Consiglio dei Distretti Notarili Riuniti di Udine e Tolmezzo
Dipartimento di Ingegneria Civile e Architettura Università degli Studi di Udine
Memorie su le antiche case di Udine di Giovanni Battista della Porta: un archivio aperto per la conoscenza della città storica
progetto di ricerca a cura di Anna Frangipane dall’edizione a stampa curata da Vittoria Masutti, 1984-1987
1425
    Questo numero risulta dalla riunione di diverse proprietà e doveva comprendere anche tutta l’area del n. 1426.
  * Su una parte del fondo grava ab antiquo un livello per la fabbrica del duomo, come si desume dai rotoli settecenteschi che ne citano i fondamenti.
1407-1418   «Modo solvit Iacobus a Monialibus qui habitat in ipsa domo quia emit ipsam cum illo onere, ut patet manu Ioannis not. de Liulla. Mag. Silvester lanarius de burgo Glemonæ super Royale habitans solvit — super quadam domo sua cum curia et orto — iuxta Zardinum d. patriarchæ, iuxta hæredes ser Tintini de Arthenea, iuxta Simonem de Godia, iuxta Candidum de Sato et iuxta viam publicam, libras olei duas ut constat — publico instrumento donationis — manu Francisci not. Nicolussi —» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 23v — 24r).
1428   «— Ser Federicus q. ser Federici de Savorgnano1, Utini in burgo Glemonæ interioris habitans, tenetur solvere super una — area de muro cuppis cohoperta, quam emit a Nicolao de Cerneglono, pro qua olim solvebat mag. Silvester lanarius, cum orto postposito, sita prope Zardinum et viam publicam —, libras olei ij»2 (B.C.U., ms. F. XXV, f. 24r).
1526, ott. 6   II nob. Federico q. Iacopino di donna Leonarda dei consorti di Fagagna vende al nob. Pantaleone de Uccellis di Savorgnano, suo zio materno, le sue case in borgo d’Isola, con corte ed orto, ove è la pescheria, confinanti ad occidente con la casa di Agostino Geronimiano3 e la roia, a sett. la strada che va alla chiesa, a levante orti del compratore e monache di S. Chiara (A.S.U., N., Antonio Belloni, 5453, Istr. 1426-1427, f. 31v — 32v).
1528, ott. 24 * «Utini, in burgo Insulę, in camera cubiculari — locatoris, sive in domo veteri. Ibique ser Andreas q. nob. ser Pantaleonis de Savorgnano civis Utini — locavit — Filippo f. Antonii de Noiareto Prati — unam braidam —» (A.S.U., N., Giovanni Erasmi, 5410, vacch. istr. 1528, f. 531v).
1529, nov. 3 * «Nob. ser Andreas q. — Pantaleonis de Ucellis de Savorgnano — precio — ducatorum triginta — quod — habuit — in tot tronis, mocenicis argenteis et duobus ducatis auri sive uno sub cuneo Veneto et alio sub cuneo Ungaro a nob. ser Hieronymo q. — Nicolai de Raimundis cive Utinensi —, vendidit — ser Hieronymo — unum livellum perpetuale — stariorum octo frumenti — ad mensuram comunis Utini, annuatim persolvendum per ipsum venditorem — ad domum eiusdem emptoris — in qualibet tertia die mensis novembris et hoc specialiter super domibus solitę habitationis — venditoris, sitis Utini in burgo Insulę cum curia, viridario et stabulis contiguis, iuxta ortum dicti venditoris, rectum per me notarium, iuxta ortos domorum et curiam monasterii S. Clarę, iuxta domum — ser Hieronymi de Hieronymis notarii Utinensis qui fuit q. d. Augustini de Hieronymis, iuxta domos hospitii “Ensis” burgi Glemona, iuxta rugiam labentem per burgum Glemonę —» (A.S.U., N., Giovanni Erasmi, 5410, Prot. 1529-1530, f. 47v — 50r).
1643   «Alla partita di — Pantaleone è — Andrea Savorgnan della Bandiera, in luogo del q. — Zuanne q. Tomaso del Torso, sopra una casa, qual già teneva Filippo del Torso, habitata nell’anno 1594 per un tal — Zuanne di Bernardino speciale, confina con — G.B. Franceschinis, hora veramente pagano il sig. Cesare e fratelli Sbroiavacca4, che possedono la detta casa. Dissero i confinatori — che la casa è posta nel borgo d’Isola, possessa et habitata per li — sigg. Sbroiavacca, confina a sol levado la corte del monasterio di S. Chiara, a mezodν la strada pubblica, a sol a monte il sig. Bartholomio Rizzotto et ai monti il monasterio di S. Chiara, o vero certi horti. Paga oglio lb 2» (A.S.U., C.A., 87/3, p. 61).
1656, magg. 24 * «— Hieronimo Savorgnano, habitante in Martignaco, facendo per nome suo et dell sig. Nicolò suo fratello —, vende — alli nobili — Cesare et Prosdocimo fratelli di Sbroiavacca, — la sua portion di casa posta in questa città nel borgo d’Isola, fu — dell q. — Carlo Savorgnano et sua heredità, accettato col beneficio della legge et dell’inventario, come negl’atti del sig. Iacinto Causilico nodaro, habitata di presente intiera dalli predetti — fratelli di Sbroiavacca, quella portione cioè che alli detti — Hieronimo et Nicolò — Savorgnani fu assignata in pagamento nell’allibramento Nepotibus pubblicato li 28 apprile 1654, per la summa di d 545 L 2 s 18, ridotta doppo in d 445 —» (B.C.U., ms. 1021, I, B, Subordinazione Sbroiavacca, f. 434v — 436v , not. Ferando Orgnani, copia del fratello not. Valentino Orgnani).
1662 * «Eredi q. mess. Francesco Moisesso5 fu di ser Zuanne in loco di mess. Federicco Savorgnano della Bandiera pagano ogn’anno al natale — sopra l’arra con l’orto in Riva del Giardino in faccia al monasterio di S. Chiara, confinata 1643 —, oglio lb 2. Pagava la mettà d. Vittoria Pergotella, il resto mons. Moises, ora paga il sig. Bortolomio Lovisino6, ma il detto signore dice che l’obbligo è stato riasunto dal sig. Moises sopra la sua casa di Riva di Giardino annessa al monasterio come di sopra» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 24r).
1668, febbr. 22   Dall’«inventario delli mobili nelle casse di Udine habitante per li nobili sigg. Scipione et Prosdocimo fratelli q. — Cesare — di Sbroiavacca che si dano in trotta nella subordinatione da loro accetata della facoltà del q. — Prosdocimo di Sbroiavacca loro zio paterno, da lui lasciata —: una casa coperta di coppi, con horto et cortisella annessa, la quale confina a lev. col — monasterio di S. Chiara, mezodν strada publica, sol a monte casa — della q. — Amutia Biancona moglie relita del q. — Cesare, loro — madre, da essa acquistata dai sigg. Rizzotti, — alle monti il — monasterio sudetto — et parte la roia —». Segue l’inventario (B.C.U., ms. 1021, I, b, f. 8r — 11v).
1685, sett. 7 * «Stato e grado che di presente s’atrova la casa — delli — coo. figlioli del q. — co. Francesco d’Arcano, posta — sopra la Riva di Giardino, dentro i suoi confini, fatto da me Giovanni Francesco Dall’Oglio pubbl. per. —» (A.S.U., N., Francesco Carminati, 7968, fasc. privo di numero).
1708, sett. 19 * «— Il nob. — Agostino Obici — q. — Tomaso7 — dà — alla p. congregazione della — Madonna del Suffragio per le anime del purgatorio — un annuo livello — di d 40 —; — particolarmente obliga la casa di sua — abitazione posta nel borgo d’Isola, pocco tempo fa acquistata dalli nobb. — Scipione ed eredi q. Mario fratelli di Sbroiavacca; confina a lev. altra porzione di casa Sbroiavacca, mezodν strada —, pon. casa di mess. Girolamo e fratelli Prodoloni ed alli monti col monasterio di S. Chiara —» (A.S.U., C.R.S., 546, Rot. 390, f. 138v — 139v).
1735 * «Eredi del q. Francesco Moises fu di ser Zuanne — pagano ogni anno per il fondi posto in Riva del Giardino, sopra la casa annessa alI’horto delle monache di S. Chiara, appaiono li confini della casa sudetta obbligata in catastico 1643, olio lb 1. Questa casa fu aquistata dal — co. Giurismondo Arcano e ultimamente dalli heredi del medesimo fu cessa al sig. Agostino Obizo, qual paga come sopra» (B.C.U., ms. D. 42, D Città di Udine, f. 3v).
1743, febbr. 11   «Li sigg. Cesare e Prosdocismo Sbroiavacca in loco delli sigg. Prosdocimi ed Andrea Savorgnani della Bandiera, già delli sigg. Zuanne e Tommaso del Torso, pagano sopra una casa, fu del q. sig. Filippo del Torso, confinata nel catastico 1643, olio lb 2.» Dissero i confinatori che la soprascritta casa è presentemente del co. Ettore di Brazzacco, successo dal nob. Sbroiavacca, abitata al nob. ser Claudio Regio, che confina a lev. la corte del — monastero di S. Chiara, a mezzo dν con la strada — del borgo d’Isola, a sol a monte con il — march. Tomaso e fratelli Obizzo, et alle monti con l’antidetto — monastero —» (B.C.U., ms. F. XXI, f. 32r).
1744   Scipione Sbroiavacca il Vecchio «abitava la casa che s’innalza di rimpetto la nuova fabbrica di Ferrante Orgnani» (FRANGIPANE, Da chi furono possedute, 175).
1751   «Eredi q. ser Francesco Moisesso, fu di ser Zuanne — pagano ogni anno per il fondi posto in Riva Giardino, cioè sopra la casa annessa all’orto delle monache di S. Chiara —, oglio lb 2. Questa casa fu acquistata dal — co. Francesco Arcano ed ultimamente dalli eredi del medesimo fu cessa al sig. Agostino Oblici —» (B.C.U., ms. F. XXV, f. 23v).
1795, genn. 28 * Vedasi n. 1426.
1801   March. Tomaso Obizzi e fratelli. «Loro abitazione» (Nomenclatura, f. 53v).
1809 * Appartiene a Tommaso e fratelli Obizzi. Vi abitano Giuseppe della Porta e Francesco Trento (Registro delli aloggi, f. 39v).
1811, magg. 30 * Francesco Cressa cede a «Tommaso Obbizzi — li miglioramenti di fabbriche fatti sopra fondi abbraziati dall’affittanza — 3 lugl. 1798, situati essi fondi a lev. della casa — Obbizzi, situata nel borgo d’Isola — con il c.n. 1425, consistenti essi miglioramenti in accrescimento di muri, facitura di solaro e copperto di coppi, fenestre, scuri di porte, gripie e paradore —. La presente cessione viene fatta — per la summa residua — di it. — L 1000 —. Dichiara il sig. Obbizzi d’aver avuto le chiavi del magazzino o stalone antidetto il — 1 apr. ultimo decorso —» (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10296, 164).
1812   Osteria “Ai tre gobbi” (Esercenti).
  * Gestione di Antonia Micini (ibid.).
1819, mar. 26 * Secondo le divisioni del 12 genn. 1812, la casa viene ufficialmente dichiarata di proprietà del marchese Agostino Obbizzi (A.S.U., N., Osvaldo Colomba, 10307, 1338).
1825 ° È del march. Agostino Obizzi.
1830, febbr. 10   È di G.B. e Francesco q. Carlo Facci (A.S.U., C.A. I, 168/1830/XIV, 559 Orn. II C, con dis.).
  * I proprietari presentano progetto di riforma, che viene approvato (ibid.).
1852 * È degli eredi del fu Carlo Facci (Competenze, II, f. 1v).
1876 * Recapito del sensale di merci e granaglie Antonio Pez e studio del «pittore di figura e paesaggio» Eugenio Berghinz8 (COSMI-AVOGADRO, 109-113).
1883 * Magazzino per la vendita di legname per costruzione di Angelo Del Fabbro (AVOGADRO, 146, 148).
     
NOTE 1 Sui Savorgnan della Bandiera: CARGNELUTTI, I Savorgnan. Note sull’origine e sulla storia della famiglia, 43-49.
  2 Riferite a questo complesso edilizio, nel ms. della Porta sono riportate alcune annotazioni senza citazione di fonte:
    1511. «Li heredi di ser Tomaso del Torso, in loco di mess. Battista caligaro, in loco di Nicolò di Brazzà, paga sopra le case zà tenue Federigo del Rosso oio libre 2».
    ° 1519. «Ser Zuane q. ser Tomaso del Torso paga».
    ° 1534. «Zuane del Torso q. Tomaso paga».
    ° 1550. «Ser Iacomo e fratello q. Andrea di ser Pantaleon Savorgnan della Bandiera paga» (Maddalena di Tomaso del Torso aveva sposato Andrea Savorgnan della Bandiera).
    ° 1595. «Ser Pantaleone q. Andrea Savorgnan della Bandiera paga».
    ° 1603. «Eredi q. ser Pantaleon q. ser Andrea pagano».
    ° 1656. «Cesare e Prosdocimo Sbroiavacca pagano».
  3 Si tratta dell’umanista incoronato poeta da Federico III: LIRUTI, Notizie delle vite, I, p. 397-400.
  4 Per gli Sbroiavacca vedasi al n. 2044.
  5 Per i Moisesso vedasi al n. 1426.
  6 Sui Lovisini: LIRUTI, Notizie delle vite, Il, 133-161; MONTICOLI, Cronaca, 63.
  7 Per gli Obizzi, in particolare su Tommaso: DORIGO VIANI, Note sui friulani, 23.
  8 Per Eugenio Berghinz: Esposizione, 117; S[ACCOMANI], Il ristauro, 35.