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Questo numero comprende due case, a e b. Vedasi n. 1425: una proviene dalle proprietà di Brazzà e l’altra da quella dei Moises1. |
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Annotazione anonima e priva di data esistente nelle Carte Moisi: «La mia casa in Udine sula Riva del Giardino, il di cui fondo fu comprato l’anno 1551, cioè anni tredici dopo il fidecommisso, come da l’instrumento; ora come dalla vista val d 1351 e sopra la quale non ho avuto che ducati cento e cinquanta» (A.S.U., Arch. Florio, 98, Carte Moisi, f.v.). |
1662 |
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«Francesco Moisesso fu di ser Zuane, in loco di mess. Federicco Savorgnano della Bandiera» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 24r). |
1710, giu. 4 |
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«In borgo d’Isola, nel mezado delle case dell’infrascritto co. di Brazzacco» (A.S.U., N., Francesco Brunelleschi, 8300, V instr., f. 50r). |
1735 |
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« Eredi del q. Francesco Moises fu ser Zuanne pagano per il fondi posto in Riva del Giardino sopra la casa annessa all’horto delle monache di S. Chiara lb 1. Questa casa fu acquistata dal q. co. Giurismondo Arcano2 ed ultimamente dalli heredi del medesimo fu cessa al sig. Agostino Obizo, qual paga» (A.S.U., C.A., D. 42, f. 3v). |
1786, dic. 14 |
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«Il co. Antonio di Brazzà e Cergneu q. Ettore ha venduta al sig. G.B. q. Vincenzo Folini una casa posta sul filo del borgo d’Isola con fabrica interna , che confina a lev. con fondi del monastero di S. Chiara, mezz. con la strada del borgo , pon. col march. Carlo q. Tommaso Obbizzi ed a tram. con detto monastero , con fondi, cortivi ed orti, quali vengono condotti a semplice affitto da Antonio Placereano pistor per annui d 70 . E ciò fa pel prezzo di d 2400 » (A.S.U., N., Giuseppe Nicolò Romanutti, 2942, 187, f. 173v — 174r). |
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Nella procura in calce (f. 174r) il co. Antonio di Brazzà incarica il figlio di «passare all’allienazione della di lui casa posta nella città d’Udine, nel borgo d’Isola, fu di ragione Sbroiavacca». |
1795, genn. 28 |
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Permuta tra gli Obizzi e i Follini di «una porzione di casa, cortivo ed orto aderenti alla casa dominicale» destinata alla controddote della march. Margherita di Zucco loro madre, con «porzione di casa, cortivo ed orto all’opposto vento, furono di ragione Sbroiavacca, passati nella famiglia di Brazzà, indi nel sig. G.B. Folini , aderenti pur questi alla casa dominicale del Follini, senza di cui non erano in grado di poter compier in tempo la casa dominicale già incominciata per estendersi da quella parte». Inoltre «disposti li marchesi a contribuire alle cure prese dall’ecc.mo Pietro Canal, attuai luogotenente, per l’acconcio del borgo di Gemona a cui tanto devono per l’interesse preso della loro famiglia con paterno affetto, trovandosi in dovere di accordare una piccola porzione del fondo dell’orto cesso a detto Folini per l’ampliazione dell’alveo della pubblica contigua roggia, perciò resta patuito che dall’attuale alveo, fino all’antile della porticella che dall’orto Folini mette nella piazzetta del monastero di S. Chiara e in linea retta del muro che separa la roggia dall’orto, abbia il sig. Folini ad accordare l’ampliazione al luogotenente » (A.S.U., C.A. I, 88/XIII). |
1801 |
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March. Tomaso Obizzi (Nomenclatura, f. 53v). |
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Affittuale Mattia Linceo (ibid.). |
1809 |
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Appartiene a Tommaso e fratelli Obizi. Vi abita l’impiegato Riccardo Paderni (Registro delli aloggi, f. 39v). |
1811, lugl. 25 |
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« In pendenza delle divisioni da qualche tempo incaminate della facoltà delli sigg. Agostino, Silvestro e Tommaso del q. Carlo Obbizi , fu tra essi stipulata la privata scrittura , in forza della quale fu al sig. Tommaso Obbici assegnato provvisoriamente il possesso della casa in facoltà commune con case basse interne, cortivo ed orto con stallone posteriormente erretto , situata nel borgo d’Isola al c.n. 1426, confina a lev. con cortivo del monastero di S. Chiara, mezz. colla strada del borgo, pon. con altre fabbriche e fondi di detti Obbici ed a tram. con fondi delli eredi Follini e che con instrom. di permuta 28 genn. 1795, per atti di Riccardo q. Andrea Paderni not., essi Obbici l’ebbero in permuta dall’ora defunto G.B. q. Vincenzo Follini . Il detto Tommaso Obbici vende al sig. Menini3, per prezzo di L 8698,54 la casa sudetta con cortivo, orto, stallone e case basse interne » (A.S.U., N., Luigi Bertoldi, 10359, 654). |
1812, ag. 4 |
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Domenico di Nicolò Menini vende a G.B. e Luigi di Giuseppe Pers casa con casette interne, «stalletta, cortivo ed orto» al n. 1426, confinante lev. S. Chiara, mezz. borgo, pon. Agostino Obizzi, tram. eredi fu G.B. Fullini (A.S.U., N., Daniele Micheloni, 10323, Rep. III, 795, f. 11r). |
1812, ott. 26 |
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G.B. e Luigi Pers chiedono ed ottengono il permesso di restaurare il coperto della casa « abbisognando questa dell’immediato ristauro » (A.S.U., C.A., 179/XIX). |
1846 |
° |
È di Valentino Scrosoppi (A.M., Atti Ornato 1843). |
1852 |
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È di G.B. Pers (Competenze, II, f. 1v). |
1864 |
° |
È di Pietro q. G.B. Rossi, che presenta progetto di riforma (A.M., Atti Ornato 1857-1864). |
1869 |
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È di Marcellino Canciani, che ne riforma la facciata (A.M., Atti Ornato 1865-1873). |
1883 |
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Recapito del sensale di granaglie Domenico Toppani (AVOGADRO, 143). |
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NOTE |
1 |
Sulla famiglia Moises vedasi n. 1428. |
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2 |
Sulla famiglia d’Arcano: DEGANI, I signori del castello d’Arcano; MONTICOLI, Cronaca, 78. Vedasi anche n. 2044. |
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3 |
Nicolò, come si ricava dal contesto. |