; confina lev. strada tende alle mura, mezz. Riva del Giardino, pon. parte Luzzatti loco Percoto, parte Mesaglio e G.B. Uliana, tram. mappale 923 (Not. Antonio Cosattini). |
1852 |
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I n. 1438, 1438 A, B appartengono a Cristoforo Milanese (Competenze, II, f. 1v). |
1852, febbr. 17 |
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Cristoforo Milanesi, « proprietario della casa n. 1438 A, B desidera fare le opere di ornamento tracciate nel tipo ». Si tratta del cornicione, il cui progetto viene approvato (A.S.U., C.A. II, 66, 1172 Orn. II C). |
1853, lugl. 28 |
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Cristoforo Milanesi « domiciliato al n. 1438, desidera riformare una casa di sua proprietà, sita in calle Agricola, formante parte a lev. del numero suddetto ». Il permesso è concesso (A.S.U., C.A. II, 66, 5228 Orn. II C, con dis.). |
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Sec. XIX e princ. XX. Nella parte posteriore di questo numero, con ingresso in vicolo Agricola, vi era un postribolo, detto “della Gose”. |
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BIBLIOGRAFIA |
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BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 241. |