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Nella chiave dell’architrave, stemma. |
1801 |
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Co. Variente Percoto (Nomenclatura, f. 53v). |
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Affittuale Leopoldo Zuccolo1 (ibid.). |
1809 |
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Proprietario ***. Inquilino l’ortolano Antonio Padoano (Registro delli aloggi, f. 40v). |
1814, mar. 29 |
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Giuseppe Prisani inoltra richiesta per riformare la casa: «— per comunicazione delle stanze a pian terreno, occorre di formare una porta fra le due finestre, della larghezza di pd 4, altezza b 4» (A.S.U., C.N, 180, 1748 Orn. 19). |
1825, sett. 17 |
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È di Pietro Bianchi (A.S.U., C.A. I, 100/1825 IV, Strade, scoli. Elenco dei proprietari delle case sulla Riva del Giardino). |
1826, magg. 22 |
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Pietro Bianchi, dovendo «eseguire alcuni lavori interni in una sua casa posta sulla Riva del Giardino», chiede il permesso di modificare di conseguenza la facciata, spostando lateralmente la porta, che avrà la linea ad arco, e aggiungendo una finestra centrale per piano (A.S.U., C.A. I, 100/1826, Case e fabbricati, 1655 Orn. II C). |
1832, mar. 27 |
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Pietro Bianchi «desidera di ornare con stipiti gradino e sopraciglio di pietra piacentina la porta che corrisponde alla pubblica strada, riducendola anco a migliori proporzioni. In tale incontro, volendo alzare il piano interno della stanza a cui la porta dà ingresso, per ridurlo al livello del restante della casa, propone di pore un gradino in linea della porta stessa». La deputazione d’ornato in proposito sostiene che «la riduzione della porta — addimanda anche la riduzione delle finestre del pian terreno e l’apertura di una nel mezzo e per ogni piano, affinché sia sufficientemente regolare la facciata —» (A.S.U., C.A. I, 193, 1278 Orn II C, con dis.). |
1851 |
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Vi era una filanda di seta (“Il Friuli”, 4, CXIV, 23 magg. 1851). |
1852 |
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Eredi di Pietro Bianchi (Competenze, II, f. 1v). |
1856, ott. 17 |
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Dalla relazione dell’ingegnere municipale G.B. Locatelli sul sopralluogo: «— Considerevole estensione di fondo ad uso cortile ed orto che vi è annesso; stato di conveniente manutenzione; la disposizione di locali di attrezzi e macchine per l’industria serica, cioè filatura di bozzoli e torcitura della seta —». Proprietà della minorenne Della Martina (A.S.U., C.A. II, 76, 273). |
1863, nov. 25 |
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Dalla relazione dell’ingegnere municipale alla congregazione municipale: «Il fabbricato che intende costruire il sig. Giovanni Brunich nel suo orto al c.n. 1434 in confine colle proprietà comunali, strada interna di circonvallazione ed orto annesso al collegio claustrale ad uso delle rev. mm. di S. Chiara, non porta alcun pregiudizio alle suddette proprietà —» (A.S.U., C.A. II, 76, 691 VIII 1863). |
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NOTE |
1 |
Circa il sodalizio artistico che lega padrone ed affittuale, basta scorrere l’elenco delle incisioni del primo: ROSSITTI, Dizionario, 74-76. Per Leopoldo Zuccolo e la bibliografia aggiornata relativa: G. e A. BERGAMINI, Leopoldo Zuccolo e il suo manoscritto sui pittori friulani, 259-280. |
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STUDI INEDITI |
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L. PALLADIO degli OLIVI-CAIMO DRAGONI, Cronaca, p. 209-210. |
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BIBLIOGRAFIA |
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CELOTTI, La massoneria, 44; KECHLER, Industria serica, 298, 299; PICCO, Ricordi, 132. |