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Nella chiave dell’architrave, stemma Rinoldi1. |
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L’orto di questa casa era stato il cimitero degli ebrei2 (della PORTA, Toponomastica, 1-2). |
1556, genn. 18 |
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Actum Utini in ripa Zardini in domibus nob. d. Thome et Iohannis de Raynoldis (not. Giovanni Pontona). |
1571, mar. 2 |
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« D. Magdalena, dicta Milena, f. q. Sebastiani Picchinutti et uxor rel. q. Thomæ Modotti de burgo S. Luciæ Utini, cum consensu Ioannis sui fratris, precio ducatorum duodecim , ser Ioanni Baptistæ Consino girurgico Utini, pro medella per eum præstata Ioanni eius fratri vendidit phisico d. Gaspari Prathensi3 civi Utinensi unam petiam horti sitam Utini in androna Hebreorum, iuxta a solis ortu hortum emptoris, a meridie hortum Raymundi de Raymundis civis Utinensis partim et partim cortem et aream venditricis, ab occasu stratam publicam et a septentrione domos et hortum Francisci de Longis Utinensis » (A.S.U., N., Mario Albino, 5950, Istr. 1571, f. 9v — 10r). |
1639, febbr. 17 |
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« In casa del nob. Giovanni Rinoldi, posta sopra la Riva del Giardino nel mezado da basso » (A.S.U., Arch. Caimo, 9, not. Sebastiano Fistulario, copia di Riccardo Rasmonio). |
1653, genn. 18 |
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«Il nob. Giovanni Rinoldo; gentilhuomo di questa città, essequendo il convenuto fra lui et li sigg. Genutii infrascritti, come nella scrittura dei 25 nov. 1651 , alienò al sig. G.B. del fu sig. Gioseffo Genutio certe case di ragione del medesimo Rinoldo, poste in capo il Giardino, poco discoste dalle sue dominicali, della qualità e presso i confini descritti nell’aggiunta stima dello spett. Contrino perito publico fin sotto l’ultimo di dic. 1651 et anco prodotta negli atti di me notaro e finalmente laudata da loro, che d’accordo fanno, detratti d 53 L 1 s 9 , ducati seicento » (A.S.U., N., Andrea Brunalleschi, 7549, 1653 Instr., f. 25r — 25v). |
1710, mar. 24 |
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«Pianta d’un pezzo di fondi di ragion publica, posto atomo le publiche muraglie, confina a lev. strada publica, a mezo dν parte le sepolture delli hebrei e parte nobb. Percoti e per avanti nobb. Rinoldi, a pon. fondi publico et a tram. strada publica a rimpeto le publiche muraglie, fatta da me infrascritto perito sopra l’instanza del nob. Guerin Percotto, qual è di quantità superficiale di ps 484 di piedi cinque per passo » (A.S.U., C.A., 14/22, con dis. firmato dal pubbl. per. Antonio Garbini). |
1710, dic. 14 |
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In una casa «sula riva del Giardino» abita il canonico d’Aquileia Costantino Percoto (A.S.U., N., Francesco del fu Andrea Brunalleschi, 8300, V istr., f. 91v). |
1743 |
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Vedasi n. 14381. |
1744 |
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Vedasi n. 1438. |
1744 |
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«La casa dei Rinoldi venne rifabbricata da loro; scorgesi ancora, scolpita sopra il portone, l’insegna dei Rinoldi. Giovanni q. m Nicolò la vendette nel 1635 alli signori Gio. Batta e fratelli Genucci per ducati 600» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 175). |
1747, mar. 24 |
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Disegno in pianta di Alessandro Rota col cimitero degli ebrei (A.S.U., Arch. della Porta, 12). |
1755, mar. 3 |
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Pianta del cimitero degli ebrei (A.S.U., Arch. della Porta, 12). |
1755, mar. 22 |
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Costantino e fratelli Percoto dell’autorità comunale: «Dalla magnificenza di questo ill.mo publico alla famiglia di noi sottoscritti , con decreto 31 marzo 1710 fu concesso e permesso di poter ampliare l’orto di nostra casa situata sulla Riva del Giardino publico, con estenderlo in spazio di tv 484 sopra il terren publico vicino le publiche mura tra la Porta del borgo di Gemona e la Porta del borgo di Prachiuso, dove per anco esiste un terrapieno in grande parte derupato; essendoci poi sortito di farne l’acquisto d’altro pezzetto d’orto contiguo al sopraddetto verso pon., svegliò in noi il desiderio di ampliare in figura quadrata anco in seguito a quello l’unione e con riverente memoriale ci presentassimo al ragionato ill.mo, ove con benigno rescritto nel dν 27 marzo 1747 ci presentiamo a richiedere che in aggiunta alla concessione fattaci, che chiudere possiamo con il muro anco il sito conotato in esso dissegno » (A.S.U., C.A., 14/29). |
1803, apr. 30 |
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Giacomo q. Costantino Percoto e fratello Variente4 vendono per fiorini 7588 L 4 al rev. Bortolo e ad Antonio q. Vincenzo Grattoni di Chiopris5 «la porzione di casa dominicale con cortivo ed orto, posta su la Riva del Giardino che sta descritta nella seconda parte delle divisioni 18 magg. 1802 delli pubbl. per. Carlo Iacotti e G.B. Beltrame ed ali suddetti fratelli toccata in sorte a risserva della fabrica ad uso di osteria e della rimmessa col picolo cortivetto a detta rimmessa annesso, che viene separato dall’altro cortivo da un recinto di muro a tal oggetto eretto, qual osteria, rimmessa e cortivetto s’intenderà esclusa dal presente contratto » (A.S.U., N., Girolamo Cosattini, 10391, V instr., 342, f. 437v — 438v). |
1809 |
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È di Antonio Grattoni (Registro delli aloggi, f. 40v). |
1830, ag. 6 |
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« Giacomo del fu Antonio Grattoni vende al sig. Angelo Canciani la casa di muro coperta di coppi con interni fabbricati, fondi, cortivo, orto e muri di chiusura, il tutto riunito in Udine riva del pubblico Giardino al c.n. 1435 , confina a lev. Paolo Subera e cimitero delli ebrei, pon. sig. Pietro Bianchi, mezz. via o sia prospetto del Giardino e tram. le mura della città mediante strada. Era il detto stabile di comune ragione delli coo. Giacomo e Variente del fu Costantino Percotto, che lo vendettero con instr. 30 apr. 1803 a rogiti del sig. Girolamo Cosattino not. alli sigg. rev. don Bortolo ed Antonio q. Vincenzo Grattoni di Chiopris. Il prezzo dello stabile resta convenuto in austr. L 14000 » (A.S.U., N., Francesco Nussi, 10556, 3454). |
1837, magg. 10 |
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« Antonio Passamonti vende ad Angelo Canciani il fondo fu ad uso di cimitero israelitico situato sulla Riva cosi detta del publico giardino, ossia Riva d’isola, in mappa al n. 926, della superficie di pert. 0,90 , a cui confina a lev. calesella Agricola che mette alle mura della città, mezzodν diversi particolari, pon. e tram. l’acquirente Canciani; la presente cessione viene fatta nello stato e grado in cui pervenne al venditore Passamonti, che lo acquistò dalla ditta Raffael Vita Treves nob. de Bonfil di Venezia con altri immobili e livelli con istr. 3 gennaro p.p. a rogiti del not. sig. Paolino comincioli e debitamente registrato in Venezia li 4 detto alla boll. n. 1022. La vendita viene fatta per il prezzo di austr. L 1200 » (A.S.U., N., Riccardo del fu Antonio Paderni, 10488, 1769). |
1852 |
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Proprietà degli eredi di Giacomo Canciani (Competenze, II, f. 1v). |
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NOTE |
1 |
Per la famiglia Rinoldi: FRANGIPANE, Registro e genealogia della famiglia Rinoldi; MONTICOLI, Cronaca, 35; L. PALLADIO degli OLIVI, Cronaca, B.C.U., ms. 642, f. 209. |
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2 |
Il documento di acquisto da parte degli ebrei, datato 22 maggio 1405, non autorizza a dedurre che l’appezzamento fosse l’orto di una casa attigua. Vedasi inoltre, anche per l’estensione, le case contermini, specie la n. 1438. |
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3 |
Per Gaspare da Prata: BAJARDI, Il servizio medico, 126. |
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4 |
Per Variente Percoto: di MANZANO, Cenni, 158; PERUSINI, Incisori friulani, 117; ROSSITTI, Dizionario, 73-76; de RUBEIS, Catalogo, 6(1938), 16. |
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5 |
Per la famiglia Grattoni: MIOTTI, Genealogie nobiliari, 54. |
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BIBLIOGRAFIA |
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BATTISTELLA, Il giardino del patriarca, 8; BERGAMINI-SERENI, Tra case e palazzi, 240; FRANGIPANE, Regesti e genealogia della famiglia Rinoldi; IOLY ZORATTINI, I cimiteri, 45-60; della PORTA, Toponomastica, 1-2, 113-114; de RUBEIS, Catalogo (1938), 16. |