Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1432
    Era una casa interna. L’attuale casa, decorata in terracotta, fu fabbricata dopo la prima guerra mondiale1.
1801   Giuseppe Messarini (Nomenclatura, f. 53v).
1809 * Appartiene all’agrimensore G.B. Mazzarini (Registro delli aloggi, f. 40v).
1824, giu. 22   G.B. q. Giuseppe Massarini vende per L 2708 a Valentino q. Giuseppe Morandini «una casa — situata — sulla Riva di questo pubblico Giardino con cortivo ed orto, portante il c.n. 1432 —, confina a lev. nob. famiglia Asquini, a mezz. strada pubblica, a pon. eredi Cavalieri ed a tram. orto del v. Ritiro di S. Chiara —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10309, 1900).
1825, febbr. 2   Valentino Morandini la vende per L 3100 ad Antonio e Maria Carlini (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10310, 1952).
1825, magg. 30   «— Antonio q. altro Antonio e Maria n. Storti, figlia del sig. Giacomo, iug. Carlino, — vendono al — comparente G.B. Picotti — una casa con cortivo ed orto e con muri chiusorii ed impianti —, situata —sulla Riva del pubblico Giardino, portante il c.n. 1432 —, confinante a lev. con case, cortivo ed orto — delli — fratelli figli del fu — Francesco Asquini, a mezz. con la strada che gira sopra la Riva del Giardino, a pon. eredi Cavalier ed eredi Scrosoppi ed a tram. con orto del — ritiro di donzelle sotto il nome di S. Chiara — e ciò per lo prezzo dilt. L. 3828,80 —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10310, 1998).
1825, sett. 17   È di G.B. Picotti (A.S.U., C.A. I, 100/1825-IV, Elenco dei proprietari della case sulla Riva del Giardino).
1826, magg. 7 * «G.B. Picotti, possessore della casa — sulla Riva del Giardino al c.n. 1432 —, conoscendo che l’atuale faciata, consistente in un portone colocato in situazione non armonica, merita una qualche riforma, ha pensato chiudere il portone stesso trasportandolo nel mezzo, ed alzando l’arco del portone medesimo —» (A.S.U., C.A. I, 100/1826, 1498 Orn. II C, con dis.).
1852 * Appartiene ad Anna Picotti (Competenze, II, f. 1v).
1865, sett. 30 * Giuseppe Barbetti desidera «erigere una fabbrichetta ove esiste il muro di cinta che dà ingresso alla sua proprietà verso la riva del pubblico Giardino al c.n. 1432». Dalla relazione della deputazione d’ornato si deduce che è sua intenzione «aprire due grandiosi portoni al piano terra, portoni che sembra vogliano inghiottire l’intero fabbricato». La deputazione respinge il progetto anche per la «cattiva distribuzione di tutte le parti della facciata, che in complesso farebbe una sgradevole impressione» (A.S.U., C.A. I, 780, 7753 Orn. II C).
[1938]   È di Iuri.
     
NOTE 1 Il restauro fu operato sotto la direzione dell’arch. Gianni Avon nel 1966.